Anxiety.☽

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Mi svegliai di colpo. Nella mente trasparivano le immagini dell'incubo che avevo appena sognato. Mi girai a guardare Finn. Era l'unica cosa tranquillizzante mentre ero spaventata a morte da cosa avevo appena sognato. Finn e Kody. Non dico altro. Perchè mi chiedo, poi? Ho troppa paura che siano dei sogni promonitori, ma sarebbe anche troppo surreale. Mi convinco che non lo sono.

"Ehi" mugula Finn con la voce ancora impastata dal sonno.

Non rispondo. Mi sembra di essere assente.

"Ehi" ripete il ragazzo per poi proseguire vedendomi un po' scossa. "Tutto bene?"

"Sì" rispondo a primo impatto. "In realtà, no. Cazzo" mi alzo improvvisamente dal letto iniziando a camminare avanti e indietro per la stanza massaggiandomi la testa.
Mi siedo sul letto notando che Finn si era alzato a sedere e mi guardava spaventato.

"Un attacco di ansia?" Mi chiede lui.

"No, anche se li ho avuti e li ho ancora, non frequentemente quanto una volta ma..." proseguo. "Credo che sia per gli incubi che faccio".

"Mh, okay" risponde Finn. "Cosa hai sognato di tanto brutto?"
Non rispondo, non lo riesco neanche a guardare in faccia. Un brivido mi percorre la schiena e continuo a guardarmi le pellicine del pollice che mi sto scorticando dall'agitazione.

"Ehi" Finn mi prese le mani evitando di farmi ricadere nel vizio. "Guardami" mi incitava con lo sguardo a parlare.

"Preferirei non parlarne" mi alzo di scatto e apro la finestra. Saranno state le sei del mattino. Faceva un freddo porco ma poco me ne importava. Avevo bisogno di prendere una boccata d'aria, mi sentivo quasi soffocare in quella stanza. Mi siedo sul balcone. Le mattonelle erano gelate.
"Mi spieghi che succede?" Finn mi aveva seguito e si è seduto sulle ginocchia davanti a me.

Una lacrima mi riga il viso. Finn lo nota e mi passa la sua mano sulle guance.
"Ho paura di perderti" il tono della voce con cui ho pronunciato queste parole era decisamente basso e..debole. Debole davvero. Lui era il mio punto debole. Lui aveva sentito quella frase, ne ero sicura. Mi prende per un braccio e mi tira sù. Mi abbraccia. Forte. È stato credo l'abbraccio più intenso che una persona mi avesse mai dato prima d'ora. Cosí pieno di amore. Così pieno di sicurezza. Significava tanto per me. Questa notte è stata indimenticabile, ma la mia testa deve sempre rovinare tutto.

"Non mi perderai, lo giuro. Anche se non si giura, io te lo prometto. Non posso lasciarti andare."
Quelle parole mi confortano e Finn le pensa davvero, ed è questo che le rende ancora più confortanti.

"Dai entriamo dentro che non fa caldo" mi dice Finn tirandomi dentro.

Tiro sù con il naso e mi viene da ridere. "Ma va, pensavo ci fossero 40 gradi"

Accenna un sorriso, roteando gli occhi.
"Quanto sei simpatica" ironizza lui.

"E carina, intelligente...soprattutto carina" aggiungo io.

"Mah" continua Finn. "Magari intelligente sì, ma sul "carina" avrei da ridire" sbuffa prendendomi in giro.

"Ah si?" Chiedo io. "Fino a qualche ora fa qua in camera nostra il tuo amico diceva il contrario"

"Non ti conviene provocarmi così" Finn si avvicina a me.

"Uh perché sennò cosa succede!?" Lo prendo in giro io sta volta.

"Succede questo"

Finn mi fa appoggiare delicatamente al muro e mi bacia. Con passione. Mi cinge la vita con le mani e io gliele poso come al solito sul collo. Passa dalle labbra al collo in una frazione di secondo che neanche sono riuscita a realizzare. È avido di me in questo momento e mi piace da impazzire. Mi lascia un succhiotto proprio lí. Tra la clavicola e l'inizio del collo.

𝘐 𝘢𝘤𝘤𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘭𝘺 𝘮𝘦𝘵 𝘺𝘰𝘶 ☾𝘍𝘪𝘯𝘯 𝘞𝘰𝘭𝘧𝘩𝘢𝘳𝘥 ☽Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora