Meetings. ☽

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I lived, One Republic

Incrociai lo sguardo di Finn. Stavo per svenire. Non so esattamente quale sia la sua reazione, ma so per certo che l'espressione dipinta sul suo viso è esattamente come la mia in questo momento.

Non so cosa fare. È qui per me? Lui sapeva che sarei arrivata oggi verso il pomeriggio. Ma se fosse qui per qualcun altro? Tutto può essere... anche se apparentemente niente di questa situazione sembra una coincidenza. Cosa faccio? Gli vado in contro?

Le mie riflessioni vengono interrotte proprio da lui. Che urla il mio nome. "Aurora!" Ma soprattutto, i miei pensieri si distolgono quando mi corre in contro. Le sue braccia mi circondano. Le mie narici vengono invase dal suo profumo, dolce ma molto intenso. Il suo corpo contro il mio si scaldano a vicenda. Nessuno dei due spiccica parola. Questo abbraccio ha in sè tanto da parlare. Mentre rimango intrappolata in questo momento,
riesco solo a dire "Finn..." quasi come un mugolo. Inizia un discorso.
"Senti um...oddio, è così emozionante vederti dal vivo che non riesco nemmeno a formulare una frase" -ridacchia, poi continua-"mi dispiace tanto di non averti più considerata nell'ultimo tempo. Sono stato tanto impegnato con il lavoro, la scuola e nel frattempo non mi sono sentito molto bene fisicamente. Non voglio che tu pensi che l'abbia fatto di proposito, ma lo stress e l'azzerato tempo libero non mi hanno più permesso di chiamarti. Scusami tanto. Sono riuscito a togliermi di mezzo un impegno solo per venire qui a salutarti. Perchè sei importante e ci tengo veramente tanto."

Quasi mi vengono le lacrime agli occhi.
"Non ti preoccupare. È tutto okay, va bene? Ora ci siamo vedi? Siamo qui, io e te che ci abbracciamo, che siamo riusciti a vederci, è solo questo l'importante. Non ti scusare neanche."

"S-sicura?" Chiese.

"Più che sicura." Gli sorrido, e lui altrettanto.

"Posso dirti una cosa?" Mi chiese, mentre giravamo per l'aeroporto alla ricerca della mia nuova famiglia.

"Dimmi" acconsentii

"Dal vivo ti trovo ancora meglio" arrossisco.

"È un espediente per chiedermi di uscire?" Ho un sorriso stampato in volto, mentre lui ridacchia e poi sorride.

"Può darsi" il suo viso si riempie di gioia.

Dopo quasi una decina di minuti, riesco a trovare la famiglia insieme a Finn, e mi presento ad ogni suo membro. I ragazzi sono entusiasti di avermi in casa a quanto pare. Il loro benvenuto è stato molto caloroso.

Sfortunatamente salutai Finn promettendogli che ci saremmo sentiti la sera.

Appena arrivati a casa della nuova famiglia, la mia faccia rimase imbambolata dallo splendore che quell'abitazione emanava.

Tutto pulito, in ordine e con un profumo davvero gradevole.
La mia stanza è vicino a quella dei figli.
Mi hanno spiegato che all'inizio era una camera per gli ospiti, ma hanno aggiunto un armadio e una scrivania proprio per il mio arrivo.
Li ringraziai per la generosità ed iniziai a sistemare le mie cose, fino a quando bussarono alla mia porta.

La moglie, Katy, entrò nella mia stanza:

"Eccomi, ciao, scusa se disturbo, volevo lasciarti degli asciugamani puliti con l'accappatoio, nel caso dovessi farti una doccia"

𝘐 𝘢𝘤𝘤𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘭𝘺 𝘮𝘦𝘵 𝘺𝘰𝘶 ☾𝘍𝘪𝘯𝘯 𝘞𝘰𝘭𝘧𝘩𝘢𝘳𝘥 ☽Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora