Time. ☽

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canzone per il capitolo
I feel it coming, the weeknd

Finn
L'ascensore si chiude. Do qualche pugno contro le pareti intorno a me. Dio, ma come ho fatto ad essere così stupido? Cioè, lei mi ha baciato e l'unica cosa che ho saputo dirle è stato questo. Come mai si è staccata? Io ci tengo veramente a lei. Credo di starmi innamorando davvero tanto di questa ragazza. Ogni giorno mi sveglio pensando a lei: è la cosa più bella che mi potesse capitare. Poter pensarla è ció a cui ora tengo forse più di ogni altra cosa. Ma si sà, la vita è un circolo vizioso. Siamo solo le marionette del tempo, dello spazio, che fanno in modo che le cose non vadano mai come ci aspettiamo che vadano. D'altronde, pensateci. Quante volte è capitato che una cosa fosse andata interamente secondo i vostri piani, desideri, aspirazioni? Esatto, niente. Niente è come lo si immagina. E allora è proprio in quel preciso istante che si apre un varco. Il varco del "è anche meglio di come mi aspettavo" e "è anche peggio di come mi aspettavo. (così li definirei). Tutto ció è un paradosso. Il presente che si apre nel varco del passato, e in quello del futuro. Il tempo che vede in noi umani solo l'imperfezione.
È assurdo pensare come poche righe di filosofia possano cambiare la percezione della tua vita.
I miei pensieri tornano a concentrarsi sull'accaduto.
Perchè, quando sono con lei, non ragiono? È tutto okay. Ma solo un coglione poteva dire una cosa del genere. Dovevo rispondere, baciarla, tutto tranne quello che nella realtà ho fatto. Mi sento veramente demoralizzato.
Sento il cellulare vibrare.

È Ross. Non è proprio un buon momento, ma se il dovere chiama...

"Sì?"

"Ciao, Finn. Spero tu stia bene. Volevo solo annunciarti che da metà novembre circa ritornerai in Atlanta sul set. Non sappiamo quanto ci vorrà...stiamo calcolando all'incirca 5/6 mesi. Ovviamente ci saranno le pause per le vacanze e tutto il resto. E...um, credo sia tutto. Sí"

"Grazie Ross. Va bene, grazie per avermi informato. Ci si vede"

"Ciao" riattacca.

Mettermi sotto i riflettori è proprio l'ultima delle mie preoccupazioni. Ho una faccenda da risolvere.

Aurora
Finita la cena, mi rinchiudo in camera. "Ehi, è tutto okay" le parole di Finn non fanno altro che ripetersi in un circolo dove sono la vittima, ma anche il colpevole.
Perchè diamine non so controllare ció che faccio? È inutile. Credevo davvero che cambiare continente avrebbe cambiato il mio essere? Dipende solo dalla mia volontà. Ma come posso cambiare la mia persona? È impossibile.
Le mie riflessioni vengono interrotte da qualcuno che bussa alla porta.

"Ti prego, fammi entrare. Ti starò distante. Devo parlarti, però" la voce di Kody è molto flebile.

"No!" Grido per farmi sentire.

Vedo la maniglia abbassarsi ed è troppo tardi quando realizzo che Kody ha aperto la porta.

Mi alzo in fretta e furia per mandarlo via.

"Ma cosa ti avevo detto!?" Gli strillo in faccia. Tutta la mia rabbia nei suoi confronti riaffiora.

"Veramente, ascoltami, per favore" Gli chiusi la porta in faccia. Non lo voglio proprio sentire. Non adesso.

Kody riapre nuovamente la porta.

"Ma parlo arabo per caso? Ho detto di no!"

𝘐 𝘢𝘤𝘤𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘭𝘺 𝘮𝘦𝘵 𝘺𝘰𝘶 ☾𝘍𝘪𝘯𝘯 𝘞𝘰𝘭𝘧𝘩𝘢𝘳𝘥 ☽Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora