【canzone per il capitolo ↑
Sweater Weather, The Neighborhood
è la versione slowed
perchè credo che ci stia meglio dell'originale, it fits completely】✧
Era una giornata fredda di dicembre ed ero a casa di Finn.
"Sì, te lo giuro, c'è un temporale pazzesco" sento l'eco della mia voce riecheggiare all'altro capo del telefono.
"Almeno sei riparata" mi dice mia mamma.
"Sì infatti" cammino avanti e indietro per il corridoio.
"Allora, sai già come trascorrerai le vacanze?" mi incalza mia madre a parlare.
"In realtà non saprei, come là da voi credo" esito. "Voi invece? Il solito?"
"No, quest'anno il natale lo trascorreremo giù"
"Davvero?" sbarro gli occhi. Mi sarebbe tanto piaciuto tornare. Quest'ultima estate per svariati problemi non ci siamo andati, in Puglia, e mi è dispiaciuto davvero molto. Ho passato praticamente quasi tutte le estati della mia vita dai nonni, è la mia seconda casa, sono cresciuta anche lì.
"Sì. Sapevamo però che ci sarebbe dispiaciuto molto non andare senza di te"
"Sì...Dispiace anche a me. Ma non importa davvero. Voglio che trascorriate un sereno natale giù. Io qua sto bene, è questo l'importante. Stiamo tutti bene."
"Sì, quello è l'importante. In realtà tuo fratello ha preso un po' di raffreddore, ma il solito. Gli passerà se respira un po' di aria di mare"
"Credo che gli possa fare solo bene"
"Ti saluta, a proposito"
"Digli che gli mando un abbraccio"
"Certo. Ora devo andare che inizia il solito programma sai..."
"Sì, certo, quella sitcom sì. Vai vai che sennò ti perdi l'inizio, buonanotte ma'"
"Ciao"
Riattacco il telefono e sembrerà stupido ma ogni volta che parlo con loro passa una frazione di secondo dove mi sento incompleta. Basta un secondo per ricordarmi quanto sono lontana da casa e quanto mi manca Greta, la mia famiglia. È proprio una questione di un secondo, ma sento un vuoto dentro che non credo sia descrivibile a parole.
Torno in camera da Finn.Avevamo spento la luce e con un po' di musica ci stavamo godendo lo spettacolo dei fulmini. Mi è sempre piaciuto guardarli, in particolare d'estate, proprio in Puglia. I temporali là per l'umidità ce ne sono spesso, soprattutto quel tipo di temporali con i lampi ma senza i tuoni. Mi piaceva guardare come improvvisamente il cielo si illuminava e questo fascio di luce violetta si ramificava nel cielo. Non ne sono mai stata impaurita, davvero mai, so cosa comporta se si è esposti al rischio, ma proprio per questo mi piaceva guardarli in un luogo sicuro, dove non sapevano di essere osservati.
Finn era accasciato sullo stipite della colonna portante vicino al muro-finestra, così mi piace chiamarlo.
Le note di Sweater Weather erano in perfetta sincronia con l'atmosfera. Mi ristendo come ero messa prima che mi squillasse il telefono, con la testa sulle gambe di Finn che mi faceva da cuscino umano.
Finn era intento a guardare il cielo.
"Ti sei persa dei lampi super"
"Diamine!!" fingo di essere arrabbiata. Mi sorride lievemente per poi tornare serio
"Deve mancarti molto la tua famiglia, non è vero?"
"Beh sì, molto" esito per qualche secondo. "In realtà lo sento ancora come un po' strano diciamo, molte volte non lo sento reale, tipo un sogno, non me ne capacito"
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𝘐 𝘢𝘤𝘤𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘭𝘺 𝘮𝘦𝘵 𝘺𝘰𝘶 ☾𝘍𝘪𝘯𝘯 𝘞𝘰𝘭𝘧𝘩𝘢𝘳𝘥 ☽
Fanfiction"𝘊𝘰𝘮𝘱𝘰𝘴𝘪 𝘶𝘯 𝘯𝘶𝘮𝘦𝘳𝘰 𝘵𝘰𝘵𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢 𝘤𝘢𝘴𝘰, 𝘦 𝘴𝘲𝘶𝘪𝘭𝘭ó" 𝘊𝘰𝘴𝘢 𝘱𝘰𝘵𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘧𝘳𝘢𝘴𝘦? 𝘗𝘰𝘳𝘵𝘦𝘳à 𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘦𝘨𝘶𝘦𝘯𝘻𝘦? 𝘗𝘰𝘳𝘵𝘦𝘳à 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘤𝘰𝘱𝘦𝘳𝘵...