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Jungkook

- Salve signora Park!- Salutai entrando nell'appartamento. Taehyung mi seguì imbarazzato ed il dovetti trattenere una piccola risata.- Jimin?-

- È nella sua stanza.- Disse la donna indicandola, come se non la conoscessi quasi a memoria ormai quella casa. Ci dirigemmo verso essa e bussai alla porta di legno in attesa che il mio migliore amico mi aprisse.

- Entra Kook!- Rispose urlando ed io e Taehyung ci intrufolammo nella piccola stanza dipinta di blu.

- Che succede?- Domandai richiudendo la porta alle mie spalle.

- Non puoi.... Taehyung??- Domandò appena si accorse della presenza alle mie spalle.

- Ciao Jiminie.- Lo salutò impacciatamente.

- Ciao. Ehm... cosa ci fai tu qui?- Lo vidi davvero confuso e non riuscii più a trattenere le risate.

- È con me.- Risposi sedendomi sul letto.
- Qual è il problema??- Taehyung si sedette impacciatamente vicino a me e vidi che Jimin mi stava guardando come a chiedermi il permesso di parlare davanti a Taehyung.- Tranquillo lui non dirà nulla, vero?-

- Verissimo.-

- Allora... da dove comincio!? Mmm...-

- Dall'inizio Jiminie.-

- Si tratta di quel ragazzo... ora non mi calcola più. Io davvero non capisco... lui ha sempre saputo che fossi omosessuale quindi che problema c'è che adesso lo sappiano tutti??- Domandò invaso sala rabbia. Si alzò dalle sedia e iniziò a camminare per tutta la stanza.

- Io te l'ho sempre detto che non c'era da fidarsi di quello.- Dissi provando a consolare il mio amico.

- Ma tu non capisci. Tu non sai quello che abbiamo passato insieme. Io... io pensavo che fossimo... insomma...-

-... pensavi fosse serio ormai.- Completò la frase Taehyung.

- Esatto! Invece è solo un bastardo.- Commentò il mio amico con de disprezzo nel suo tono.

- Che ci vuoi fare? Tutti i ragazzi sono dei bastardi... etero o gay che siano. Quelli messi peggio sono coloro che non riescono ad ammettere di essere gay.- Rispose Taehyung lanciandomi un'occhiata. Jimin annuì e si risedette sulla sedia blu della scrivania.

- Hai perfettamente, lui è proprio così!!-

- Onestamente penso che una persona che ancora non riesce a prendere una dannata decisione su cosa vuole per il suo futuro e nel frattempo si arrabbia se una persona va a letto con qualcun'altra è messa peggio!- Risposi lanciando una frecciatina a Taehyung. Jimin ci guardava annuendo e non capendo la situazione.

- Io non mi sono mai arrabbiato per quello.- Rispose Taehyung guardandomi negli occhi. Mi morsi un labbro alla su frase, perché aveva parlato??

- Che c'entri tu? Stiamo parlando in generale.- Disse Jimin alzando le spalle.

- Infatti Tae, smettila di essere così egoista.- Lo Scherzai. Si morse un labbro e iniziò a guardarsi le scarpe completamente imbarazzato.

- Lo farò quando tu la smetterai di comportarti da bambino viziato!- Rispose.- Dov'è il bagno?-

- Qui affianco.- Rispose Jimin ancora confuso dalla nostra conversazione.

- Lo accompagno io.- Dissi tirandolo su dalla camicia. Accompagnai Taehyung in bagno e venni trascinato dentro da lui, chiudendo la porta a chiave.

- Che cazzo era quella scenata, feto??-

- Tu hai iniziato.- Risposi sorridendo.

- Lo sai che non mi piacciono questi giochetti Kookie e poi non mi sono mai arrabbiato per quella volta che hai scopato con quella puttana.- Gli accarezzai il collo ed allacciai le mie mani dietro di esso.

- Meglio così.- Dissi iniziando a baciarlo, facendo scontrare per bene le nostre lingue.
- Perché quella non era niente in confronto a te.- Ripresi a baciarlo e lui mise le sue grandi mani sui miei fianchi. Mi sollevò d'un tratto facendomi sedere sul grande lavandino, senza smettere di baciarmi. Abbandonai le mie mani dal suo collo per stringergli il sedere cosa che lo fece sospirare. Le sue mani vagarono sul mio corpo fino a liberarmi della giaccia blu della divisa scolastica e della camicia bianca, fino a restare a petto nudo. Gli slacciai la cintura dei pantaloni e lo avvicinai ancora di più a me.

- Cosa vuoi farmi, Hyung?-

Complicated| Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora