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Jungkook

Appena io e Jimin finimmo di giocare ai videogiochi gli dissi che sarei passato da casa a darmi una rinfrescata prima di andare alla festa di Yoongi, ma in realtà avevo bisogno di portare con Tae, ne avevo un disperato bisogno. Nonostante io sapessi che i miei sentimenti non fossero ricambiati e tutto il resto volevo chiedergli scusa per non essere andato all'appuntamento con lui. Mia madre aveva deciso di farmi un discorso sul mio futuro proprio in quel momento e non potevo dirle di avere un appuntamento col ragazzo con cui scopavo, né potevo usare Jimin come scusante. Mi ritrovai davanti la sua porta e suonai il campanello.

- Dobbiamo parlare!- Dissi parandomi davanti a lui. Sbuffò appena mi vide, probabilmente non voleva nemmeno vedermi o sentirmi parlare ma ne avevo bisogno.

- Entra!- Disse facendomi spazio,.- Eomma lui è Jungkook, viene in classe con me!-

- Piacere di conoscerti.- Disse sua madre stringendosi nella coperta blu.

- Il piacere è mio.- Risposi facendo un leggero inchino.

- Noi saliamo un attimo a parlare di un progetto scolastico, torno subito.- Disse trascinandomi su per le scale e chiudendo la porta a chiave.

- Simpatica tua madre.- Commentai dando un'occhiata alla sua stanza.

- Che cazzo vuoi?- Domandò già seccato da quella situazione. Roteai gli occhi e mi fermai a vedere come fosse bello Quella sera.

- Esci?- Domandai mordendomi il labbro.

- Smettila!!- Mi puntò un dito contro.

- Di fare?-

- Quello che fai sempre!- Urlò e poi abbassò il tono della voce, per non farsi sentire dalla madre.- Lo capisci che quello che stiamo facendo è malsano?? Nessuno dei due è gay eppure continuiamo a scoparci, nessuno dei due è innamorato dell'altro eppure non facciamo che cercarci a vicenda. È da pazzi!-

- È da noi due. Per questo va tutto sempre così bene tra di noi, perché stiamo bene.- Provai a spiegare stringendogli le braccia, ma non ci credevo nemmeno io. Aveva ragione su tutto, nemmeno io sopportavo quella situazione che eravamo riusciti a creare ma la preferivo di gran lunga al non incontrarlo più.

- Ti sembra che io stia bene?- Domandò guardandomi negli occhi. Era triste, era terribilmente triste.

- No...- Risposi abbassando lo sguardo e mollando la presa.

- E tu stai bene?-

- No...-

- Allora perché dobbiamo continuare così?-

- Perché non voglio perderti. Lo so che tu non mi ami e tutto il resto, ma ormai sei diventato troppo importante per me. Non posso semplicemente lasciarti andare, capisci?-

- Chi ti ha detto che io non ti ami?- Domandò iniziando a camminare per tutta la stanza.

- Me lo hai sempre detto tu. No sentimenti, ricordi?-

- Giusto... le regole, quelle maledette regole di merda.- Imprecò sbattendo i pugni sulla scrivania.

- È meglio così, Tae, almeno nessuno dei due soffrirà.- Gli accarezzai la schiena e lo abbraccia forte.

- Hai ragione. Ho solo... ho solo bisogno di sentirlo una volta.- Disse tremando.

- Cosa?-

- Che mi ami, poi non ne parleremo più e tornerà tutto come prima, ma io ho bisogno di sentitelo dire. Dimmi che mi ami!- Lo girai in modo da farmi guardare negli occhi e lo bloccai con le braccia sulla scrivania.

- Sicuro?- Annuì debolmente.- Ti amo KIM Taehyung.-

- Sei stato bravo.- Disse deglutendo e senza interrompere il contatto visivo, lo sentivo vibrare contro il mio corpo.

- Non ho finito! Non ho mai amato nessuno, tranne me stesso, ma con te è diverso perché... ho sempre bisogno di te, sento che posso essere diverso e migliore con te.- Mi avvicinai al suo orecchio.- E soprattutto non voglio che tu scopi con nessun altro che non sia io!-

- Devo prenderla come una possessione?- Domandò aggiustandomi la giacca.

- Prendila come ti pare, ma io preferisco che tu prenda me. Su questo letto. Ora!-

Complicated| Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora