44

2.5K 192 91
                                    

Taehyung

// capitolo delicato

Arrivai davanti a casa mia e Scesi dalla macchina aggiustandosi i capelli. Avevo davvero tanta paura ma provai a farmi coraggio lo stesso. Camminai verso la mia porta ed entrai con le chiavi domandandomi cosa avrei mai potuto trovare. Le luci erano spente, tutto te chiuso.

- Eomma!- Urlai per farmi sentire. Delle lacrime scesero calde dal mio viso preoccupato per mia madre. Come avevo fatto a lasciarla da sola con quello?? Perché l'avevo fatto? Con quale coraggio?
- Eomma??- Continuai ad urlare cercando in tutta casa. Salii in camera mia ed accesi la luce e trovai mio padre seduto sulla sedia della mia scrivania intento a guastarsi un bicchiere di vino, completamente al buio. Stava ammirando il panorama di Seoul tramite la mia finestra, ero ancora più spaventato di prima, soprattutto quando non video mia madre in quella stanza.

- Ben tornato Taehyung, non ti abbiamo insegnato l'educazione?- Domandò sorseggiando il suo bicchiere.

- Sono tornato.- Dissi tra i denti indietreggiando lentamente.

- Non ti ho sentito!- Urlò mio padre girandosi verso di me. Deglutii a fatica e presi un grosso respiro.

- Sono tornato.- Dissi aumentando il volume ma mantenendo la calma. Strinsi i pugni fino a farmi diventare le nocche completamente bianche e strinsi anche i denti sia per la rabbia che per la paura.

- Siediti.- Ordinò continuando a fissare fuori dalla finestra. Io entrai dentro la mia stanza e mi sedetti sul letto, nonostante entrasse solo la luce dei lampioni esterni nella mia stanza. - Ieri, quel tuo amico, mi ha colpito sul viso.-

- Non è mio amico.- Dissi guardando il basso.

- Come scusa?-

- Non è mio amico.- Dissi di nuovo alzando sempre il tono.

- Eh allora cos'è?? Il tuo amante??- Mio padre iniziò a ridere ma, vedendo che io non replicai inizio man mano ad abbassare il volume.
- È il tuo amante?- Non Risposi, mi limitai ad abbassare leggermente la testa. Si alzò in piedi e venne verso di me.
- Rispondimi frocetto del cazzo.-

- Io e Jungkook stiamo insieme.- Dissi stringendomi le mani il più forte possibile. Inizialmente non sentii nulla, fu quando il naso inizio a bruciarmi che vi portai una mano e mi accorsi che stava sanguinando.

- Non ho sprecato 16 anni della mia vita a crescere un figlio frocio!- Urlò mio padre lanciando il bicchiere per terra, facendolo frantumare in tanti piccoli pezzi.

- Mi dispiace.- Sussurrai lasciando che una lacrima rigasse il mio viso. Mi prese dalla maglietta costringendomi ad alzarmi dal mio letto e mi guardò con odio.

- Ti dispiace?? Ti dispiace di cosa? Di farti infilare un cazzo su per il culo?- Urlò sputandomi anche un po' sul viso. Portai una mano ad asciugarmi una guancia e mi scaraventò contro la porta. Lo lascia fare, senza opporre resistenza perché, capii, che era sempre meglio che colpisse me che mi madre.
- Dimmi un po'... godi tanto quando te lo infila su per il culo??- Urlò piegandosi verso di me. Altre lacrime rigarono il mio viso e mi trovai a pensare alla dolce risata di Jungkook e finii per annuire alla sua domanda. Mi arrivò un pugno in piena faccia senza che me ne rendessi conto.
- Non ho mai pagato tutti i tuoi studi per avere un figlio gay!!- Urlò prima che riuscissi a scappare dalle due mani. Sentii il sangue colarmi dal viso ma non avevo il tempo di ripulirmi.

- Io lo amo!- Urlai correndo nel corridoio.

- Tu sei malato, sono due cose completamente diverse!!- Urlò uscendo dalla mi stanza. Indietreggia sempre di più e Scesi le scale di corsa.

- Non sono malato, amo semplicemente JEON Jungkook!- Urlai correndo per tutto il salone. Sperai che mi inseguisse ma lo vidi chiudersi nella sua stanza a chiave. Presi un grosso respiro e mi poggiai sul bancone della cucina finché non sentii un urlo femminile. Corsi fino al piano di sopra e iniziai a spingere la porta ma era chiusa a chiave. Tirai pugni e calci e iniziai a urlare ma la porta non si aprì. Mi accasciai al suono con le urla disperate di mia madre e iniziai a piangere finché non mi addormentai completamente stremato. Appena sentii un rumore mi svegliava, era ormai notte fonda ed il mio telefono iniziò a vibrare, era Jungkook.

- Pronto?? Che cazzo Taehyung, non mi hai fatto sapere niente!- Urlò dall'altra parte della cornetta.- Hai idea di quanto sia stato in pensiero per te?-

- Ti amo Jungkook.- Dissi prima di attaccare nonostante le sue urla. Il telefono prese a vibrare più e più volte ma io non Risposi. Andai in bagno e aprii lo sportello dei medicinali. Pensi quelli di mia madre e ne misi una quantità enorme nella mano per poi ingoiarli tutto insieme all'acqua del rubinetto. Mi guardai nello specchio ripetendo la stessa frase finché non mi addormentai di nuovo:

- Fai schifo, fai schifo, fai schifo...-

Complicated| Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora