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• Jimin

Mi svegliai verso l'ora di pranzo. Ultimamente dormivo tantissimo e non riuscivo a spiegarmi il perché. Ero sempre stanco e non avevo voglia di fare niente. Non avevo voglia di uscire, di andare a scuola, di parlare con le persone. Almeno avevo Jungkook che mi restava vicino nonostante tutto, lui si che era un vero amico, nonostante ci sia rimasto male del fatto che non mi abbia detto di Taehyung. Lo conoscevo bene, eravamo in classe insieme, poteva benissimo dirmi la verità è togliersi questo peso di dosso. Invece non l'ha fatto. Nonostante sapessi tutti i miei segreti. Mi alzai svogliatamente dal letto e andai verso la cucina, dove sicuramente mia madre aveva preparato un pasto delizioso. Mia madre era la persona che poi aveva sofferto per tutta questa situazione: lei accettò subito la mia omosessualità ma non accettò la discriminazione che mi si creò intorno. Volevo semplicemente essere trattato come il solito Jimin ma quanto pare chiedevo troppo. Appena mi sedetti al mio solito posto realizzai che era tutto troppo confuso: la cucina non era quella di sempre, il tavolo era diverso. Non ero a casa mia! Balzai in piedi da quella sedia e provai a fare mente locale su dove mi trovassi.

- Buongiorno!- Mi salutò una voce molto bassa alle mie spalle. Mi girai spaventato e vidi Yoongi intento ad ordinare un po' quella cucina o quello che ne era rimasto.

- B...buongiorno.- Dissi arrossendo leggermente. Era così bello con quei capelli spettinati e lo sguardo ancora assonnato, non che le altre mattina a scuola fosse diverso.- Ho dormito qui?-

- Penso di si.- Rispose grattandosi la testa.- Ci sono altre persone svenute nel giardino, io non posso badare a tutti!!-

- Vuoi una mano?- Chiesi notando che dovesse pulire tutta la casa completamente da solo.

- Se proprio ci tieni puoi mettere apposto il salone.- Disse continuando a prestare più attenzione alle pulizie che a me. Andai nel salone e mi disperai per tutto il manicomio che avrei dovuto mettere apposto. Finii dopo tre ore e non sto scherzando. Mi gettai sul divano completamente esausto per il duro lavoro e mi accorsi di no avere il telefono con me. Mi alzai svogliatamente da quel divano tanto comodo e andai in cucina, dove prima stava Yoongi.

- Scusami... per caso hai visto un telefono nero?- Domandai leggermente imbarazzato. Mi torturai le dita senza alzare la testa con la paura di disturbarlo.

- Ne ho visto uno in bagno. Vieni con me!- Disse afferrandomi la mano e trascinandomi nel bagno sotto le scale. Il mio cuore iniziò a battere e non parve volersi fermare. Non solo ero in uno spazio stretto con uno dei ragazzi più belli di tutta la scuola, ma mi stava anche tenendo per mano.
- È questo?- Domandò prendono il telefono sul lavandino. Lo aprii e controllai lo sfondo.

- Sisi, chissà come ci è finito qui!-

- Forse quando sei venuto qui con Hoseok, ieri sera, l'hai dimenticato.- Disse uscendo da quel bagno minuscolo.

- Cosa??- Urlai.- Sono venuto in questo bagno con Hobi ieri sera???-

- Hobi... noto che siete molto intimi.- Disse lanciandosi sul letto e accendendosi una sigaretta.

- Non siamo intimi.. cioè, lo eravamo... non in quel senso.. cioè in realtà si... aiuto!!- Mi dispersi non sapendo come continuare quel discorso così imbarazzante. Lui iniziò a ridere vedendomi in difficoltà.

- Non preoccuparti, non sono affari miei. Non devi darmi una spiegazione.- Mi buttai sul letto affianco a lui.

- Ma non c'è più niente tra di noi!!- Lo rassicurai.

- Jiminie non mi interessa. Puoi scoparti tutti i ragazzi che vuoi.- Rispose fumandosi la sua sigaretta.

- Quindi non ti da fastidio che io sia... ehm... gay??- Dissi fingendo un colpo di tosse.

- Non me ne fotte di quello che fanno gli altri, semplice.- Rispose sorridendo.

- Magari fossero tutti come te.-

Complicated| Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora