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Jungkook

ChimChim
Vediamoci nel cortile.
Urgente!!!

Da quando Jimin mi aveva chiamato dicendo che alcuni suoi compagni di classe lo avessero picchiato semplicemente per la sua omosessualità, scattavo ogni volta che Jimin aveva fretta di dirmi qualcosa. Mi ricordo bene quando, quel giorno, corsi a casa sua e lo vidi interamente coperto di lividi e del sangue scorreva sopra il suo sopracciglio. Mi aveva fatto così tanta tenerezza quel giorno che pensai si potesse rompere fra le mie braccia a furia di abbracciarlo. Appena tornai a casa mia la notizia si era già espansa all'interno della scuola e mia madre mi vietò categoricamente di vedere ancora Jimin perché non avrebbe fatto bene all'immagine della nostra famiglia se il suo unico figlio maschio uscisse con un ragazzino gay. Io la odio. Non riesce a capire i miei sentimenti, i miei valori, i miei desideri, niente. Vuole semplicemente che io diventi la copi spiccicata di lei e di papà, per quanti ricordi io abbi su di lui. Onestamente non ricordo nulla, solo il volto e menomale perché mia madre ha tolto ogni sua foto di casa, giustificandosi con un mi fa troppo male vederlo. Pensa a me che non l'ho nemmeno conosciuto, ma perdonami, tu non pensi mai a me.

- Che c'è Jimin?- Domandai raggiungendolo nel cortile.

- Siediti Kookie.- Aveva uno strano sorrisetto in viso e ciò non fece che preoccuparmi.

- È successo qualcosa?- Continuò a guardarmi sorridendo.

- Ho dato la camicia di Tae a mia madre, per farla lavare.- Disse sempre con lo stesso sorriso.- Me l'ha restituita chiedendomi se avessi trovato un ragazzo. Sai perché? Perché c'era una strana macchia sopra... è inutile che ti dica di cosa si trattasse, vero?-

- N.. non capisco.-

- Kookie... o avete fatto qualcosa in due oppure si è masturbato davanti a te, due sono le cose.- Il suo sorriso si ampliò in una risata appena mi vide in completa difficoltà.- Perché ti fai problemi? Con me poi... conosco sia Tae che te.-

- Non riesco a capire la differenza nella tua frase!- Scherzai.

- Ah ah molto simpatico. Da quanto state insieme, anzi, da quando sei gay???- Domandò avvicinandosi di più e con gli occhi che luccicavano dalla curiosità.

- Non stiamo insieme ed io non sono gay.- Risposi fermamente convinto.

- Avrei dovuto immaginarlo. Quella vicinanza in bagno... oddio... quei sospiri... eri tu??- Quasi Urlò.

- Ma che dici?? Ti ho detto che non stiamo insieme e smettila di parlarne, okay?- Urlai prendendo la mia cartella e correndo verso la mia classe. Mi ricordai in quel momento di avere la camicia di Taehyung nella cartella e, appena passai davanti il suo banco, decisi di lasciargliela li, tanto veniva sempre in ritardo.

- Buongiorno Kookie!!- Mi salutò Yoongi e notai immediatamente il biondo accanto a lui: Taehyung. Lo spintonai dalle spalle fino a farlo uscire dalla classe, mancava ancora qualche minuto all'inizio della lezione quindi potevano parlare in pace.

- Che vuoi?- Domandò con il solito sorrisetto beffardo sul volto.

- Tieni.- Dissi dandogli la camicia.- Siamo stati scoperti.-

- Cosa?-

- Ci vediamo a casa mia così ti dico.- Feci per andarmene ma mi bloccò dal braccio.

- Non vengo a casa tua Se ci hanno scoperti. È pericoloso!-

- Cazzi tuoi.- Risposi tornando in classe. Appena le lezioni finirono scappai a casa mia per prepararmi all'incontro con Tae. Sfortunatamente trovai mi madre a casa.

- Jungkook?- Domandò mia madre, come se un ladro entrasse con le chiavi.

- Sono io Eomma.-

Complicated| Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora