Cap. 11

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Durante l'ora di storia non faccio altro che fissare la porta, illudendomi che Dylan entri e mi guardi storto come solo lui sa fare.
La campanella finalmente suona e nelle ore successive mi concentro a scacciare via l'ansia che sento crescere, dovuta all' assenza di Dylan a scuola. A lezione di scienze convinco me stessa che Dylan si sia semplicemente preso un giorno di festa e che l' indomani lo rivedrò.
"Scusami ancora!"
Sarà circa la millesima volta che mi scuso con Tyler, ma sono così mortificata, che sento il bisogno di insistere e fargli capire quanto realmente mi dispiace.
Tyler ride "Cassie ti ho già detto che non c'è problema la prima volta che me l'hai chiesto. Olly ha bisogno di te, su questo non si discute. Io e te avremo modo di parlare su tu sai chi più avanti."
Annuisco felice "Grazie ancora di aver capito Ty!"
Quando sembra che tutto si sia risolto vedo Tyler rabbuiarsi, e pensieroso passarsi una mano sotto il mento.
"Non ti immagino vestita da cheerleader, sai? Non sei proprio il tipo di ragazza da cui uno si aspetta che faccia certe cose. Sono proprio curioso di vederti agitare i pon pon! Ma non è che adesso non mi rivolgerai più la parola e inizierai a chiamarmi 'Tyler lo sfigato' anche tu?"
Quindi lo sa, sa che lo chiamano così. Mi sento male per lui.
"Come puoi pensare che sarei in grado di fare una cosa del genere!" lo guardo malissimo e Tyler scoppia a ridere.
"Infatti non lo penso, ti sto solo prendendo in giro. Vieni andiamo,  non mi perderei il tuo primo allenamento neanche per tutto l'oro del mondo...beh, forse per quello si!" scherza Tyler prendendomi a braccetto.

beh, forse per quello si!" scherza Tyler prendendomi a braccetto

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