Cap. 14

263 55 4
                                    

Il giovedì è sempre stato il giorno della settimana che amo di più. Non so esattamente perché. Forse è per il fatto che sembra essere più corto rispetto gli altri giorni o forse è perché è quello che precede il weekend. Oggi però non è uno dei soliti giovedì. Oggi è 'IL GIOVEDÌ' , ovvero il giorno prima delle 48h di reclusione con Dylan. Vorrei che questa giornata fosse infinita, vorrei non arrivare mai a domani per non sapere cosa mi aspetta. Oltretutto stanotte non ho chiuso occhio, non ho fatto altro che rigirarmi nel letto al pensiero che Dylan fosse entrato nella mia stanza di nascosto. Ma sarà stato davvero lui ? O è tutto frutto della mia immaginazione? Forse ho davvero lasciato il libro fuori posto? Si, forse è così.
Vorrei essermi preparata di più oggi, vorrei essere stata più brava a nascondere al mondo le mie emozioni. Una volta mi credevo brava in questo, ora non lo so più. Ho provato anche a truccarmi, ma allo specchio non vedevo la mia immagine riflessa: vedevo Dylan e Maddy...insieme. E mi sento terribilmente sciocca per questo, Dylan non è il mio ragazzo, non lo è mai stato è mai lo sarà. Lego i capelli in una coda: oggi sono davvero impresentabile, ma non mi importa. Quando arrivo a scuola noto che Dylan non c'è, ma stavolta non sono in pena per lui. Adesso so perché è assente, so con chi è, e che cosa sta facendo. Non mi meraviglio neanche di non vedere Maddy a lezione di scienze, o a mensa.
Ascolto tutti, mi limito anche a rispondere di tanto in tanto, ma è solamente quando arrivo in palestra che la mia forza di volontà di arrivare illesa a fine giornata inizia a vacillare. Maddy non è neanche lì: questo vuol dire che la notte insieme deve essersi trasformata in mattinata insieme, e ancora... in pomeriggio insieme. Sono troppo distratta per dare il meglio di me negli allenamenti e Olly se ne accorge.
"Cassie vai a casa...così non servi a nessuno!"
"Scusa, è che non mi sento molto bene..."
"Va bene, ci vediamo stasera a casa!"
Quando esco dalla palestra a peggiorare ulteriormente il mio umore c'è il fatto che piove e io non ho l'ombrello. Arrivo a casa praticamente così zuppa d'acqua, che non mi resta altro che fare un'altra doccia.
Mentre sto studiando, o meglio, mentre sto leggendo per la trecentesima volta il primo paragrafo di un testo di geografia, sento dei colpi alla porta.
"Avanti!" dico.
È Olly. Non che mi aspettassi di vedere qualcun altro, sia chiaro.
"Come ti senti? Ti ho portato un po' di brodo. Ho detto agli altri che non stavi molto bene e che per questo non saresti scesa a cenare."
Guardo l'orologio sul comodino: non mi ero resa conto che l'orario di cena fosse passato da un pezzo. Ma dove ho la testa?
"Grazie, va meglio..."
"Hai preparato la borsa per domani ?" chiede sedendosi sul letto di fronte a me.
"Ecco, volevo parlarti giusto di questo....non mi va di venire. Ti spiace se per questa volta tralasciamo il fatto che ho perso la partita di beer pong e si fa finta di niente?"
"Cosa? Non esiste! Tu devi venire. Una scommessa è una scommessa, e chi perde paga pegno. È così che funziona!"
Sospiro, lo sapevo che non si sarebbe arresa così facilmente.
"E poi Dylan non è che ha annullato la cosa? A scuola non sta venendo, quindi forse è tutto saltato!"
Olly scuote la testa "Gli ho appena parlato, niente cancellazioni!"
Vedendomi non rispondere aggiunge "E poi non sarà così male, credimi...ci divertiremo! Inoltre... non ti ho detto la novità ?"
"Sarebbe?"
"Maddy non ci sarà!"
Mi sento ad un tratto più reattiva ed ho...fame. Afferro il piatto di brodo da mano ad Olly e chiedo "Cosa vuol dire non ci sarà ?"
"Questo weekend è costretta ad andare fuori con i suoi genitori, per non so quale ricevimento, bla bla bla..."
"Ah, si?" ho divorato tutto.
"Si, so che non vi state simpatiche perciò pensavo che la notizia ti facesse sentire meglio. Ma se davvero non ti senti bene, lo capisco. Vorrà dire che rimanderemo a un altro giorno, oppure annulleremo, oppure..."
"No, ok vengo!" dico di getto. Non voglio rimandare e rischiare che poi Maddy ci sia.
Olly scoppia a ridere "Ero sicura che cambiassi idea, infatti ti ho portato questo!"
"Cosa?" non vedo niente.
Olly va vicino la porta della mia stanzetta, la apre e vedo in terra un pacchettino.
Eh?
"Lo avevo lasciato fuori nel caso non accettassi di venire. Tieni, questo è per te!" chiarendomi ogni dubbio inespresso.
Apro velocemente il pacchetto e vedo che è un costume. È un bikini precisamente: la parte di sopra è un modello a fascia con le frange, mentre il sotto è una semplice brasiliana.
"So che il nero è il tuo colore preferito!" aggiunge.
Sono senza parole.
"Olly non dovevi...è bellissimo!" l'abbraccio.
"Certo che dovevo. Te lo avevo detto che ero in debito con te, no? E poi come avresti fatto domani senza costume!"
"Grazie mille....ma non dovevi!"
"Sciocchezze. Ora preparati la borsa che domani dopo scuola si va da Dylan. Notte Cassie!"
"Notte Olly!" le dico sorridendole.

Dans de beaux drapsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora