"Non chiamarmi piccola! E mi spieghi come hai a fatto a scavalcare Logan?" strillo, mentre la ruota prende a girare. Mi sporgo un po' per guardare di sotto ma constato subito che è una pessima idea: sento cigolare tutto, e la cabina ondeggia decisamente troppo per i miei gusti, perciò mi attacco al sediolino con uno slancio che definirei, quasi epilettico.
Sento Dylan ridacchiare "Non hai detto che non avevi paura, Cass? Piccola spavalda che non sei altro!" sottolinea la parola piccola, come a dire che se vuole lui può chiamarmi come gli pare. Dio, come odio la sua arroganza!
"Infatti non ne ho!" dico incrociando le braccia al petto. Non gli darò mai la soddisfazione di sentirmi dire di avere paura. "Allora? Me lo dici dov'è Logan?"
"Probabile che sia con Maddy, o forse è rimasto di sotto. Di sicuro una cosa è certa: quel coglione ha davvero i riflessi troppo lenti. E gioca persino a lacrosse...pazzesco!" scuote la testa ridendo, e io devo mordermi una guancia per non ridere a mia volta. Spero solo non sia con quella gatta morta di Maddy.
"Non è un coglione!" provo a difenderlo.
"Oh, si che è un coglione...ci sta provando con te!"
"E per quale motivo, questo lo renderebbe un coglione? E poi non è un tuo amico? Parli così dei tuoi amici? E poi a Maddy non interessa che sei qui con me? In fondo sei venuto con lei!"
"Quanto parli, paperella...respira! A Maddy non frega niente di sapere io con chi passo il mio tempo, e per me è lo stesso con lei. E per rispondere al resto: io non ho amici, ma ho persone con cui condivido momenti."
"Infine, Logan è decisamente un coglione...Beh...perché non ha ancora capito che tu non sei più disponibile!" aggiunge leccandosi le labbra.
Eh? In che senso?
Sbuffo. "Dylan hai appena detto davanti a tutti di non essere uscito con me e che non hai nessuna intenzione di farlo. Di conseguenza io sono disponibile e come!"
Dylan si volta verso di me e il suo sguardo cambia, diventando più intenso... profondo.
"Senti Cass, mettiamola così... ho bisogno d'aiuto ok? Non so cosa voglia dire avere una storia, né tantomeno so come bisognerebbe comportarsi. Facciamo che mentre lo imparo, lo teniamo per noi? Non voglio dover etichettare tutto, e non voglio che la gente sappia i fatti miei, ma questo non significa che non voglia te! Non ho mentito oggi, non voglio essere tuo amico..."
Oddio! Dylan ha appena detto tutto ciò che ogni donna vorrebbe sentirsi dire, eppure ho ancora paura a fidarmi di lui...
"Beh, sei arrivato tardi...perché io non ti voglio più!"
"Non mentire Cass..."
"Non sto mentendo!" rispondo piccata.
"E allora perché hai la gola secca? Le tue pupille sono dilatate, e non mi stacchi gli occhi dalle labbra..."
Non mi ero resa conto di farlo, perciò distolgo subito lo sguardo.
"Ti sbagli, io non...non..."
Dylan mi posa un dito sulle labbra, mentre la ruota si ferma.
"Shh...ho giusto 3/4 minuti per dimostrarti il contrario, e se parli non mi aiuti!"
Grandioso, sono bloccata qui con lui! Finirà male, lo so...
E poi che significa che ha pochi minuti per dimostrarmi il contrario?
Dylan leggendomi nel pensiero stacca la mano dalle mie labbra e la posa sulla mia coscia.
"Cosa vuoi fare?" chiedo in un soffio.
Dylan non mi risponde ma continua a far salire mano, alzandomi leggermente il vestito, e infilandoci la mano sotto.
Serro le gambe con forza.
"Cass...rilassati, non ci vedrà nessuno. Siamo troppo in alto!" mi dice prima di posare inaspettatamente le sue labbra sulle mie. Sento un fuoco divampare dentro di me, e al contempo sento ogni muscolo rilassarsi. Come è possibile?
Dylan non perde tempo e tira con un pollice giù le mutandine quel poco che basta a permettergli di infilare un dito dentro di me. Entra ed esce così velocemente, che smetto di baciarlo e mi copro la bocca con una mano per evitare di emettere suoni. Getto la testa all' indietro su una sua spalla, e chiudo gli occhi.
"Coraggio piccola...non abbiamo tempo!" e nel dirlo infila dentro con forza un altro dito.
A quel punto non capisco più niente e vengo ripetutamente.
Quando mi riprendo, stiamo quasi per toccare terra...saranno stati i 10 secondi più lunghi della mia vita.
"Non provare più a dire che non mi vuoi Cass, perché il tuo corpo ti tradisce!"
"Beh, se anche fosse questo non vuol dire che voglia stare con te! Devo...devo pensarci" la mia voce risulta ancora affannata. Ed è vero che devo pensarci...non so se voglio stare con lui di nascosto, perché di questo si tratterebbe.
"Mi sta bene...fidati, piccola ti convincerò!" dice, facendomi l'occhiolino.
Prima di scendere dalla cabina dice "Ah e non fraintendermi: amo il sapore di zucchero filato...ma preferisco di più questo!" dice leccando e succhiando leggermente le sue dita. Quelle due dita. Oddio!
Ok sono ufficialmente diventata tutta rossa.
"Cassie!" Logan, interrompe questa piccola scenetta vietata ai minori.
"Ci si vede, Bambi!" Dylan mi passa accanto e raggiunge Maddy. Quando le nostre spalle si toccano, sento quella ormai familiare scossa elettrica tra di noi. Sostituita poi, dalla paranoia: cosa farà adesso con Maddy? Lo stesso che ha appena fatto a me?
"Cassie, mi dispiace...mentre stavo per salire, una signora mi ha chiesto un aiuto per scendere dalla giostra, e Dylan ne ha approfittato passando avanti, e prendendo il mio posto. So che vi odiate...deve essere stato terribile per te restare intrappolata con lui li su!"
"Ehm si...qualcosa del genere!" dico balbettando, mentre mi sistemo i capelli. Adesso devo essere davvero orrenda, se prima c'era una piccola speranza che fossi ancora presentabile, Dylan ha appena mandato tutto a puttane.
"Non avevi il rossetto prima?" mi chiede Logan mettendo fine ai miei pensieri.
Merda! "Si è tolto mangiando lo zucchero filato!"
"Ah...già! Ti va se andiamo via?"
"Certo!"
Quando arriviamo sotto casa Logan spegne la macchina, si slaccia la cintura e si volta verso di me. Ok, adesso mi sento a disagio, perciò cerco di tagliare corto.
"Grazie per la splendida serata Log...sono stata benissimo!" ed è la verità. Logan è dolcissimo.
"Figurati...sono stato bene anche io!"
"Beh, allora buonanotte!" dico mentre sto per scendere dalla macchina.
Ma Logan mi afferra un braccio, facendomi voltare verso di lui e mi bacia.
Mi stacco immediatamente "Logan scusami io non...non sono...."
"Ok, ho afferrato. Non sei ancora pronta. Lo capisco...scusami se non sono stato in grado di aspettare. Non succederà più, almeno che tu non lo voglia!"
Non è l'essere pronta in generale il problema. È che non sono pronta per lui. Ma non ho ancora deciso che fare con Dylan, quindi non ha senso dirgli che sono impegnata...perciò fingerò che è come ha detto lui.
"Grazie per aver capito. Notte, Log!"
"Notte, Cassie!"
Faccio un rapido giro della casa, e quando vedo che non c'è ancora nessuno, corro in bagno per una doccia veloce. Olly deve essere con Daniel, mentre Katie e papà ancora a lavoro. Ho davvero bisogno di schiarire i pensieri dopo una giornata così lunga e assurda, penso mentre entro sotto l'acqua bollente. È stata una giornata intensa, ricca di prime volte...nel bene e nel male.
Quando rientro nella mia stanza c'è uno strano oggetto sul mio letto che mi aspetta, e solo quando mi avvicino noto che è il peluche a gattino che ho visto alla fiera. Sorrido prendendolo, e nel farlo scorgo un post-it attaccato dietro.
"Ho visto che lo fissavi speranzosa di riceverlo, ma quel coglione non è stato capace di prendertelo, perciò sono dovuto intervenire io. Sarà che forse mi somiglia, ed è per questo lo volevi? O forse in questo momento stai negando di volere anche lui?
P.s. Pensa alla mia proposta...
Notte, piccola!
-D"
Scuoto la testa ridendo, mentre mi metto nel letto. Dylan è davvero impossibile, ma non sarebbe Dylan altrimenti. Tuttavia, dovrò davvero pensare bene a cosa fare con lui, non posso permettermi di sbagliare ancora e starci male in seguito. Infilo le cuffiette con una mano, visto che l'altra è impegnata a tenere stretto il mio nuovo amico tigrato, e mi addormento mentre ascolto "Today" dei Willamette Stone.
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Dans de beaux draps
FanficDopo un po' non fa più male. È così che dicono tutti, no? Non fanno altro che ripeterci che il tempo sistema ogni cosa, che ci si abitua a tutto...che si impara a convivere con il dolore, che dopo un po' diventa tutto più facile. Beh...mentono! "Dan...