Cap. 17

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Ripasso mentalmente le poche lezioni di guida fatte. Sento gli occhi di Dylan puntati su di me e la cosa mi innervosisce. Concentrati, Cass!
"Credi di farcela entro oggi?" mi prende in giro. È ancora ubriaco, ma questa è la versione di un ubriaco divertente. Non quella di prima scontrosa e rabbiosa, che metteva paura.
Sbuffo "Sta zitto Dyl!" ma mi scappa un sorriso. Non riesco ad essere seria se mi guarda con quegli occhi e con quel sorriso. Vorrei fosse sempre così: ubriaco e felice. Anzi solo felice, sarebbe tutto più semplice.
Allora vediamo... la prima cosa da fare è sistemare il sediolino, altrimenti così non arrivo ai pedali. Cerco la leva e tiro avvicinandomi.
"C'è ancora spazio lì sotto? Certo che sei proprio bassa..."
Gli faccio una linguaccia mentre sistemo lo specchietto retrovisore.
Allaccio la cintura, giro la chiave e... la macchina si spegne.
"Hai visto? Te l'avevo detto che non ci riesco!" piagnucolo.
Dylan ride, poi si slaccia la cintura e si volta verso di me "Cass ascoltami, non andare in panico. Fa come ti dico: lascia dolcemente il piede dalla frizione mentre premi sempre dolcemente l' acceleratore." la sua voce è più roca del solito... È più sexy del solito.
Mi rendo conto che gli sto fissando le labbra perciò distolgo lo sguardo e provo a fare come mi dice sotto il suo sguardo vigile.
E...  incredibile! La macchina prende a camminare. Sto guidando!
Sono così emozionata che freno di botto e lo abbraccio.
Dylan tossisce "Hey Cass piano, altrimenti mi strangoli. Non sei così debole come sembri. Ora andiamo che ci staranno aspettando da un pezzo!"
Sospiro "E va bene, tu però continua a bere!"
"Si, mamma!" lo sento ridere. E io sento le farfalle iniziare a danzare nel mio stomaco.

Dans de beaux drapsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora