"Fiuuuu" fischia Daniel non appena entriamo in macchina.
"Però, che gnocche!" aggiunge.
"Non essere volgare!" ridacchia lusingata Olly.
"Daniel... che ne pensi di Cassie, ti piace il suo nuovo look?" chiede curiosa Susan.
Vedo Daniel scrutarmi dallo specchietto retrovisore. La cosa mi innervosisce, perciò volto subito lo sguardo verso il finestrino e mi fingo indifferente alla domanda.
"Mi piace sì! Non dirmi Cassie... hai forse fatto lo sviluppo in otto ore, o giù di lì?" scoppia a ridere.
Che simpatico!
"Piantala Daniel!" lo rimprovera Olly dandogli un pizzicotto sul braccio.
Dopo mezz'ora di macchina trascorsa ad ascoltare paroline dolci e bacetti tra Olly e Daniel, arriviamo fuori quella che immagino sia casa di Maddy: strutturalmente è come una delle tante mega ville con cui ormai sto imparando a familiarizzare da quando sono qui, ma quello che più mi colpisce di questa 'casa' a differenza delle altre, è il fatto che la sua facciata sia interamente dipinta di un blu cobalto.
Se la mia antipatia per Maddy non fosse ormai a un punto di non ritorno, le direi che adoro la sua futura ex casa.A differenza delle feste date da Dylan, non ci sono ubriachi in giardino e la musica è a un volume decente.
Però... chi l'avrebbe mai detto che Maddy è una da feste sobrie?Lydia suona eccitata il campanello, e dopo un paio di minuti un ragazzo con un enorme pene disegnato sulla fronte ci viene ad aprire.
Ok... rimangio tutto ciò che ho detto a proposito della sobrietà delle feste di Maddy.Una volta entrate in casa, il quadro che mi si presenta davanti gli occhi mi fa ulteriormente rimpiangere le feste di Dylan e in generale, di essere venuta qui: ragazze svestite ballano in modo seducente sul tavolo, da un'altra parte invece, scorgo un ragazzo a testa in giù e tenuto per i piedi da altri due ragazzoni, intento a bere birra da un enorme bidone.
Una versione remix di 'No roots' di Alice Merton e luci soffuse, fanno somigliare l'ambiente domestico ad una vera e propria discoteca.
Faccio appena in tempo a guardarmi intorno sconvolta, che perdo completamente di vista Daniel e le altre."Fantastico!" urlo spazientita a me stessa.
Con difficoltà tento di ritrovarli, visto che non ho mai visto una casa così gremita di persone.
Vado avanti per un po' con "Scusate, permesso" e spintoni vari, fino a quando non mi ritrovo davanti un lungo tavolo su cui troneggia un piccolo buffet.
Alla vista di quei mini panini farciti e pizzette di ogni tipo sento la mia pancia brontolare.
Sono stata talmente assorbita dalla mia fase di restauro, che non ho avuto neanche il tempo di cenare, e perciò sono di fronte a un bivio:
A) continuare imperterrita nella ricerca dei miei amici.
B) fiondarmi senza riserve verso il tavolo.Al diavolo, se voglio affrontare Dylan sarà meglio farlo con lo stomaco pieno!
Faccio per afferrare l'ultimo panino ripieno di maionese e salame, che la mia mano si scontra con un'altra intenta a fare lo stesso gesto.
"Scusami, l'hai visto prima tu...prendilo pure!" una voce gentile mi fa alzare lo sguardo dall'invitante panino.
Una ragazza mora e bassina mi sorride."Davvero? Sicura di non volerlo?" chiedo.
"Sicura! Prenderò quello al prosciutto..." dichiara sempre con il sorriso sulle labbra.
"Beh... allora grazie!" le sorrido grata addentando il mio succulento panino.
"Ma ti pare! Tu sei Cassie, vero?"
Tossisco sputacchiando pezzi di salame.
"Sì, oddio ci conosciamo forse?"
Sono così sbadata al punto di non riconoscere più neanche una qualche mia conoscenza?
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Dans de beaux draps
FanfictionDopo un po' non fa più male. È così che dicono tutti, no? Non fanno altro che ripeterci che il tempo sistema ogni cosa, che ci si abitua a tutto...che si impara a convivere con il dolore, che dopo un po' diventa tutto più facile. Beh...mentono! "Dan...