Cap. 6

305 72 22
                                    

Apro gli occhi di scatto, e controllo la sveglia. Manca ancora un'ora prima che suoni. E' stata l'ansia a svegliarmi...
Non posso negarlo: non so come affrontare questo nuovo giorno di scuola, non so come affrontare...Dylan.
Provo a richiudere gli occhi e riaddormentarmi, ma sono troppo inquieta, perciò decido di alzarmi ed andarmi a preparare una tazza di caffè.
Mi preparo velocemente dopo aver fatto la doccia, oggi indosso una tuta...non sono in vena di impegnarmi più di così nella scelta dell' outfit. Quando scendo in cucina sta già spuntando l'alba.
Trovo un biglietto di papà sul tavolo: "Siamo a lavoro, ci vediamo stasera. Baci".
Accendo subito la macchina del caffè, e mentre aspetto che sia pronto, mi prendo un momento per raccogliere i mille pensieri che mi frullano in testa.
Andiamo per ordine.
Punto primo: ho baciato Dylan.
Inutile girarci intorno: mi piace.
È evidente dalla prima volta che l'ho visto, che quel ragazzo mi abbia colpito.
Punto secondo: Dylan ha ricambiato il mio bacio.
Questo cosa significa? Che gli piaccio? Che voleva già baciarmi lui, solo che non aveva il coraggio? O che ha ricambiato solo perché gli facevo pena? Dopotutto, ieri sembravo davvero disperata.
È chiaro che non posso saperlo. Adesso devo solo pensare a che rapporti voglio avere con lui. Sicuramente non avrà da me quello che ha da Maddy...
I miei pensieri vengono interrotti da una testa riccia che irrompe in cucina.
"Hey...sei già sveglia ?" chiede Olly.
"Si! Ero da troppo tempo senza caffè!" scherzo.
"Mmh....sarà..."
Ad Olly non sfugge niente, ma è abbastanza buona da non insistere chiedendomi cosa io realmente abbia.
"Oggi passa a prenderci Daniel...non mi va di guidare!"
"A proposito di Daniel...da quant' è che state insieme?"
Olly ride "Non stiamo mica insieme"
"Scusa...io avevo capito di si! Devo aver frainteso..."
Olly scuote la testa "Ma no...si insomma ci frequentiamo, ma non è nulla di serio. Al giorno d'oggi non esistono storie serie..."
"Perché pensi questo?"
"Oh, fidati...è così! Dai andiamo che altrimenti facciamo tardi. Daniel ci sta aspettando fuori."
È chiaro che parla per esperienza, e che non ha voglia di scendere nei dettagli.
"Va bene, sono pronta!"
Ma lo sono davvero, sapendo quello che mi aspetta ?
Man mano che ci avviciniamo verso scuola, sento l'ansia crescere sempre di più. Non so veramente come parlare a Dylan di quello che è successo ieri.
Quando arrivo a lezione di storia lui non c'è ancora, perciò mi siedo. Come previsto entra un minuto prima che suoni la campanella, e che entri il prof.
Cerco con lo sguardo il suo, ma lui sembra non accorgersi minimamente di me.
Per lui non esisto.
Che sciocca a pensare che per lui il nostro bacio abbia significato qualcosa...
Mi illudevo forse che con me sarebbe stato diverso? Che con me avrebbe deciso di avere una vera relazione ? Stupida Cass, stupida ragazzina che non sei altro!
Decido che devo almeno provarci. Alla fine della lezione tiro Dylan per un braccio, mentre sta andando via.
"Che vuoi?" Ringhia.
Sento le lacrime salirmi, non posso rischiare che mi veda, perciò abbasso la testa e le ricaccio in dentro. Ma perché ieri era così dolce, e oggi mi tratta così ?
"Po...possiamo parlare?"
"Di cosa mai dovremmo parlare?"
"Beh....beh di quello che è successo ieri sera!"
"Cass, non è successo un bel niente ieri sera!"
"Dylan ci siamo baciati!" sbuffo.
"Ad essere precisi... TU mi hai baciato!"
Ecco lo sapevo, ha ricambiato solo per pietà. Sento che sto per piangere, ma la rabbia ha il sopravvento.
"E tu non mi hai spostato! Anzi mi sembra che tu abbia ricambiato alla grande!"
Sto urlando e non mi importa se qualcuno ci sente.
"Nessuno avrebbe potuto fermarti, eri come posseduta. Da quant' è che qualcuno non ti bacia? O meglio sei mai stata baciata? Direi di sì visto l'iniziativa, eppure credo che nessuno ti abbia mai baciata così..."
Incasso il colpo.
"Non importa chi ha baciato chi, importa tu cosa vuoi fare a riguardo...insomma cosa siamo ora?"
"In che senso, scusa?"
"Hai capito benissimo...io e te..."
Dylan scoppia a ridere.
"Non avrai mica pensato che adesso iniziassimo ad uscire insieme?"
Mi guarda negli occhi.
"Oddio...è questo che pensavi! Si, ok ci siamo baciati Cass, ma questo non significa che adesso stiamo insieme!"
"No certo che no, questo lo sapevo già. Ma pensavo che...beh, non importa cosa pensavo!"
Ormai non riesco più a trattenere le lacrime, perciò me ne vado.
"Ciao Dylan!" faccio per voltarmi, ma lui mi afferra un polso.
Si passa una mano nei capelli, spettinandoli ancora di più: un gesto che ho capito che fa quando è stressato.
"Merda! Mi dispiace!" dice.
Ma io tiro via il polso, e corro via da lui lasciandolo lì.

Dans de beaux drapsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora