Cap. 41

226 42 8
                                    

Un raggio di luce mi trafigge gli occhi con violenza.
Sbatto piano le palpebre e vedo che è già mattina, ma soprattutto, vedo Dylan che mi sta fissando.
Che imbarazzo!
Ma da quanto è che mi guardava dormire?
"Ben alzata dormigliona, mi hai praticamente sbavato l'intero petto."
"Scusa! Che ore sono?" chiedo stropicciandomi gli occhi.
"Circa le sei, abbiamo ancora tempo prima di andare a scuola..."
"Tempo per cosa?" chiedo confusa.
Dylan non risponde, ma si arrampica sopra di me, e mi allarga le gambe con un ginocchio.
Solo dei ridicoli pezzi di stoffa separano le nostre zone più intime, e per questo sento la sua erezione premere contro la mia coscia.
"Sai che sei proprio adorabile quando dormi?"
"Più di Bambi?" scherzo.
"Puoi giurarci! E sai cosa mi piacerebbe fare al momento?"
Scuoto la testa.
"Assaggiarti." dice.
Sorrido, e mi sporgo per baciarlo.
"No, non li."
E dove? Non capisco.
Dylan mi solleva la maglia fin sotto il collo, poi inizia a baciarmi e leccarmi i seni, scende sulla pancia, e...
Ho capito cosa vuole fare! Serro le gambe quanto posso, considerando che è sopra di me.
Vedo Dylan sghignazzare.
"Non vuoi che ti baci li?" chiede con un luccichio negli occhi.
Fisso il soffitto.
"Rispondimi Cass!" tuona.
"Non lo so...ho vergogna." dico sincera.
"Puoi coprirti gli occhi se vuoi..."
Lo scruto in viso per un attimo.
Coraggio Cass, smettila di fare la bambina.
Faccio un enorme sospiro, e poi faccio come mi ha suggerito: mi copro il viso con un braccio.
Vedendo il mio gesto, Dylan inizia a depositare una serie di baci bagnati sulla mia pancia, poi con i denti afferra il pizzo delle mie mutandine e le tira giù, aiutandosi con una mano.
Lo sento soffiare piano sul mio clitoride, e poi in un secondo la sua bocca è su di me.
Mi sento come se un milione di spilli pungessero il mio corpo.
È una sensazione bellissima sentire la sua lingua andare su e giù.
Aumenta sempre di più il ritmo, infilandomi dentro due dita: le gira velocemente, e..."Dylan!" vengo gridando il suo nome.
Dopo esserci fatti la doccia, questa volta separatamente, scendiamo di sotto.
Prima di arrivare in cucina, Dylan mi sussurra all'orecchio "Comunque avevo ragione a credere una cosa..."
"Cosa?" chiedo curiosa.
"Sei proprio buona!"
Sgrano gli occhi, e apro la bocca sconvolta.
"Che c'è? È la verità!" scrolla le spalle.
"Dylan sei un cafone!" strillo.
Mi schiocca un bacio sulla fronte "Mai detto il contrario, piccola!"
Quando entriamo in cucina Kirsten, Tyler ed Allison sono già lì.
"Buongiorno cari, dormito bene?"
"Benissimo, grazie!" trillo, vendendo Dylan non rispondere.
"Siediti qui Cas-sie, fai colazione con noi...Dylan anche tu!" dice Allison, indicando gli sgabelli vicino al bancone.
Dylan la guarda torva.
"Grazie Alicia, ma ho già fatto colazione...."
Drizzo la schiena, come se fossi stata appena beccata dalla mamma a compiere una marachella. Immagino di essere diventata color peperone al momento.
"Allison." lo corregge lei, con un sorriso.
"Ah e, Dylan? Tyler era giusto intento a spiegarmi che il tuo soprannome è Dilly..."
Colpito e affondato: Allison 1 - Dylan 0
È chiaro che cercava di vendicarsi di lui per averla chiamata Alicia, ancora una volta. Devo assolutamente incominciare ad adottare la sua tattica, quando mi chiama con nomignoli idioti.
Mi scappa da ridere, e Dylan mi guarda storto.
"Beh, Tyler dovrebbe iniziare a tenere chiusa quella bocca, tanto per cominciare. Ultimamente ciarla un po' troppo per i miei gusti." fa Dylan, riferendosi alla chiacchierata che Tyler ha fatto con me.
"Sarà che, invece, sei tu a stare un po' troppo zitto? Secondo me dovresti, che so....cominciare a comunicare di più i tuoi sentimenti..." risponde a tono Ty.
"Ti avverto Ty, se dici..." comincia Dylan, ma viene interrotto da Kirsten, la quale ha ricominciato piangere.
Stranamente Dylan si è rivolto a lui chiamandolo Ty, e non con il solito appellativo di 'Sfigato'.
Wow...facciamo progressi.
"Mamma che hai?" chiede allarmato Tyler.
"Nulla, è solo che...cielo è così bello riavervi insieme sotto lo stesso tetto, e vedervi bisticciare come due fratelli, come quando eravate piccoli.
"Ora ce ne andiamo a scuola!" sbotta Dylan, alzando gli occhi al cielo.
"Sicuri di non volere neanche un pancake?" chiede speranzosa Kirsten.
"Beh, io i pancake li accetto volentieri!" dico, andandomi a sedere sullo sgabello accanto ad Allison, la quale mi sorride complice.
Ho fame, e ieri ho dovuto lasciare la cena a metà a causa dell' improvviso scatto d'ira di Dylan.
Kirsten si illumina radiosa.
"Certo, cara! Vuoi anche un po' di succo d'arancia?" chiede timida.
"Caffè, se ce n'è!" trillo.
"Oh grazie al cielo! Credevo fossi una di quelle che fa colazioni salutari!"
Scuoto la testa con la bocca piena.
Se Katie mi vedesse in questo momento mi rimproverebbe per le troppe calorie assunte, per non parlare del fatto che abbia osato muovere la testa con il boccone di pancake ancora in bocca.
"Vuoi forse ingrassare, Cassandra?"
O meglio, "Aspiri ad essere un criceto con quelle guance piene di cibo, Cassandra?"
Ridacchio al solo pensiero.
Sento lo sguardo di fuoco di Dylan sulla mia nuca, ma faccio finta di niente e continuo a mangiare la mia decisamente non salutare colazione.
Dopo aver finito di mangiare, aiuto Kirsten ed Allison a sparecchiare, Dylan ci osserva in silenzio appoggiato all'arco della cucina.
"Non ti toglie gli occhi di dosso neanche per un secondo. Ti ha già detto che è innamorato perso di te?" bisbiglia Allison.
Che?
"No, Allison...non stiamo neanche insieme." ribadisco.
Dylan potrebbe mai amarmi? Mi chiedo.
Ed io, sono realmente innamorata di lui?
Mi vengono in mente le insinuazioni fatte ieri dalla mia amica Beky.
E se avesse ragione a proposito di ciò?
"Finito di sparlottare voi due? La scuola ci aspetta!" ci riprende Dylan, distogliendomi dai miei pensieri.
"Si!" stridulo.
"Cassie ci vediamo a scuola, accompagno Allison a casa, e arrivo." mi informa Tyler.
"Va bene, a dopo."
Allison mi saluta con un grande abbraccio, e dice "Spero davvero di rivederti presto, Cassie!"
"Lo spero tanto anche io!" le dico sincera.
Anche Kirsten mi abbraccia, poi mi sussurra all'orecchio "Grazie di avermelo riportato qui!"
Le rispondo con sorriso sghembo, perché non so cosa dirle.
Non sono stata di certo io a convincere Dylan.
O forse lui ha davvero rimesso piede qui solo per me?

O forse lui ha davvero rimesso piede qui solo per me?

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Dans de beaux drapsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora