𝟐𝟓. 𝐅𝐚𝐬𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐨𝐧𝐨!

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"Ma ti prego Alexa, ritorna a sorride come facevi due settimane fa o come hai fatto quando eri con me in questi giorni. Te ne prego, amo il tuo sorriso"
Mi asciuga una lacrima che mi è scesa durante il suo discorso e sorrido.
"Esattamente questo sorriso dico" sorride anche lui e io gli tocco la fossetta.
"Cosa fai?" domanda stranito.
"Fossetta! Io e James da piccoli cercavamo le persone che avevano le fossette" mi rattristo al ricordo.
" Hey, tutto okay?" chiede scrutandomi attentamente. Avrà sicuramente visto il mio cambio d'umore.
"Si, tutto okay" gli sorrido.
Mi abbraccia e poi dice" Ora ti vai a riposare e domani ti svegli tutta pimpante, okay" annuisco e lui mi lascia un bacio caldo sulla guancia.

Ginny guardò Harry negli occhi e trasse un respiro e disse: "Buon Compleanno"
"Si... Grazie"
Continuava a guardarlo dritto negli occhi, lui invece non ci riusciva; era come fissare una luce abbagliante.
"Non sapevo cosa regalarti".
"Non dovevi regalarmi niente".
Lei lo ignorò.
"Non sapevo cosa ti sarebbe servito. Niente di troppo grande, perché non puoi portarlo con te".
Harry azzardò un'occhiata. Non piangeva; era una delle cose meravigliose di Ginny: piangeva molto di rado.
Lei fece un passo verso di lui.
"Quindi ho scelto qualcosa che ti faccia pensare a me, sai, nel caso incontrassi quelche Veela mentre sei in giro a fare quello che fai".
"Le possibilità di uscire con delle ragazze saranno abbastanza scarse, a essere sincero".
"È proprio quello che speravo" sussurrò lei, e lo baciò come non l'aveva mai baciato prima. Harry rispose il bacio, e fu beato oblio, meglio del Whisky Incendiario.
Poco fa ho provato dei sentimenti simili a quelli provati da Harry con Ginny.
Anche se era un bacio leggero sulla guancia.
Decido di andare a dormire,tiro le coperte fino alla gola e ripenso alle parole di Travis e così mi riaddormento.

"Dovremmo andare ad educazione fisica ora?" chiedo scocciata a Maddie.
"Si, purtroppo. Neanche io ci voglio andare ma guarda il lato positivo, c'è Travis" mi sorride.
Che bello! Dopo quello che è successo durante la settimana non so come comportarmi.
Oggi dovrò affrontare James una volta per tutte.E non voglio neanche pensare cosa succederà.
Ci dirigiamo negli spogliatoi femminili e poi andiamo in palestra insieme alle altre ragazze.
Vedo Travis e quella Canissa o Clarissa praticamente attaccata a lui e faccio una smorfia.
"Dividetevi in due squadre per giocare a pallavolo, sù, muoversi!" urla la professoressa.

Questa tutte le volte che facciamo lezione ha il ciclo secondo me.

Lo penso anche io coscienza.
Sto nella parte sinistra del campo con Maddie e vedo arrivare Travis senza quella sanguisuga.
"Ciao Maddie, mocciosetta" mi regala un sorriso che non calcolo neanche e incominciamo a giocare.
"Ti ho salutato" sussurra Travis al mio orecchio.
Brividi. Di nuovo.
"Ciao" lo saluto secca per poi ricominciare a giocare il terzo set.
Il tempo passa veloce e le due ore finiscono. Ci andiamo a cambiare e poi andiamo a mangiare.
" Ciao Alexa!" mi saluta Alan.
"Uh ciao, come va?" chiedo sorridendo.
"Tutto bene, ti ho visto giocare a pallavolo, sei brava" si complimenta con me. Io per ringraziarlo gli sorrido e poi finisco di mangiare.

Scavalco il balcone ed entro dalla porta-finestra lasciata aperta da James o da Travis. Ammiro i nuovo l'ordine e intravedo le lettere mandate da mio fratello che teneva James sulla scrivania.
"Shh, sono sicuro che non ci sia nessuno,il mio compagno ha lezione a quest'ora. Tranquilla" sento la voce di Travis.
Si apre la porta e vedo entrare il diretto interessato con quella Canissa.

Si chiama Clarissa comunque.

Dettagli.
Si chiudono la porta alle spalle.
" Oddio!" dice Clarissa mettendo una mano sopra il cuore.
"A-Alexa?" chiede incredulo Travis. Si gira.
"Già, in carne ed ossa. Il tuo compagno aveva lezione ma la sua ex-migliore amica doveva risolvere delle questioni e si da il caso che ti avevo anche avvisato, bravo Travis, continua io me ne vado pure" con questo sorrido amaramente e sbatto la porta della stanza.Chissà cosa dovevamo fare.
Sussurro un 'Fanculo' e me ne vado in giardino.
E io che mi fidavo di Travis.
Stupida Alexa. Stupida!
"Maddie sai dove si trova James?" chiedo a Maddie quando la chiamo.
"Ha detto che andava al bar per prendere una cioccolata per poi andare in stanza" risponde lei.
"Grazie, ciao!" chiudo la chiamata e corro verso il bar.
O ora o mai più!
Lo vedo appena uscito dal bar con in mano la cioccolata.
"James" lo chiamo e lui all'udire della mia voce si paralizza.
"A-Alexa?" sussurra con gli occhi spalancati.
"Si sono io, noi due dobbiamo parlare"
Lui sussurra un 'Già' e io gli dico di seguirmi.
Arrivati ad una panchina del campus,ci sediamo e mi preparo il discorso da fare.
"Voglio solo che tu mi risponda sinceramente, Perché mi hai nascosto le lettere?"
"I-Io non, non volevo farti soffrire. Sono stato io a vederti distrutta in lacrime solo perché lui si è incazzato dopo aver scoperto tutto.
So che ho sbagliato, lo riconosco, ma ti chiedo immensamente scusa. Volevi solo proteggerti, inizialmente avevo pensato che era stupido non dirti delle lettere, te lo volevo dire ma poi è arrivato quel Travis e noi non passavamo più così tanto tempo insieme. Per queste ragioni non te l'ho detto"
"Già.."
"Ti prego di qualcosa. Fai qualcosa. Picchiami, insultami, buttami addosso questa fottuta cioccolata ma fai qualcosa" per l'ultima affermazione mi viene da sorridere ma con i denti mi mordo il labbro per non darlo a vedere.
"Sai che ti dovrai riguadagnare la mia fiducia?"
"Lo so, lo so. Faro qualsiasi cosa. Ma ti scongiuro,non rinchiuderti in te stessa e non andartene" dice sincero con voce nostalgica e triste.
"Andiamo a vedere qualcosa in camera mia?" chiede. Faccio una smorfia e lui mi chiede il perché.
"Prima di trovarti qua e chiamare Maddie ero nella tua stanza. Ero entrata dal balcone e ti stavo aspettando ma poi è entrato Travis con una e non so che intenzioni avessero" al mio racconto ride e io lo fulmino con lo sguardo.
"Oddio la mia povera Alexa! Ti sei traumatizzata!" mi prende in giro.
" Ti ricordo che sei ancora in fase di perdono tu!" lo ammonisco.
"Ora raccontami cosa mi sono persa durante la mia settimana di assenza" ordino a James.

Indelebile come un tatuaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora