𝟓𝟐. 𝐆𝐞𝐥𝐨𝐬𝐢𝐚.

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"L'abbiamo tirata troppo per le lunghe mia cara Alexa, il tempo stringe" dice il foglio ripiegato su se stesso diverse volte, messo sotto la porta. Compongo il numero del mio ragazzo è aspetto che risponda.
"Hey Ariel, tutto ok?" domanda dall'altro capo del telefono con voce stanca dovuta dal lavoro.
"Nulla va bene, ha riscritto" dico con voce tremante.
"Chiuditi in camera, arrivo io" esclama con voce dura. Poco dopo sento bussare e la sua voce allora vado ad aprire.
"Ho già telefonato a Maddie per dirle di stare da James" dice poco prima di abbracciarmi.
"Ho paura" sussurro.
"Non con me,sei al sicuro" dice stringendomi a sè.
"Film di Harry Potter?" domanda guardandomi.
"Certamente" esclamo andando a cambiarmi in bagno.
"Hey che fai?" gli domando fermandomi davanti alla sua figura.
"Sono bellissime queste foto" esclama tracciandone i contorni.
"Ma...questo sono io" dice stupito.
"Mhm si ecco-" mi interrompe sorridendo.
"Sono fantastiche, come il soggetto d'altra parte" ridacchia."
Che troglodita che sei" alzo gli occhi al cielo e sorrido.
"Bene, cioccolata e marshmallow?" domanda andando verso il frigo per prendere il latte.
"Assolutamente!" esclamo buttandomi sul letto. Arriva con due tazze piene zeppe di cibo e io sorrido felice.
"Sei una balena" ridacchia.
"Che hai detto scusa!?" domando alzandomi in piedi."Nulla nulla!"alza le mani in aria.
"Stronzo" gli tiro un pungo poco amichevole sulla spalla.
"Nah, realista" ride. Mi giro verso la tv e lo lascio stare per le successive due ore senza degnarlo di nessuno sguardo.
"Dai Ariel" mi fa il broncio guardandomi con gli occhi dolci. Io volto il viso dalla parte opposta alla sua e lui mi prende per le spalle.
"Ariel Ariel Ariel, che devo fare con te?" domanda scherzando.
"Stronzo" ripeto ma vengo interrotta dalle sue labbra che baciano le mie.
"Lo sono veramente?" domanda mordendomi il labbro inferiore.
"Oh si"annuisco mentre mille brividi si espandono in tutto il mio corpo.
Le sue mani scendono sui miei fianchi e mi porta fin troppo vicino a lui.
"Vuoi questo stronzo?" domanda osservandomi intensamente. Annuisco riportando le sue labbra sulle mie per poi invertire le posizioni.
"Audace oggi?" ride piano alla sua frase.
"Smettila Travis, baciami e basta" dico. Poi ci dedichiamo solo ed unicamente a noi.

"Non ho voglia di andare a lavorare" borbotta due ore dopo, appoggiando il suo capo nell'incavo del mio collo.
"Lo so,nemmeno io ma dovremo pur guadagnare per comprare tutti questi dolciumi" ridacchio indicando i cioccolatini.
"Preferirei stare qui" lascia un bacio sul mio collo per poi riprendere a parlare.
"Con te" sussurra.
"Mentre ci dedichiamo totalmente a noi" finisce la frase adagiando una sua mano nell'interno coscia.
"Troglodita smettila. Prepariamoci che è meglio" lascio un bacio sulla guancia e poi vado a cambiarmi.

Finalmente dopo più di mezz'ora siamo al bancone e stiamo già incominciando a servire i primi drink della serata.
"Smettila di ballare, il tipo del tavolo vicino alla vetrata ti sta guardando" sbuffa al mio orecchio il mio ragazzo.
"E tu smettila di fare il geloso" alzo gli occhi al cielo e continuo a servire."
E' possibile avere un angelo azzurro?" domanda proprio il ragazzo di cui parlava Travis.
"Arriva subito" gli sorrido e così incomincio ad unire gli ingredienti.
"Grazie mille...Alexa" legge la targhetta che si trova sul mio petto.
"Lavori qui da molto?" chiede.
"Inizio anno circa" gli rispondo pulendo dei bicchieri.
"Beh si certo in effetti meglio tenersi occupati, ad esempio io sono nella squadra di nuoto della scuola" esclama.
"Deve essere molto bello! E' una tua passione?" chiedo e lui annuisce.
"Da parecchio tempo" beve un altro sorso di drink.
"Non vorrei essere troppo invadente ma...hai voglia di uscire con me?" domanda osservandomi.
"Mi dispiace ma-" vengo interrotta dal cretino di Travis.
"Col cazzo, ora smamma dato che è già occupata, con il sottoscritto" ringhia al ragazzo che si trova davanti a me.
"Amico calmo" ride.
"Amico un cazzo e smettila di guardarla cosi!" sbuffa Travis.
"Trav smettila, mi dispiace ma da come hai intuito sono già occupata" gli sorrido mettendomi davanti a Travis.
"Grazie mille Alexa, ci si vede in giro" prende il suo drink e se ne va.
"Ci si vede in giro" fa eco il mio ragazzo. "Travis sei stato veramente scortese, non ha fatto nulla" sbatto il panno sul suo petto e lui lo prende al volo.
"Ti continuava a guardare in uno strano modo" sbuffa.
"Trav smettila,veramente, perchè mi sto incazzando di brutto" vado diretta  a prendere le ordinazioni di un tavolo così da chiudere la conversazione.

Alla fine del turno mi tolgo il grembiule e lo appendo al mio posto. Poi saluto i miei colleghi e esco dal locale.
"Ariel, aspettami dai" urla Travis.
"Devi smetterla di fare il geloso" sbuffo non appena mi prende per il polso.
"Non puoi sapere che fastidio mi ha dato lui con quel suo faccino da perfettivo" ringhia.
"Ti ho mai fatto dubitare della mia fedelta?" domando.
"No" risponde.
"Allora fidati e basta" esclamo prendendogli la mano tra le mie.
"Sei fantastica" rido alla sua esclamazione."
Grazie lo so" mi pavoneggio.
"Vieni qui e baciami, piccola Ariel" mi avvicina al suo corpo e io rido.
"No" dico scappando dalle sue grinfie.
"Sciocca vieni qui" mi rincorre e arrivati ai dormitori ci baciamo per salutarci.
"Sicura di non voler venire da me?" domanda avvolgendo le braccia attorno ai miei fianchi.
"Non posso e lo sai benissimo. Domani abbiamo scuola" mi interrompe subito appoggiando un bacio casto sulle mie labbra.
"L'abbiamo già fatto altre volte...intendo dormire insieme per poi andare alle lezioni" ridacchia alla mia occhiata.
"Ti ricordo che c'è anche James con te" sussurro.
"Come se a lui desse fastidio. Se ti ha vicino è solo più felice" ridacchia pizzicandomi i fianchi.
"Lo siamo stati fin dall'infanzia!" rido.
"Ora ti lascio decisamente andare che è tardi" lascia un bacio sulle labbra e uno sulla fronte per poi darmi la buonanotte. Stanca mi dirigo in camera scoprendo che Maddie si trova fuori con il mio migliore amico. Prendo i vestiti per poi farmi una doccia rilassante per sciogliere tutti i nervi tesi dovuti al lavoro. Non appena sono davanti al letto rimango pietrificata alla vista di una lettera.

Indelebile come un tatuaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora