𝟑𝟎. 𝐈𝐥 𝐑𝐢𝐧𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨.

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Sono già passati due mesi e mezzo dall'inizio della scuola, oggi tutti partiranno e andranno dalle loro amate famiglie per mangiare il tacchino, come da tradizione.
E io starò qui con la mia calda coperta di Harry, i miei amati libri e la mia amata cioccolata calda.
James in realtà mi aveva invitato a ritornare a casa, ma non ce l'avrei fatta a rivedere tutti i miei amici, parenti e chi più ne ha,più ne metta.
Saluto Maddie con un caloroso abbraccio e le auguro buon viaggio.
Subito dopo saluto James.
"Fai il bravo, non ti divertite troppo e non ingrassare,se no chi mi porterà in braccio a lavoro?"
"Piccola Nana, sicura che non vuoi venire?"
"Sicura al cento percento" lo abbraccio come se stessi stritolando un peluche e lo saluto ondeggiando la mano mentre sale sul taxi.
Mangio e mi infilo subito sotto le coperte per poi addormentarmi a metà del film di cui non so neanche il nome.

'Casa James'
Indica una chiamata in arrivo il mio cellulare.
Rispondo senza esitazione con la paura che sia successo qualcosa al mio migliore amico.
"Nana, ciao, sono James e volevo chiederti se il mio cellulare fosse nel mio appartamento"
"Mi hai fatto spaventare Mammut, ora vado a cercarlo e poi ti chiamo" metto giù e mi ripeto quanto può essere stupido il mio migliore amico.
Da Los Angeles a Boston ci sono più o meno 6 ore di volo e mi chiedo come faccia a dimenticarsi il cellulare.
Prendo la chiave che mi ha dato James per custodirla e vado nella sua camera.
"Dove cazzo può essere" sbotto dopo dieci minuti che sto cercando quel fottuto cellulare.
"Non dirmi che è sotto il letto perché se no mi incazzo" mi piego per cercarlo, e infatti, lo trovo proprio sotto il letto.
Mi domando come possa essere finito lì. O forse ho una teoria ma, no, non....
okay basta pensarci.
Chiamo casa di James e gli riferisco di aver trovato il cellulare. Mi stendo sul suo letto e pian piano chiudo le palpebre e poi cado in un sonno profondo.

"Mocciosetta" mi sento chiamare nel sonno anche se sembra reale.
"Alexa, svegliati" la voce si fa più nitida e io mi sveglio.
Mi copro la bocca con la mano per via dello sbadiglio e mi metto seduta sul letto di James aprendo gli occhi.
"Oddio" mi porto una mano al cuore per lo spavento. Ho davanti Travis vestito di nero e sembrava una specie di ladro.
"Buongiorno principessa addormentata" dice sarcastico.
"In realtà era bella addormentata" bofonchio con la voce ancora impastata dal sonno.
"Come mai qui?" domanda indicando il letto su cui ero beatamente stesa a dormire.
"Perché avevo sonno?"
"Non so, dovresti rispondermi, non farmi una domanda"
"Ero venuta per fare una cosa per James"
"Perché non sei dalla tua famiglia?" domanda inserendo la mano sinistra nella tasca anteriore dei jeans.
"Potrei porti la stessa domanda troglodita" sorrido vincente.
"Io ti risponderei che domandi mattina partirei" fa spallucce.
"E io ti risponderei che non ho ottimi rapporti con questa e quindi passo il Ringraziamento qui sola tra Harry e la mia amata cioccolata" mi stringo nelle spalle e con l'intento di andare via, avanzo verso la porta ma mi fermo appena sento la frase di Travis.
"Potresti venire da me" afferma.
"Ma anche no!"
"Dai, sono da solo in mezzo ai miei parenti con due bambini" mi supplica.
Mimo con le labbra un 'no' ma lui non si arrende.
"Ti compro cinque scatole di cioccolata"
"Sei" dico.
"Perché non cinque? Sei sono tante"
"Cinque è dispari, io mangio pari"
"Tu non sei normale" decreta.
"Sono particolare, è diverso"
"Comunque fatti trovare pronta alle 6"
"Coosa?"
"Ci impieghiamo quasi quattro ore,per arrivare in tempo dobbiamo partire presto mocciosetta"

"Oddio, non ora sveglia, stavo sognando che Jace baciasse Clary!" sbraito contro la sveglia che sta ancora suonando.
Sono le cinque e già sto impazzendo.
Ieri sera sono andata a letto a mezzanotte perché ho impiegato tanto per preparare una valigia per una settimana.
Alle sei sono sotto la struttura in cui alloggio,con la mia solita cioccolata in mano, aspetto Travis.
Vedo la macchina di Travis e faccio strisciare il trolley a terra per poi arrivare dietro la macchina e infilare la valigia dentro il bagagliaio.
"Bongiorno!" sprizza felicità da tutti i pori e io mi chiedo come faccia alle sei di mattina.
Accende la radio, io appoggio la testa sul finestrino freddo e mi addormento.

"Ahio" mi tocco la fronte dove ho preso la botta.
"Se tu non fossi stata attaccata al finestrino non ti saresti fatta male" mi rimprovera Travis.
"E se tu non avessi preso la buca,io non mi sarei fatta male. Come la mettiamo?" lo guardo con sfida e lui mi fulmina.
"La mia famiglia è...come dire, particolare in certi casi"
"Ci sono abituata" faccio spallucce osservando il suo profilo.
"Ecco arrivati" esclama.
"Libertà!" esclamò scendendo dalla macchina.
Travis mi passa la valigia e mi fa strada verso casa sua.
"Travis, nipotino mio!" esclama una donna sulla settantina abbracciandolo.
"Hai portato la fidanzatina! Travis ha portato la fidanzatina!" urla per farsi sentire da altre persone all'interno dell'abitazione.
"No nonna, è una mia amica" dice imbarazzato.
Wow, lui imbarazzato, me lo devo scrivere.
"Amore della mamma!" esclama, invece una donna giovane seguita da due bambini.
"O per l'amor del cielo! Travis, non mi hai avvisato che invitavi la tua fidanzata!" dice vedendomi.
"Mamma, questa è una mia amica, Alexa" le porgo una mano ma, al posto di stringerla,mi accoglie in un caloroso abbraccio.
"Venite di là a salutare il restante della famiglia" dice sua madre.
"Questo è solo l'inizio" sussurra al mio orecchio.
"Travis, ben arrivato!" lo saluta suo padre.
"Chi è questa bella ragazza?" domanda squadrandomi,al che mi imbarazzo.
"Salve, sono un'amica di Travis, Alexa" mi faccio un sorriso cordiale. Per poi presentarmi al resto dei parenti.

"Fa il bravo il mio nipotino o ti fa disperare?" domanda la nonna paterna di Travis mente mangio il tacchino.
"Oh beh, fa...fa il Travis" rispondo inceppandomi.
"Tu sei la fidanzatina del mio fratellone? Sei la principessa Ariel?" domanda la bambina di fianco alla madre di Travis.
Sorrido alla piccola bambina con i capelli neri e gli occhi uguali a quelli del ragazzo di fianco a me.
"Nora,lei è una mia amica,non la mia ragazza" la rimprovera Travis.
"Allora è la principessa Ariel!" esclama con enfasi.
"Nora, lei non è la principessa. Scusala, è fissata con le principesse" si scusa la madre di Travis regalandoci un sorriso.

Dopo essermi complimentata per l'ottimo dolce, e aver fatto anche il bis, io e Travis andiamo a sistemare le valigie.
"Ecco a te la tua stanza" si ferma davanti ad una porta e io entro.
"Per la barba di Silente! È fantastico questo letto" dico rotolando sul letto morbido.
"Lo so" mi sorride andandosene.
Chiudo la porta e mettendomi le cuffie  incomincio a sistemare i vestiti.
Starò qui una settimana ma ho portato l'armadio intero non sapendo che tempo facesse.

Indelebile come un tatuaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora