𝟐𝟐. 𝐑𝐢𝐬𝐯𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐩𝐢ú𝐭𝐭𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐧𝐨.

164 4 0
                                    

"Oddio, che cazzo ho, un elefante?!" è da più o meno dieci minuti che ho un peso sopra il fianco.
Cerco di aprire gli occhi ma il sonno me lo impedisce. Al terzo tentativo ce la faccio e mi trovo a due centimetri da Travis.
Con cautela cerco di togliere il suo braccio dalla mia vita ma con scarsi risultati.
"Io dico, non potevi essere un ragazzino mingherlino brutto al posto di un ragazzo bello con trecento chili di muscoli?! Porca vacca" dico massaggiandomi la vita.
"Stai insinuando che sono bello con un fisico altrettanto bello?" chiede lui.
"Oddio! Che spavento" questo vuol dire che ha sentito? Bene Alexa, figura di merda giornaliera fatta!
"No non...cioè..."
"Si?" dice ridendo.
"Si okay" dico arrendendomi.
Ride per un paio di minuti e io lo guardo male.
Mi alzo e vado ad aprire le tende della finestra.
"Che luce sia!"
"Noo" urla andando sotto le coperte.
"Cosa sei, un vampiro?"
"E tu sei un'infermiera sexy senza camice ma con dei pantaloncini sexy?" mi guarda ammiccante da sotto le coperte e solo ora mi ricordo di aver portato solo dei pantaloncini, visto che li ho presi a caso quando sono 'scappata' dal college.
Prendo la prima cosa che ho in mani ovvero una maglietta di Travis.
Come maglietta di Travis?!
Non dirmi che è a petto nudo!
"Travis!" urlo.
"Si infermiera? Vuole controllare il labbro?" chiede uscendo da sotto le coperte.
"No troglodita, perché cazzo ho una tua maglietta in mano?"
"Forse perché me la sono tolta?" dice facendo finire le coperte vicino alla V creata dal suo continuo allenamento.
Oh cazzarola!
Non guardare in basso, non guardare in basso,non guardare in basso Alexa.
Non far...come non detto.
Porca peppina!Ben dotato il ragazzo!
Ma cosa pensi!
Beh scusa ma io non mi lamenterei...
Va bene grazie della tua opinione anche se non volevo saperla.
"Che hai Alexa, ti sei incantata"
"Ehm?" okay, situazione parecchio imbarazzante.
"Mettiti questa è anche dei pantaloni troglodita" dico tirandogli addosso la maglietta e i pantaloni buttati per terra.
Chissà cosa significava quel cielo stellato tatuato sul suo fianco...
Scendo in cucina dopo essermi messa dei pantaloni decenti e preparo dei pancake alla nutella prendendo i vari ingredienti dal frigo.
"One, don't pick up the phone
You know he's only calling 'cause he's drunk and alone
Two, don't let him in
You'll have to kick him out again"
Canticchio un ritornello di una canzone ascoltata insieme a Travis nel tragitto per venire in questa casa mentre tolgo l'ultimo pancake dalla padella per adagiarlo insieme agli altri.
"Carina la tua performance" mi deride Travis.
"Hai detto che vuoi 2 pancake in meno? Okay, allora li mangerò io"
"Non ho detto niente mocciosetta"
"A non 2,4 pancake in meno. Giusto, devi mantenere la linea" sorrido beffarda.
"Ma dammi i miei pancake" dice venendo verso me con l'intento di prendermi il piatto che ho tra le mani.
"Quindi 5? Nessun problema per me mangiarne in più!"
"Dai Alexa!!" grida come un bambino.
"Sei troppo buffo. Tieni i tuoi pancake piccolo bambino indifeso" gli tocco il ciuffo di capelli e lui mi guarda male.
"Buoni vero?" annuisce con le guance piene come uno scoiattolo con tutte le noccioline in bocca.
"Sei sporco lì" indico il suo labbro superiore.
"No più in là"
"Ci sei vicino, no di là" mi colpisco la fronte con la mano.
"Vabbè faccio io bambino" fa una faccia da cucciolo e io non posso che ridere.
"Di solito queste cose succedono alle ragazze, non ai ragazzi" dico a bassa voce con l'intento di non farlo sentire anche se so che lui lo ha sentito.
"Ti ho sentito" infatti dice.
"Lo so piccolo troglodita, ora lava i piatti che andiamo a fare shopping"
"Perché mai dovrei fare shopping?"
"Anche a me non piace ma visto che non ho granché da mettermi, dovrò pur comprare qualcosa, no?" fa un cenno l'assenso e io vado in camera a mettermi le uniche cose che Ho, ovvero un paio di pantaloni strappati sulle ginocchia e una maglietta.
Accendo il cellulare e trovo 30 chiamate perse da James.
"Dovresti chiamarlo almeno per fargli sapere che stai bene. Alexa, se ha chiamato me era preoccupato. Noi ci odiamo, in un certo senso" dice grattandosi la testa un po' in imbarazzo.
"Lo farò, tu però vatti a preparare, tra 10 minuti partiamo" lo avviso e chiudo la porta della camera per poi chiamare James.

Pov's Travis

"Ciao James, non ti devi preoccupare, sono con Travis e sto bene" origlio la conversazione tra Alexa e James.
Voglio sapere che cosa l'ha ridotta così. Quel coglione non dovrebbe neanche toccarla se questo è stato il risultato.
"Tu non puoi dirmi cosa devo fare-smette di parlare per poco ma poi rincomincia-non puoi e non venirmi a parlare di fiducia...Io mi sono fidata di te e tu cosa hai fatto?...Rispondi James,non deviare l'argomento...Ti rinfresco la memoria, non mi hai detto che mio fratello che non vedevo da parecchi mesi mi scriveva per sapere come stavo. Ora che hai parlato con me sarai contento. Se non ti crea disturbo io ora me ne andrei e ti chiedo di non cercarmi per almeno una settimana. Quando ritornerò al college, chiariremo ma ti avverto che dovrai guadagnarti la mia fiducia" detto questo chiude la chiamata e io per non farmi beccare corro in camera.
Prendo le prime cose e me le metto per poi bussare alla porta di Alexa.
"Pronto?" chiede squadrandomi.
"Pronto" annuisco.
"Si parte allora!" alza la voce e io mi chiedo come possa passare dal tono incazzato a quello euforico. Non lo capirò mai. Di questo sono sicuro.

Indelebile come un tatuaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora