Quando sono in procinto di entrare nella mia stanza, vengo fermata.
"Volevo farti gli auguri di Buon Natale. È già mezzanotte e guarda caso c'è proprio un vischio sopra la nostra testa" lui che con una mano tiene la piantina mentre parla con me.
"Bhe, io non ho mai detto che tengo alle tradizioni" faccio spallucce.
"Sta zitta e baciami" appare brusco ma in realtà è la cosa più dolce che io abbia sentito dire da lui. Gli lascio un bacio all'angolo della bocca ma non mi lascia proprio andare. Mi prende il viso nelle sue mani per baciarmi con passione.
"Meglio fermarci, non vorrei salutare di nuovo, per la seconda volta, il mio amico" rido alla sua battuta e gli lascio un bacio sulla guancia per poi salutarlo e andare a dormire."Babbo Natale mi ha lasciato tanti lego con cui giocare, guardate!" prendo per mano mamma e papà e li porto in sala dove Babbo Natale ha lasciato i regali.
"Chiamiamo tuo fratello e li apriamo, piccolina" mio padre mi lascia un bacio sulla guancia e mamma mi accarezza i capelli raccolti in due treccine.
"Ti prego, non anche il giorno di Natale" strofino le mani sulla mia faccia stanca e poi guardo la sveglia:2.33.
Benissimo!
Cercando di fare piano, vado al piano di sotto per bere un goccio d'acqua ma trovo Travis che si sta mangiando tutti i biscotti che abbiamo fatto io e le pesti.
"Cosa stai facendo?" colpisco la sua mano quando sta cercando di prendere l'ennesimo biscotto.
"Sono buoni" si lecca il labbro inferiore e io seguo il suo percorso.
Riprenditi!
"Ehm, erano per Babbo Natale, non per te"
"Babbo Natale non es..." lo interrompo mettendo la mano sopra la bocca per farlo stare zitto.
"Zitto, se i tuoi fratelli ti sentissero gli rovineresti l'infanzia!" ridacchia bevendo un goccio di latte.
"Vuoi provare?" indica i biscotti.
"Ne hai già finiti metà, anche no"
Si avvicina cercando di baciarmi.
"Potresti provarli da me" un aroma di zenzero e latte arriva alle mie labbra.
Assaporo le sue labbra dolci ma giustamente ci perdiamo e vengo attaccata al tavolo. Continuando a baciarci,sussurro un 'Molto buoni i miei biscotti' e lui ride scendendo con le mani ai glutei facendomi salire sul tavolo. Le sue labbra passano dalle mie al mio collo, toccando il punto giusto per farmi emettere un gemito di piacere.
"Shh,non far rumore" sussurra sul mio orecchio. Mi trattengo da fare altro rumore e gli regalo la rivincita, tirando i suoi capelli sussurrando 'Non giocare con me'.
Il suo sorriso si allarga e continua a baciarmi mentre io respiro affannosamente. Tocco i suoi addominali sotto la maglietta e lui emana un sospiro. Si sofferma su un punto del mio collo, succhiando e soffiandoci sopra. Mi fa venire i brividi quando fa così, mi aggrappo alle sue spalle emettendo versi vicino al suo collo mentre continua la tortura sul mio collo, arrivando alla mascella per andare a finire alle mie labbra.
"Non fare così, cavolo" geme baciandomi con passione, sentendo ancora l'aroma di zenzero e latte.
"Sarebbe-deglutisco e cerco di far ritornare il mio respiro regolare-meglio calmarci" annuisce staccandosi di poco da me. Guardandomi, si lecca le labbra mentre fa passare i suoi occhi dal mio collo, alla faccia per finire sulle labbra.
"Ma vaffanculo" rincomincia a baciarmi portandomi nella 'mia' camera.Apro lentamente gli occhi e sbadiglio. Al mio fianco trovo Travis che dorme beatamete con le labbra leggermente aperte e il suo petto scoperto che fa su e giù. Ieri dopo esserci baciati a lungo,abbiamo incominciato a parlare della nostra infanzia e ci saremo addormentati verso le quattro.
"Buongiorno Ariel e buon Natale" mi bacia il naso,dolcemente.
"Buon Natale anche a te" sorrido accoccolandomi sul suo petto.
"Come mai ieri eri venuta giù?" domanda accarezzandolo i capelli.
Deglutisco e scaccio via il pensiero del Natale di quando ero piccola.
"Ho avuto un incubo" questa frase esce dalla mia bocca in un sussurro strozzato.
"Hey" mi accarezza il braccio e io affondo la testa dell'incavo del suo collo,facendo lunghi respiri.
"Ti prometto che ne usciremo" mi lascia un bacio tra i capelli mentre io continui a respirare affannosamente.
"Su! Oggi è Natale" urla.
"Scendiamo dai"mi ferma per il polso prima che io esca.
"Ti consiglio di cambiarti la maglietta, sai, non vorrei ci facessero il quarto grado" lo ascolto,visto che lui ieri aveva caldo e io avevo voglia di avere qualcosa di lui, ancora, e ho preso la sua maglietta. Incomincio a togliere la maglietta ma lui mi ferma.
"Vai-vai di là" chiude gli occhi e respira. Appena mi accorgo che mi stavo togliendo la maglia senza niente sotto, davanti a lui, divento color pomodoro. Che figura di merda!
"Scusami" corro in bagno prendendo al volo, appena passo, una felpa grande e un reggiseno.
"Tieni la tua maglietta" sciolgo i capelli per rifare la coda ma lui mi ferma.
"Sai che adoro i tuoi capelli sciolti?" li tocca cautamente come se fossero cristallo. Sorrido al suo sguardo postato sui miei cappelli. Lo tiro per il braccio verso la cucina, visto che il mio stomaco brontola da più o meno cinque minuti.
"Ariel! Che bei capelli!" sale sul divano per essere alla mia altezza,anche se detto tra me e me, non ci arriverà mai.
Quando la saluto con un bacio sulla guancia, mi urla nell'orecchio.
"Babbo Natale mi ha portato tanto regali, ma ha anche mangiato tutti i nostri biscotti" guardo con la coda dell'occhio Travis e lui fa finta di niente.
"Li apriamo?" annuisce velocemente."Avanti" sussurro intenta a finire di studiare.
"Stai studiando il giorno di Natale? È illegale" chiude il libro sopra la scrivania e mi gira verso lui. Imbarazzato, mi porge una scatolina insieme ad una lettera mentre si gratta la testa.
Sembra un cucciolo!
Mio dio, l'hai detto seriamente?
Eh già...
" Prima che tu apra la busta, ho bisogno di dirti una cosa molto importante" la sua voce è decisa. Sinceramente mi sta spaventando.
"È tutto okay?" mi alzo preoccupata.
"Sisi, in qualsiasi di modo tu prenda ciò che c'è scritto dentro la lettera, devi sapere che io...tu mi piaci. Come mi piace il tuo sorriso o quando ti incazzi con me quando ti sveglio nel bel mezzo della notte solo per mangiare panini" sorrido ai ricordi che ha nominato. Si avvicina alla mia faccia si dirige sulla mia guancia dove lascia un bacio umido e mi lascia da sola con il fiato mozzato. In mezzo alla stanza. Con una scatolina e una lettera.
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Indelebile come un tatuaggio
RomanceAlexa ha una vita turbolenta. Dopo essere scappata dalla sua città natale, si trasferisce a Boston. Vuole aprire un nuovo capitolo della sua vita e dimenticare ciò che ha passato, eccetto il suo migliore amico James. Trevis è il solito ragazzo stron...