𝟓𝟑. 𝐏𝐚𝐮𝐫𝐚.

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Vi avviso che i temi trattati in questo capitolo sono delicati.
Buona lettura.

Non appena sono davanti al letto rimango pietrificata alla vista di una lettera.

Tremo al solo pensiero di aprire questa lettera. Infatti con le dita tremolanti apro la busta. Appena osservo le varie foto che contiene cerco di prendere il cellulare ma due mani bloccano il mio movimento.
"Non così in fretta" una voce che conosco arriva alle mie orecchie.
"C-cosa vuoi da me...Alan?" tremo.
"Mi hai rifiutato e ora ti voglio" mi gira verso di lui per poi spingermi sul letto.
"A-alan ti prego" lo supplico di lasciarmi stare.
"Io mi avvicinavo a te e tu ti allontanavi. Per quel cretino del tuo ragazzo" sale a cavalcioni su di me e io cerco di urlare.
"Stai ferma!" mi sovrasta bloccandomi i polsi.
"NO!" mi dimeno non appena una sua mano mi strappa la maglietta che indosso. "Mia. Ora sarai mia e quello stupido non ti  guarderà più" ghigna.
"Perchè lo fai?" domando in un sussurro.
"Non importa, non importa. E ora stai zitta" sbuffa riprendendo a togliermi di dosso i pantaloni. Nel momento esatto in cui si toglie anche lui  la felpa, prego mentalmente che arrivi Travis.
"Ti prego no...no! Travis ti prego arriva" alcune lacrime calde bagnano le mie guance mentre mi dimeno.
"Non arriverà mai" ride in modo malefico. Mi sveste totalmente ma prima di prendersi ciò che vuole da me,viene interrotto.
"Ale-" si interrompe non appena vede ciò che sta succedendo.
"Brutto figlio di puttana!" urla. Con un pugno sullo zigomo fa cadere a terra Alan.
"Alexa dimmi che stai bene" allarmato viene subito da me.
"T-travis" balbetto coprendomi il petto.
"Vattene fuori dalle palle, ce le siamo sempre passate lo dovremmo fare anche con lei" ride asciugandosi un rivolo di sangue uscito dal labbro.
"Stronzo vai a farti fottere, prova solo un'altra volta ad avvicinarti a lei e giuro che non finisci bene" esclama Travis.
"T-trav ti prego" sussurro ancora impaurita.
"Vattene immediatamente o chiamo la polizia" ringhia.
"E a chi crederanno? Ad un ragazzo modello o ad una che è scappata di casa?" ride sotto i baffi Alan.
"Tu come cavolo-" il mio ragazzo viene interrotto da Alan.
"Ho fatto delle ricerche ben approfondite" ghigna per poi andarsene dalla stanza. "Alexa, hey è tutto ok. E' andato via, ci sono io qui" sussurra venendomi incontro
."Ti prego portami via" Travis cerca di asciugarmi le mie lacrime.
"Andiamo da me, chiederò a James di venire qui" lascia un caldo bacio sulla mia pronte prima di farmi indossare dei leggins e una felpa. Mi trasporta fino alla sua camera per poi spiegare la situazione al mio migliore amico. Sento solo diverse voci e dopo pochi minuti spariscono.
"Vai a fare una bella doccia,poi andiamo a dormire" con voce dolce cerca di calmarmi. "V-vieni con me, ti prego" sussurro.
"Oh ok" borbotta tra sè per poi accompagnarmi in bagno e togliermi dalla pelle il contatto non voluto con quel ragazzo che" consideravo amico.

"Stai qui vicino a me, Trav per favore...ti prego" dico per poi raggomitolarmi cercando di toglermi dalla mente tutto quello che è accaduto questa sera.
"Guardami Alexa, guardami" mi dice in tono pacato accarezzandomi il viso. Alzo il viso e lego il mio sguardo al suo.
Guardami e sfogati. Sfogati perchè è l'unica cosa che tu possa fare al momento" appoggia la fronte alla mia mantenendo lo sguardo. Incomincio a prendere a pugni il suo petto mentre piango ininterrottamente.
Non appena calmo i miei singhiozzi le sue mani si posano sui miei fianchi. Tremo a quel contatto e non per paura. Tremo perchè riavere sul mio corpo delle mani che conosco e che sono consapevole che la persona che mi sta toccando non mi farebbe mai del male.
"Trav?" lo chiamo in un sussurro.
"Dimmi Ariel" mi lascia un bacio sulla fronte.
"Fammi dimenticare tutto questo,ti prego" mi agrappo alla sua maglietta.
"Ariel non è giusto" nega scuotendo la testa. "Trav ti prego" mi appiccico addosso a lui.
"Dimentichiamo in un altro modo" mi sorride prima di alzarsi.
"Mi sono documentato e qualche giorno fa ho trovato un film che parla sempre di magia e quelle cose lì" borbotta prima di girare il computer acceso verso di me. Spalanco la bocca non appena noto che ha comprato virtualmente il film Animali fantastici e dove trovarli.
"Ma è uscito da pochissimo!" mi alzo per poi abbracciarlo di slancio.
"Sei fantastico! Non vedevo l'ora di vederlo!" lo bacio.
"Modestamente si, sono fantastico" esclama scherzando prima di iniziare il film tanto aspettato.
"Ariel" dice con voce roca a metà del film.
"Mhm si?" domando mordicchaindomi il labbro inferiore con ancora gli occhi puntati sullo schermo del piccolo pc.
"Spostati leggermente più in là!"borbotta lasciando la mia mano.
"Che?" chiedo distogliendo lo sguardo.
"Spostati più in là perchè non ce la faccio oggi" si copre gli occhi con la mano.
"Che cosa ho fatto?" domando girandomi verso di lui.
"E' più forte di me, mi sento uno schifo e mi dispiace" si alza di scatto dirigendosi in bagno.
"Dove vai? Che cosa ho fatto?!" chiedo seguendolo.
"Nulla Ariel, nulla" sussurra chiudendo gli occhi.
"N-non vuoi più stare con m-me dopo quello che è successo?" chiedo con timore. "Non pensarlo nemmeno" mi viene in contro chiudendosi alle spalle la porta del bagno.
"H-hai..." mi interrompe con voce calma.
"Non hai la minima idea che cosa mi faccia la tua presenza vicino a me. Ti ho esplicitamente detto che non farò sesso con te solo per dimenticare tutto ma il desiderio c'è, eccone se c'è" sussurra l'ultima parte scompigliandosi i capelli.
"Oh" dico solo non sapendo che fare.
"Stavo andando in bagno per risolvere un problemino,non per distaccarmi da te" mi lascia un bacio in fronte per poi cercare di andare nel luogo detto. Lo fermo affermandogli un polso e con tutta la sicurezza che ho in corpo lo bacio."
"Ariel" geme sulle mie labbra mentre  accompagno la sua mano sul mio fianco.
"Ariel non è i-il momento" un verso gutturale rilascia la sua gola dopo che l'ho fatto stendere sul suo letto.
"Permettimi almeno di riparare a ciò che ti ho provocato" gli mordo il labbro per poi concentrarmi totalmente su di lui.

"Notte piccola Ariel" sussurra al mio orecchio.
"Notte troglodita ti-"prima che riesca a finire la frase mi fermo a pensare a quello che stavo dicendo.
"Ti voglio bene Trav" balbetto prima di accoccolarmi a lui.
Lui mi stringe e cosi restiamo per tutta la notte e il mattino seguente. E la mia mente resta a quel 'Ti amo' non detto per la paura che non venga ricambiato.

Indelebile come un tatuaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora