𝟑𝟒. 𝐀𝐯𝐞𝐯𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢.

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In questo capitolo ci sono scene abbastanza esplicite...Do a voi la libertà se leggerle o meno.

Un tuono mi fa svegliare di soprassalto.
'Non è niente' mi continuo a ripetere cullandomi nel letto.
Immagino me e James in una vita felice, mentre sorridiamo e parliamo di Harry Potter o di qualche serie Tv.
Poco dopo cado in un sonno profondo con il tintinnio delle gocce che si infrangono sui vetri e sulla strada.
Mi risveglio con il frastuono dei lampi e delle gocce pioggia. Bene!
La pioggia mi porta negatività. Cielo scuro come se qualcuno si fosse incazzato.
Soffoco un urlo mettendomi il cuscino sopra la faccia e mi alzo, pronta ad incominciare una giornata all'insegna della negatività.
Mi vesto e raccolgo i miei capelli in una coda alta per poi aprire la porta con l'intento di abbuffarmi di dolci ma mi trovo davanti Travis.
"Stavo venendo svegliarti visto che i bambini chiedevano di te da più di un'ora"
"Bhe, ora sono sveglia. Vado a mangiare e vi raggiungo in sala" gli regalo un sorriso e vado in cucina.
Dopo aver mangiato ben due brioches alla nutella, vado dai tre bambini.
"Chi ha voglia di cucinare insieme a me?" domando in tono dolce.
"Ioo!" urla Nora alzando le sue manine.
Sebastian sorride e annuisce.
"La principessa Ariel sa cucinare?" sussurra Travis mentre andiamo in cucina.
"Eccome e te lo dimostrerò" dico in modo dolce spettinandogli i capelli,al che lui mette il broncio e io ridacchio.
"Tutti a lavare le mani e a mettere questi" lancio dei cappellini con la visiera, anche se poco professionali.

"Ora aggiungi il cioccolato" porgo la ciotola a Nora e lei la passa ai due maschietti.
"Piano fratellone!" urla Sebastian quando Travis mette troppo alta la velocità dell'aggeggio per mescolare gli ingredienti.
Prende un po' di panna e la adagia sul nasino minuto di Sebastian per poi fare lo stesso su Nora.
I bambini ridono e mi incanto a guardare la scena.
"Ora anche per te mia principessa" si burla di me mentre cerco di scappare ma con scarsi risultati.
"Allora per par condicio anche te devi avere un tocco di marrone" immergo l'indice nella ciotola e lo porto sul suo naso.
"Ora siamo tutti degli orsetti!" urla Nora.
Ridiamo tutti insieme e vorrei avere più momenti così. Di spensieratezza.
Mi sa che la piaggia alcune volte porta cose belle.
Dopo aver messo la torta in forno, ci andiamo a sdraiare e mettiamo il film de 'I Puffi'.
Mi accoccolo sulla spalla di Travis mente e i due bambini sono sull'altro divano.
L'ultima cosa che sento è un qualcosa di morbido appoggiarsi sul mio corpo.

"Shh, non svegliatela" sussurra qualcuno vicino al mio orecchio.
"Fratellone, zitto!" lo ammonisce Nora insieme a Sebastian.
Apro un occhio e mi ritrovo tre paia di occhi puntati su me.
"Andate in cucina, noi arriviamo tra poco, pesti" ordina dolcemente ai suo fratellini.
"Hai dormito un po', hai avuto altri incubi?" chiede stidiandomi con gli occhi.
Scuoto la testa ancora addormentata.
"Mmh" risponde indeciso.
"Non ho dormito molto per via del temporale" confesso.
Annuisce senza dire niente e mi porge la mano per alzarmi dal comodo e caldo divano su cui poco prima stavo beatamente dormendo.
"Ora questo pancino-indica la mia pancia-si riempirà con la buona torta cucinata da tutti noi" mi parla come se fossi una bambina piccola.
"Smettila stupido" sorride e prende cinque piatti per poi appoggiarli sul tavolo.
"Andate a chiamare mamma e papà" dice a Nora e Sebastian. Loro fanno ciò che ha detto loro fratello maggiore e si dirigono in camera.
"Sai che...puoi raccontarmi tutto, vero?" chiede adagiando la fetta di torta sul piatto.
"Si" rispondo semplicemente.
"Mamma!Abbiamo fatto un dolce tanto dolce con Alexa e Trav!" arriva Nora accompagnata da sua madre e Sebastian da suo padre.
"Il nostro Travis che cucina? Spero proprio che tu sia la sua ragazza" scherza sua madre e io arrossisco sotto lo sguardo di Travis.
"Buona Ariel, vero Seba?" chiede Nora.
"Sisi" gli pulisco la bocca con un fazzoletto e mi ringrazia.
Quanto può essere dolce questo bambino!?
"Io e Alexa andiamo" senza capire niente, vengo trascinata nella camera di Travis.
"Che succede?" domando preoccupata.
"Volevo...come dire...volevo avere un po' di tempo da soli, da amici" risponde imbarazzato.
"L'orsacchiotto sente la mia mancanza?" rido stritolandogli le guance.
"Non sono un orsacchiotto!" protesta.
"Va bene, bambino"
"Eddai!" si butta sul letto e mi viene un'idea.
"Banzaiii!" mi butto su Travis e lo schiaccio.
"Aiuto! La principessa Ariel mi sta soffocando!" mi prende per i fianchi e li solletica, al che, io ridacchio.
"Mi mancano le stelle" dice.
"Anche a me, troglodita" tocco i suoi capelli e sistemo il ciuffo ribelle.
"Appena torniamo, sul tuo balcone"
"Va bene, guarderemo le stelle appena torniamo" mi nasce un sorriso sulle labbra e inaspettatamente mi abbraccia.
"Grazie, di tutto" lo stringo più forte e rispondo.
"Grazie a te per non avermi fatto passare il Ringraziento a studiare" rido.
"Comunque domani bisogna tornare al campus" mi accarezza i capelli lisci.
"Già, mi dispiace lasciare le pesti"
"Se-se vuoi puoi venirli a trovare quando vuoi" balbetta vicino al mio viso.
"Con molto piacere" per un nano secondo ho guardato le sue labbra e posso giurare che lui abbia fatto lo stesso.
Mi mancano le sue labbra sulle mie. So che mi sto cacciando nei guai ma non ragiono più quando ho lui davanti.
Si avvicina e fa sfiorare le nostre labbra. Mi guarda con quegli occhi blu mare e non connetto più con il cervello. Il cuore dice di baciarlo, il cervello di sorridergli ma io prontamente, ascolto il cuore.
Con le mani ancora salde sui miei fianchi mi mette seduta sulle sue gambe.
Le sue mani tengono fermo il mio viso,le mie invece passano sui suoi addominali e lui si rilassa.
Si stende con me sopra ma io non ci faccio molto caso, visto che ho altro a cui pensare. Si toglie la maglia e io traccio la linea centrale degli addominali arrivando al suo tatuaggio dove l'ago, molto prima, ha inciso cose indelebili. Cose che lui non potrà più scordarsi. Non lasciandomi tempo, ribalta le situazione. Lui toreggia su di me, mentre io inebriata dai suoi baci sul collo, tiro i suoi capelli.
All'unisono gemiamo di piacere,quando i nostri bacini si scontrano. Per il troppo caldo, anche se è quasi inverno, mi sfilo la maglietta e lui analizza ogni parte scoperta del mio corpo.
"Sei magnifica" sussurra prima di
avventarsi sulle mie labbra. Una strana sensazione nel basso ventre si espande fino all'altezza del cuore. Mentre continua a baciarmi sento un qualcosa premere sulla mia pancia e quando capisco, arrossisco.
Quando lascia una scia umida che parta dalla mia bocca, attraverso la mascella arriva fino all'incavo del collo, allaccio le mie gambe attorno ai suoi fianchi e i nostri bacini si toccano ancora e ancora.
" Non..." con il respiro affannato cerca di parlare,ma con scarsi risultati.
"Non riesco a fermarmi, devi farlo tu Alexa" geme quando al posto di slacciare le mie gambe dai suoi fianchi, faccio riscontrare le nostre intimità.
"Oh cazzo" grugnisce.
"Non-prendo un respiro anche io-non ce la faccio Travis" è più forte di me. Non ho mai provato così tanto piacere. Voglio stare accoccolata a lui tutto il giorno.
La sua mano scende verso i miei jeans e la strofina proprio lì.
"Tr-travis" lo richiamo con scarsi risultati dato che continua a ripetere quel movimento più volete.
"Oh cazzo, non resisto più, devi-devi toglierti te. Se lo devo fare io, non so se ci riuscirò" non ragiono più quindi non faccio niente di ciò che ha detto.
"Alexa" grugnisce di nuovo.
Al posto di staccarlo da me, vado sopra lui a cavalcioni. Mi abbasso su di lui e geme, senza volerlo lo provoco.
"Ah"la  sua bocca emette questo verso.
Le sue mani arrivano al mio fondoschiena mi spinge contro di sè.
Ripete lo stesso movimento e io e metto un urletto che lui racchiude in un bacio.
Per vendicarsi passo una mano sui suoi pantaloni, sorridendo.
"Non si gioca sporco, mocciosetta" sussurra al mio orecchio prima di tirare giù, cautamente, la cerniera dei miei pantaloni.
Ora sono sotto di lui in intimo, mi sento un po' spaventata e per questo, decido di fare ciò che lui ha compiuto con i miei pantaloni.
Arrivando alla V dei suoi addominali,passo la mano sulla sua parte intima fino ad arrivare all' cerniera. Scalciando, si toglie i pantaloni e li butta per terra.
"Lo-lo sto per fare Alexa, fermarmi prima che io impazzisca veramente"
"Impazzisci" dopo aver detto quella parola, incomincia a baciarmi con foga per poi scendere con i baci fino al mio ventre.
Divarica le mie gambe e incomincia a baciarle fino ad arrivare alle mie mutande di Harry Potter. Che figura!
"È ovunque!" ridacchia riferendosi ad Harry.
"Lo so, sono proprio pazza"
"Lo so" senza preavviso infila un dito dentro le mie mutande e solletica la parte sensibile facendomi gemere di piacere.
"Oddio..." non riesco più a collegare la mente e affero la sua testa portandola verso le mie labbra .Voglio le sue labbra.
Quando aumenta il ritmo sono al settimo cielo. Si ferma e mugolo.
"Ti piace Alexa?" annuisco ignara di ciò che sta per succedere.
"Voglio sentirtelo dire Alexa" grugnisce.
"Si cazzo, mi piace!" lo bacio con insistenza. Si stacca da me e tira fuori le dita per sostituirle con la sua lingua.
"Oh merda, porca p..." mi interrompo.
Spingo il mio bacino verso lui per avere altro piacere .Le mie mani sono sulla sua testa mentre tiro i suoi capelli. Arrivata al culmine, si stacca da me baciandomi.
"Ti è piaciuto, vero?" ancora scossa, annuisco.
Mi accarezza i capelli mentre io ho la testa appoggiata al suo petto e ascolto i suoi battiti irregolari.
Finalmente, quando mi calmo, riesco a parlare.

Indelebile come un tatuaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora