𝟏𝟏. 𝐅𝐞𝐬𝐭𝐚!

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"No,voglio la cioccolata" mi lamento nel sonno.
"Nana" urla James al mio orecchio.
"No James" dico con voce impastata.
"L'hai voluto tu!" ma appena capisco che mi sveglierà con una trombetta o con dell'acqua fredda, come faceva quando eravamo a casa, mi alzo in piedi subito.
"Sono le 12.30, dovevi svegliarti"
"Ma daii!! Sono solo le 12.30, mica sono le 8 di sera!" dico dandogli uno scappellotto.
"Ahia! Perché l'hai fatto!" si massaggia il punto in cui l'ho appena colpito.
"Mammut!" urlo ridendo.
"Ancora!? Ma basta" decido di cambiare argomento per evitare di continuare a litigare.
"Oggi giro per il campus" cambio discorso e lui mi chiede: "Vengo anche io?"
"No" rispondo fredda e lui mi guarda male.
"Come no! Avevamo detto che lo avremmo visto insieme!"dice offeso.
"Io-io voglio andarci da sola James"
"Va bene! Vai da sola! Fai tutto per conto tuo, poi chiamami quando ti servirò!" e se ne và via sbattendo la porta della stanza.
Al diavolo tutti!
Mi preparo e incomincio a vagare tra le aule.
"Ti trovo ovunque" dice una voce a me familiare.
"Ancora te!?" domando a me stessa,scocciata.
"Già mocciosetta, cosa ci fai in giro per i corridoi di domenica?"
"Potrei farti la stessa domanda" dico rispondendo soddisfatta.
"Sai se James è in camera?" e lui al nome del suo conquilino alza gli occhi al cielo.
"Dovrebbe esserci" risponde vago.
"Ciao" dico andandomene.
"Dove vai?"
"A cercare James"
"Ti accompagno, dovevo proprio andare in camera"
"Va bene.."
"Hey orsacchiotto, dopo ci divertiamo?" dice una ragazza castana,magra e parecchio alta con tacco 15.
"Ciao Clarissa, sono occupato"
"Ma sono  meglio io" sussurra a Travis peccato che io la senta.
"E poi ci divertiremo come non mai,è da un po'che non ti lasci andare" sussurra nel suo orecchio,ancora.
Ci siamo praticamente fermati in mezzo al corridoio con una che sta palesemente flirtando...
Faccio un colpo di tosse per distrarre i due e Travis si accorge che esisto anche io.
Yee!!
Ciao coscienza!
Ciao Alexa, quanto tempo!"
Già, ora è meglio che tu vada, ti stanno guardando male...
Sai,parli da sola, comunque ora vado,ciao!
"A 'sta sera!" la saluta Travis.
"A 'sta sera? Cosa c'è?" chiedo curiosa
"La festa della confraternita,non hai sentito?"
"No"
Camminiamo in silenzio per poi arrivare alla sua stanza.
"Non è ancora arrivato James, sono sicuro che tra meno di 10 minuti sarà qui" annuisco e ammiro l'ordine di James nel mettere a posto i dischi e i libri.
"Il tuo amichetto è un vero maniaco dell'ordine"
"Già..."
"Cos'hai?" chide dietro di me e come ieri mi vengono i brividi.
Non rispondo evitando di balbettare.
Senza che me ne accorga mi sta facendo il solletico e mi ha attaccata al muro.
"Noooo perf-perfavoreee!" dico ridendo.
"Così è bello vederti, felice e sorridente" sussurra a poco dal mio viso.
"Trav.." dice James interrompendoci, portafortuna.
Certo, perfortuna...
I cazzi tuoi no eh?!
Sono cazzi miei!
Sisi, và via.
"Ciao James" dico riprendendomi.
"Vi lascio soli, ricordati della festa di questa sera" e se ne va.
"È bello stare in compagnia sua e non mia?" mi chiede con un sorriso triste.
"James, non è quello che pensi"
"Oh giusto, non è mai come  penso io,da quando sono arrivato sei un'altra persona. Non mi racconti  le cose come facevi prima e non mi vuoi  tra i piedi. Cosa succede? Dimmi che cazzo succede tra te e  quello perché giuro, lo ammazzo se ti fa qualcosa. E poi ogni volta ti trovo  sempre con lui, si può sapere cosa sta succedendo Alexa!?"
Okay, ora è arrabbiato...
"Oggi volevo solamente stare da sola, senza nessuno, lui mi ha incontrata nei corridoi e mi ha accompagnata qui pensando tu ci fossi. James...ti prego non lasciarmi...anche tu" sussurro le ultime due parole.
"Vieni qui Nana" di fiondo tra le sue braccia.
"E poi io ti voglio tra i piedi!" dico dandogli un pugno sul braccio.
"Non chiuderti in te come tempo fa,non farlo, mai Alexa. A proposito, quale festa?"
"Ti interessa la festa?"
"Si dai,non sarà male"
"È in una confraternita, ci vuoi andare?"
"Siii!" risponde con un sorriso a 32 denti.
"Che bambino" sorrido io.
"Ohh!"
"Vado James, a questa sera" dico ridendo per la sua faccia da bambino.

Indelebile come un tatuaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora