𝟏𝟕. 𝐋'𝐚𝐥𝐛𝐚.

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"Perché non io!? Perché lei!?" sussurra qualcuno muovendosi sotto di me.
Raccogliendo tutta la voglia che ho,apro gli occhi e mi trovo un Travis con una faccia addolorata e una lacrima che gli riga il volto.
"Non lei! Me! Sono io che ho sbagliato,non lei!" dice scvegliandosi definitivamente.
"Ciao" dice guardandomi tentando di asciugarsi una lacrima ma io lo fermo.
"Travis" sussurro asciugandogli la lacrima.
"Alexa, lascia perdere, non farne parola con nessuno. Ti chiedo solo questo" annuisco e guardo il cielo.
L'alba si vedeva divinamente dal balcone.
"Guarda lì" indico il cielo.
"Che bella" continuo riferendomi all'alba.
"Già, proprio bella" dice guardandomi.
"L'alba?" annuisce impercettibilmente e dai miei occhi, il suo sguardo finisce sulle mie labbra.
"Ora sarebbe meglio andare" soffio sulle sue labbra.
"Io resterei ancora a guardare l'alba" dice avvicinandosi a me.
"Okay. Peró vado a prendere dei Kinder, ho fame" sorride e ridacchia.
Prendo del mangiare e vado fuori.
Ricopro i nostri corpi con la coperta e mi metto comoda per mangiare e guardare l'alba.
Mentre finisco di mangiare il Kinder maxi Travis me ne ruba un pezzo.
"Troglodita di un ladro! Dammi il mio Kinder!" sbatto un pugno sul suo torace.
"Dovrei sputarlo?" chiede con la bocca impastata di cioccolato.
"Si, sputa. Susu!"
Al posto di sputare il MIO Kinder mi lecca la guancia sporcandomi.
"Brutto scemo! Che schifo, ma dico. Ora te la vedrai con me" la situazione è buffa,prima ero praticamente semi sdraiata su di lui ma ora sono a cavalcioni per sporcargli la faccia di nutella,precedentemente sul tavolino posto sul balcone.
"Stà fermo, ora vedi troglodita" ghigno prendendo della nutella dal barattolo e cercando di spalmargliela sulla faccia ma visto che si continua a dimenare, decido di stringere la presa sulla sua vita ma gli esce un verso strozzato.
"Alexa, non così" dice avvicinandosi a me.
" Come?" faccio la finta tonta stringendo di più la presa.
"Cazzo, Alexa smettila" soffia sulle mie labbra. Allento la presa ma lui si continua ad avvicinare.
"Tu mi fai impazzire" sussurra chiudendo gli occhi.
Sento un po' di caldo.
Un po' tanto caldo.
Non dovevo istigarlo.
"Travis" dico.
"Umh" risponde lui aprendo gli occhi e incatenandoli ai miei.
"Perché piangevi?"
"Per niente che ti interessi, Alexa" risponde cupo.
"Hey, come hai detto tu questa sera,ora ci siamo io e te. E ci divertiamo,  L pensiamo solo a ridere. Okay?"
"Okay" sorride triste. Lo abbraccio e lui ricambia stringendomi forte.
Sento qualcosa bagnarmi la maglietta e dei singhiozzi silenziosi.
Sta piangendo.
"Travis, non voglio farti incazzare, ma dimmi qualcosa" dico stringendolo più forte di quanto questo abbraccio non lo sia.
"Prometti di non dire niente a nessuno"
"Lo prometto Travis" dico tirando il mignolino all'altezza del suo mento.
Sigilla la promessa e incomincia a raccontare.
"In pratica qualche anno fa al liceo facevo parte di una cerchia un po' brutta. Con l'andare avanti del tempo me ne sono reso conto di chi fossero e ho deciso di lasciare il gruppo ma non l'hanno presa bene. E per questo hanno ucciso" sussurra prendendomi le mani,unendole alle sue.
"U-ucciso?" rispondo scioccata.
"Mia sorella" dice con la voce strozzata.
"Tr-"
"Non dire niente, non mi serve la tua pietà"
"Io non-" non mi lascia finire che mi dice: "Stai zitta Alexa, ora posso andare?" domanda alterato.
Senza fare parola mi alzo da lui e lo lascio andare.

Questa mattina mi sono svegliata con il piede sbagliato. Il phone non andava, la felpa di Harry Potter è da lavare quindi non posso neanche metterla e sono incazzata con Travis.
Come cazzo si permette di dirmi che non vuole pietà,volevo solamente farlo calmare,niente di più, niente di meno.

Se stai attraversando l'inferno, fallo a testa alta.
-Winston Churchill

"Cosa sarebbe l'inferno per voi? Chi vi salverebbe?
Queste sono le domande che ci ha dato il prof. per svolgere il testo"
Incomincio a scrivere e a sfogarmi.

Dopo neanche un'ora ho finito il tema da consegnare tra tre giorni.
Ora dovrei andare al lavoro, quindi mi incomincio a preparare.

Indelebile come un tatuaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora