𝟒𝟓. 𝐋𝐮𝐢.

175 5 0
                                    

"Il mio nuovo anno sei tu"
Sorrido nel sentire la sua frase.
"Dove hai comprato tutta questa dolcezza?" gli domando accarezzandogli i capelli.
"Ah-ah, molto divertente.Io cerco di essere dolce e tu mi prendi in giro" mette il broncio e io non posso fare a meno che ridere per la dolcezza mista alla faccia buffa che fa.
"Hey, sono arrabbiato" mi pizzica i fianchi e io rido il doppio.
"Uh, ma chi ti ha fatto questi bellissimi segni proprio qui?" bacia i succhiotti fatti da lui e io mi spingo subito verso di lui.
"Adoro l'effetto che ti faccio" ritorna con la faccia davanti a me e il suo alito caldo arriva alle mie labbra.
"Ci fermiamo a guardare le stelle per un po'?" domando.Annuisce e mi stringe a sè.
Dopo non so quanto sento Travis dire "Meglio andare a dormire" e le sue braccia mi sollevano dal sui corpo per poi adagiarsi sul morbido letto con un profumo molto familiare, un profumo che amo.
"La mamma e il papà di Sammy non sono felici e lui dice che litigano tanto" dico alla mai mamma.
"Non preoccuparti, parlerò con la sua mamma" mi rassicura baciandomi la testa.
"Vero che voi non litigherete nè tra voi nè con me e il mio fratellone?" chiedo.
"No piccola, ora meglio mangiare prima che si freddi la pasta" annusico cercando di prendere la forchetta ma viso che le mie manine sono piccole cade e crea un rumore fastidioso.
"Cazzo" metto una mano sul cuore appena mi sveglio di soprassalto.
"Hey Ariel" con voce impasta mi prende la mano posta sul cuore.
"Respira" mi stringe a sè mente il mio respiro si placa pian piano fino a farmi tornare il respiro calmo e a farmi cadere in un sonno profondo.

"Ti ho già detto che questo progetto di storia e una cavolata. Devi stare tranquillo, saremo in camera" rassicuro Travis.
"No che non sto tranquillo. Quello ti vuole portare a letto e perché devi essere perforza con lui?" sbotta.
"Perché magari la prof. mi ha messo con Alan?" dico ovvia.
"Si ma...no, tu rimani qui" mi prende per il polso e mi avvicina a lui.
"Tranquillo, ho già chi mi rompe le palle tutto il giorno,non me ne serve un altro" lo rassicuro a modo mio.
Mi guarda male e va fuori a fumarsi una sigaretta che poi con i minuti che passano diventano due.
"Smettila di fumare" lo guardo male.
Aspira ma non mi calcola minimamente.
Lo fa di nuovo ma prima che riesca a buttare fuori il fumo lo bacio. Non so perché ma mi è venuto naturale,come per rassicurato.
Prende in mio viso tra le sue mani facendo cadere la sigaretta sul pavimento.
"Devi stare calmo, è uno stupido progetto. Se ti può calmare lo faremo in camera mia così potrai controllarlo" sussurro ad un centimetro dalle sue labbra.
Senza rispondermi incomincia a baciarmi e Oh Dio i suoi baci. Apro leggermente la bocca per far entrare la sua lingua impaziente e da bacio calmo diventa famelico. Indietreggiamo fino al muro e qui mugulo per i brividi di freddo. Alza leggermente la mia felpa e fa dei piccoli cerchi con i polpastrelli sui miei fianchi. Quando lego la mia gamba destra al suo fianco,mi afferra per i glutei e fa allacciare entrambe le mie gambe intorno a lui. Appena sento qualcosa di duro sulla mia intimità, arrossisco.
"Capisci che effetto mi fai?" sussurra al mio orecchio. Incomincia a mordere dietro l'orecchio e io inaspettatamente sbatto il mio bacino contro il suo producendo a tutti e due un gemito.
"Non provare a rifarlo" succhia e soffia sopra la parte bassa del collo. Rifaccio lo stesso movimento di poco prima e emette di nuovo quel suono che mi sta incominciando a piacere.
"Vuoi giocare?" mi guarda desideroso.
"Si" sussurro al suo orecchio spingendo di nuovo il mio bacino sul suo.
"Allora giochiamo" riprende a baciarmi mente compie continuatamente gesti sensuali.
Mi stende sul letto togliendosi la maglietta e guardandomi con desiderio. Capovolgo la situazione e incomincio a baciargli la mascella,la spalla,l'addome,fino ad arrivare in basso dove c'è la peluria. Il suo respiro è affannato e i suoi occhi sono chiusi. Ritorno sulle sue labbra mentre spingo con più decisione verso lui sentendo la sua erezione.
"Sto esplodendo" bacia continuamente il mio collo e i miei seni coperti dal reggiseno di pizzo.Io,non facendocela più, sgancio la cintura e abbasso i suoi jeans. Mi aiuta e osservo i suoi occhi.Questi trasmettono desiderio, passione, voglia di piacere. I miei leggins finiscono insieme ai suoi jeans e mentre guardo altrove per non diventare più rossa di quando già io lo sia, capovolge la situazione. Inizia a strusciarsi sulla mia intimità e mi bacia ovunque. Mentre è intento a lasciare il segno,spingo verso di lui e mi aggrappo appena sento il suo respiro e i brividi che mi provoca. Le mie unghie vanno a graffiare a sua schiena e approfitta della nostra vicinanza per infilare un dito dentro di me. A muoverlo, a toccare il mio seno, a baciarmi e a lasciarmi succhiotti ovunque. Ma questo momento viene interrotto dallo squillo del cellulare. Precisamente il mio.
Con il respiro affannato stoppo Travis e aspetto un momento per calmarmi.
"Pronto? Alan" tossisco guardando il mio ragazzo con la faccia corrucciata.
"Hey, sono fuori dalla tua porta. Che hai?Hai il fiato corto" oh merda.
"Sisi, stavo correndo per...per arrivare in stanza prima di te ma non ce l'ho fatta" rido nervosamente mentre cerco di infilarmi i leggins con molta fatica.
"Oh, okay, ti aspetto"
Metto giù e mi vesto velocemente.
"Dove pensi di andare?" infila i suoi jeans.
"Lo sai Trav, devo fare il progetto" lascio un leggero bacio sulle sue labbra umide e vado. Non ho neanche il tempo di umide e che mi sbatte contro la porta e mi bacia con ferocia.
"Lascia le tende aperte, stai attenta e chiamami se ti da fastidi che gli spacco la fac-" poso un dito sulle sue labbra gonfie e rosse.
"Stai tranquillo" lo bacio ancora e poi lo saluto con un sorrido.

"Mio dio! Abbiamo finito!" mi butto a capofitto sul letto. Sento la risatina di Alan.
"Sono le sei e mezza passate. Ci abbiamo lavorato un bel po' a questo progetto" chiude gli occhi sistemandosi con una mossa fulminea il ciuffo.
"Già, se non ci dà un ottima valutazione,le brucio in faccia il progetto"
"Beh, io direi di no, bruciarlo no. Ci siamo impegnati,meglio non mandare tutto ciò al diavolo" prende la sua cartella mentre và verso la porta.
"Allora a domani Alexa" apre la porta mentre mi guarda dolcemente. Gli sorrido anche io e poi mi chiudo la porta alle spalle quando vedo che non c'è più.
Prendo il cellulare ma non ho neanche il tempo di accenderlo che sento bussare,e ciò mi spaventa.
"Aprimi! Porca puttana Alexa!" la voce di Travis è arrabbiata e roca.
Mi alzo velocemente guardandomi nel rifelsso dello schermo spento del telefono.

Ah, sei proprio cotta!

Che palle che sei, stai al tuo posto coscienza.
Apro la porta ed entra furioso.
"Hey, calmo" gli regalo un sorrido dolce ma se ne frega e mi guarda negli occhi.
"Perché cazzo non hai risposto ai miei fottuti messaggi?" avanza verso me.
"Non ho avuto il tempo di accendere un secondo il telefono. Abbiamo finito poco fa il progetto" spiego con voce calma.
"Neanche un secondo per vedere se ti avevo scritto?" è sempre più vicino.
"Neanche uno" sussurro chiudendo gli occhi e inspirando il suo buon profumo.
"Mi fido di te, ma non di lui" sussurra anche lui prendendomi per i fianchi.
"Prima o poi mi farai impazzire" bacia il collo e si sofferma su un punto.
"Non provare a farmi un succhiotto se no sarò costretta anche io" non mi ascolta e dopo poco si stacca per posare quelle bellissime labbra sulle mie.
"Vorrà dire che dovrai farmene uno anche tu" sorride sulla mia bocca.
Lo prendo per la felpa e faccio avvicinare i nostri corpi, e ciò causa dei brividi ad entrambi.
Appoggio le mie labbra sul suo collo e incomincio a lasciare baci umidi qua e là, facendolo sospirare. Mordicchio, succhio e soffio per poi guardare il mio capolavoro.
"Soddisfatta?" chiede con un sorrisetto.
"Molto" passo le dita fredde sul succhiotto. È pure è in un punto ben visibile. Ora gli dovranno stare alla larga le ochette.
"Come mai quel sorrisino malefico?"
"Quale sorrisino?" mi giro verso la scrivania e cerco di metterla a posto in qualche modo.
"Non mi scappi piccola Ariel" mi prende per la vita facendo sbattere i fianchi verso di lui.
"Travis, non credo sia una buona idea" rilascio un sospiro.
"Ancora qualche secondo, ti prego" geme vicino al mio orecchio e ciò fa aumentare il mio desiderio di lui. Mi spingo verso di lui mentre lascia dei piccoli baci sul collo.
"Così piccola Ariel" geme ancora mente io muovo sempre più freneticamente i fianchi verso la sua intimità.
Ci perdiamo sempre nel turbine delle nostre emozioni dimenticandoci di tutto e di tutti. È bello averlo tutto solo per me, è bello stare con lui.

Indelebile come un tatuaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora