𝟏𝟐. 𝐕𝐨𝐫𝐫𝐞𝐢 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐟𝐞𝐥𝐢𝐜𝐞.

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Il mio respiro si fa più corto ogni minuto che passa.
Apro gli occhi e mi trovo in un letto non mio con un braccio abbastanza muscoloso sopra la vita.
Devo fare mente locale su dove sono. Appena mi giro due occhi azzurro mare mi scrutano.
"Oh..." dico guardando Travis.
"Già, oh!" si prende gioco di me.
"Posso sapere perché sono qui,con te?" chiedo con tono sperduto.
"Mmh sai, ieri sera eri mezza ubriaca e mi hai chiamato'Dobby' quando mi hai visto"
"D-Dobby?! Seriamente?" chiedo incredula.
"Si, ti sembro un elfo?"
"No anche se con questi capelli sembri un pazzo" dico incominciando a ridere per la faccia che fa Travis.
"Oh bhe, grazie mocciosetta. Stai bene con i miei e vestiti"
"Co-cosa?" mi guardo e vedo che ho dei vestiti maschili.
"Oh merda, sono tuoi? Cosa è successo ieri sera?" domando spaventata.
"Bhe, ti ho incontrata e mi hai chiamato Dobby, ho provato a calmarti ma continuavi a cantare. Poi siamo andati in giardino a guardare le stelle e hai visto una stella cadente e hai desiderato di essere felice. Infine siamo venuti qua e fortunatamente eri mezza sveglia per metterti i vestiti" risponde alle mie domande.
"E come siamo finiti così?" dico indicandoci nello stesso letto con il suo braccio ancora vicino alla vita.
Lo nota e lo toglie subito.
"In pratica ti sei vestita, io stavo incominciando a prendere delle coperte per stendermi per terra ma tu mi hai chiesto di restare con te e io non ho obiettato" spiega calmo guardandomi negli occhi.
"Mmh...okay, grazie"
"Niente mocciosetta, ora ti consiglio di andare da Maddie, sarà preoccupata" mi alzo,prendo il vestito e la borsetta dirigendomi alla porta non prima di ringraziarlo un'altra volta.
"Mad-"
Cosa è successo dentro questa camera?
"James?" dico chiamandolo.
"Ciao Nana, cosa ci fai qua?" risponde sorridendo.
"Fino a prova contraria ci alloggio, dovrei chiedertelo io"
"E tu perché eri nel letto di Travis?" domanda.
"Ero ubriaca e mi ha trovato in strada. Si è offerto di ospitarmi" spiego sotto i loro sguardi.
"Meglio che vada, ciao Maddie" dice sviando il discorso. Saluta Maddie sorridendole e lei arrossisce.
Cosa è successo!?
"Cos'era quel sorriso timido Maddie? Cosa è successo?"
"Oh...niente, non è successo niente"
"Non mi muovo finché non me lo dici"
Decide di parlare dopo 10 minuti. Finalmente mi stavo stancando a guardare il muro.
"Cisiamobaciati" dice a via via abbassando la voce.
"Parla più forte, non sento"
"Ci siamo baciati" risponde.
"Non ho capito l'ultima parola"
"Ci siamo baciati!" urla.
La mia bocca ha assunto la forma di una "O".
"Non mi guardare così! Eravamo entrambe ubriachi e poi il resto è venuto da sé"
"Coosa? Avete fatto sesso!?"
"Nono! Ci siamo fermati e abbiamo dormito subito dopo il bacio abbastanza lungo" dice imbarazzata.
"Però bacia bene James" sussurra abbastanza forte da farmelo sentire.
Evito l'argomento e mi vado a togliere questo odiso odore di alcol misto a fumo.

"Maddie, vado a lavare i vestiti,a dopo!"
"Okay! A dopo Alexa" urla dal balcone.
Smisto i panni e li metto in tre lavatrici differenti per poi aspettare due ore.
Mi sono portata un libro da leggere per ammazzare il tempo.

Sono le 10 di sera e mi sono appena ricordata di dover restituire i vestiti a Travis.
Non ho voglia di uscire e per questo escogito un piano.
Potrei portarglieli domani mattina,potrei restituirglieli tramite Edvige o potrei portarglieli adesso saltando sul suo balcone.
Siccome nel primo caso lo faresti davanti a tutti e ti farebbero 2345 domande,nel secondo caso non hai Edvige e il terzo potrebbe essere fattibile a meno che tu non sia impedita come una foca che mangia la nutella.
La nutella non si tocca! E potresti avere ragione quindi opto per il terzo caso.
Prendo i vestiti lavati e accosto la porta del balcone per poi provare ad andare nell'altro balcone,riuscendoci.
"Se!! Non sono una foca ma mangio la nutella!" sussurro a me stessa.
"Fa freddo però" dico guardando il cielo.
Busso alla finestra ma nessuno apre.
Provo a ribussate ma quello che ottengo è un Travis impaurito con una mazza da baseball.
"Wow! Metti giù quella mazza! Ho capito che mi odi, ma calmo, non sono Voldemort!"
"Oh dio!"sbuffa.
"Sono dio!"urlo ma mi tappa subito la bocca.
"He osa ai logrodita di no!" dico parlando sulla sua mano.
"Cosa hai detto!?"
"E tu ogliessi a mao alla ia occa!"
"Non capisco"
Indico la sua mano sulla mia bocca e poi la tolgo.
"Dicevo di togliere la tua mano dalla mia bocca"
"E cosa dicevi prima?"
"Di togliere la tua mano?" chiedo quasi ridendo.
"Nono,prima prima"
"Prima ho detto cosa fai"
"No, dopo"
"Aah, ho detto cosa fai troglodita!"
"Come? Scusa come mi hai chiamato?"
"Troglodita" risondo alla sua domanda. Ma è sordo?!
"Perché?!"
"On beh, busso alla tua finestra e mi apri con una mazza da baseball in mano.
Il minimo è chiamarti troglodita"
"Ma...va bene...lasciamo perdere, perché sei venuta qua?"
"Per restituirti i vestiti" glieli porgo.
"E non facevi meno sforzo dandomeli domani davanti al bar?"
"No perché ci avrebbero visti tutti e non volevo" sorrido ovvia.
"Allora ti fa proprio schifo a farti verede con me"
"Già, ora se permetti vado, a domani troglodita" saluto sventolando la mia mano a mo di regina.

Indelebile come un tatuaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora