𝟐𝟑. 𝐒𝐧𝐚𝐜𝐤.

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Dopo una lacrima un sorriso vale sempre il doppio.
-Sac1

"Questo non ti piace?" chiede Travis mostrandomi un vestito nero, simile ad un prendisole.
"Carino potrei pren...no, per nulla al mondo lo prendo, ha quei due fiocchetti che non mi piacciono" dico indicandoli.
"Ma sono piccoli e insignificanti!"
"Devi sapere una cosa su di me, basta un particolare e a me non piace più il capo d'abbigliamento. Ti dovrai abituare caro mio Travis" lui alza gli occhi al cielo e io emetto un ridolino.
Continuiamo a cercare delle cose che possono andare bene per il mare, visto che ci fermeremo più di due giorni.
La giornata passa veloce e dopo aver salutato Travis mi dileguo in camera per leggere.

Sto leggendo il libro da più di tre ore ma il problema è che si é fatta notte, quindi non riesco a vedere niente.
Cerco di arrivare alla parete per accendere l'interruttore della luce ma non ci arrivo. Non ho voglia di alzarmi dal mio caldo lettuccio.
Ce la puoi fare Alexa, non sei un rinoceronte!
Allungo io braccio ma invano.
Avvicinati interruttore
Non si può avvicinare!
Sempre che rovini tutto coscienza. Grazie. De nada!
Ma io non so lo spagnolo. Vabbe lasciamo perdere.
Mi sporgo il più possibile ma nel farlo,perdo l'equilibrio e casco giù dal letto creando un rumore un po' forte che potrebbe svegliare qualcuno all'1 di notte.
Che palle! Ora devo sia alzarmi per andare ad accendere la luce,sia riscaldarmi di nuovo!
" Oddio, che cosa è successo?" chiede Travis con il causato dalla corsa fatta per le scale.In tutta la sua bellez...stupidità.
Stupidità Alexa, in tutta la sua stupidità
Entra in stanza con solo indosso dei pantaloni neri dell'Adidas. Senza maglietta e con i capelli tutti scompigliati.
"Niente, sono caduta" a questa mia affermazione rilascia un sospiro.
"Mi hai fatto prendere un colpo, pensavo ci fosse qualcuno. Ma cosa ci fai sveglia a quest'ora?"
"Dovevo accendere la luce e stavo leggendo" dico rispondendo alla domanda. La bellezza di questa conversazione è che lui è piegato per arrivare a me, che sono stesa sul pavimento freddo che mi causa brividi. Mi porge una mano per alzarmi e io la accetto.
"Sei pesante mocciosetta" mi prende in giro.
"E tu sei..." cerco un nome che gli dia fastidio ma non mi viene in mente.
"Fantasticamente bello?" alza un sopracciglio e io rispondo con uno scappellotto.
"Aio" dice massaggiandosi la parte colpita da me.
"Ti sta bene, ora puoi anche lasciarmi la mano" dico indicando con lo sguardo le nostre mani intrecciate ma lui dopo averglielo detto, al posto di lasciarla, la stringe e mi guarda con tristezza.
"Mi ricordi lei" guardo i suoi occhi lucidi che sembrano mare in tempesta.
"La tua ex?" chiedo non capendo.
"Ma no!" sbuffa.
"E allora chi?"
"Prossima domanda?" chiede staccandosi da me.
"Cosa significa?" dico indicando il tatuaggio sul suo fianco.
"Storia lunga" da queste due semplici parole, capisco che non ne vuole parlare allora lo trascino sul balcone lo faccio sedere sulla sedia, prendo la coperta, vado in cucina a prendere qualche snack e faccio le scale alla velocità della luce per poi sedermi su di lui e adagiate la coperta su di noi.
"Caramello o burro di arachidi?" gli metto le barrette nominate davanti al naso e lui sceglie la prima.
"Ma dai! La volevi io!" ne morsica un pezzo e poi mi incita a fare come ha fatto anche lui.
"Come mai tutta questa dolcezza mocciosetta?"
"Non è dolcezza, è voglia di guardare le stelle"dico indicandole.
"Ci crederò" sussurra con un sorrisetto sulle labbra.
Senza pensarci, lo abbraccio e lui in un primo momento si irrigisdisce ma poi ricambia.
"Ora posso avere un po' di snack al caramello?" gli sussurro e lui ridacchia.
"E io posso averti?" dice guardandomi.
"Cosa hai detto?" chiedo basita dalla sua domanda.
"Hai capito benissimo mocciosetta" sorride maliziosamente.
"Se vuoi possiamo scendere a compromessi, lo snack per un bacio" acconsente e gli prendo lo snack mangiandolo.
Mi avvicino alle sue labbra e poi con un gesto veloce gli bacio la guancia.
"Ma dai!" sbuffa.
"Non avevi specificato. Ora zitto che voglio guardare le stelle" lo ammonisco.
"Beh prego per lo snack" borbotta e io rido.
"Sai che ci addormenteremo qui, vero?" mi domanda.
"Lo so. A te va bene?" chiedo di rimando.
"Certo. Però almeno mettiti meglio"
Mi fa alzare, si sistema meglio e poi mi fa adagiate su di lui coprendo i nostri corpi con la coperta.
Guardo lui e successivamente le stelle. Tutto quello che in questo momento mi rende felice.
Desidero sapere che cosa significava 'mi ricordi lei' e quel tatuaggio che ha sul fianco. Spero che me lo dica. Se no lo scoprirò.
Come l'ultima volta, ci addormentiamo abbracciati guardando le stelle.

Indelebile come un tatuaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora