𝟐𝟗. 𝐅𝐫𝐚𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢.

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"Mammut!" lo chiamo appena entro dentro la sua stanza.
"Nana! Che ci fai qui?" domanda abbracciandomi e annusando il mio profumo che tanto gli piace.
"Mi devi spiegare un po' di cose che stanno succedendo tra te e la mia compagna di stanza!" lo sgrido.
Lui si gratta la testa piúttosto imbarazzato ed è una versione troppo tenera.
"Bhe...cosa dovrei spiegare? Ci frequentiamo" balbetta.
"Sai cosa posso farti, quindi attento a cosa fai Mammut!"
"Si signor capitano!" alza due dita e fa il segno militare.
"Non ho sentito bene" ripeto le stesse battute del cartone Spongebob.
"Si signor capitano!" ride lui.
"Ora me ne vado prima che io dica qualche altra cavolata. Àdios amigos!" mi dileguo dalla sua camera.
Appena arrivata nella mia prendo il mio blocco da disegno e incomincio a riempire la pagina vuota.
"Buongiorno!" mi saluta Maddie.
"Dove sei stata fino a quest'ora?" dico guardando l'orologio.
20.30, quasi sei ore che è in giro.
"Ero con James" risponde un po' preoccupata per la mia reazione.
"Aah" urlo abbracciando la forte.
"Tu e lui siete molto intimi, vero?" domando con un sorriso a trentadue denti.
"Bhe, ci frequentiamo" sorride con le guance di un colorito rossiccio.
"Come mai hai disegnato Travis?"domanda guardando il mio blocco.
Cazzo! Non l'avevo chiuso. E poi perché ho disegnato quello stronzo troglodita?! Non me ne ero neanche accorta!

Io avrei un'idea amica mia!

Oh,non è quel che penso vero?

Ti ricordo che siamo la stessa persona,quindi pensiamo le stesse cose.

Non mi piace!

Io non ho detto niente.

Oh,fanculo!
"Alexa?!" mi richiama sul pianeta terra,Maddie.
"Ho fatto un incantesimo ed è apparso lui" scherzo ma Maddie mi fulmina con lo sguardo.
"Non è che..." suppone ma io nego subito prima che dica cavolate.
"Non potrei mai...stronzo, troglodita Babbano?! Mai!" prendo il blocco e scappo sul balcone dove mi siedo per guardare le stelle.
"Hey, tutto okay?" domanda Travis dall'altro lato del balcone.
"Và.." sussurra un 'capisco' e quando sta per entrare lo fermo.
"Posso sapere perché hai aperto il mio blocco da disegno?"
"Come mai vuoi tanto saperlo?" chiede guardandomi intensamente.
"Prima rispondi alla mia domanda" dico con tono duro.
"Curiosità" risponde vago.
Secondo me non solo per questo....
"Ora rispondi alla mia" mi ordina scavalcando il suo balcone atterrando sul mio in versione ninja.
"Volevo saperlo perché...non lo so,okay?!" rispondo frustrata.
"Come mai mi hai disegnato?" chiede squadrando il blocco da disegno.
Porca puttana!Io non sto mai attenta, lo porto fuori per non ricevere domande da Maddie e mi trovo a dover dare delle risposte al diretto interessato.
Faccio una risata nervosa e lui mi guarda come se avessi preso la Pozione Polisucco.
"Sai-inventa qualcosa Alexa, sù, immaginazione-disegno le persone che mi stanno antipatiche e poi ci gioco a freccette" dico la prima cosa che mi viene in mente.
"Cosa?" chiede con sguardo tra impaurito e stupito.
"Lasciamo perdere Travis" gli do delle pacche sulla spalla e poi perndo il mio blocco e lo butto sul tavolino del balcone.
"Ora che ne dici di andare a dormire, domani dobbiamo andare a scuola e poi al lavoro, sarà stancante, moolto stancante"
"Mi stia cacciando dal tuo balcone?" domanda.
"Nono, sai, ho sonno quindi..." faccio un finto sbadiglio anche se lui non ci crede.
"Sognami troglodita" lo saluto chiudendo la porta che da sul balcone.

TRAVIS'S POV
È da più o meno cinque minuti che sono davanti alla porta di Alexa e sento dei gemiti,ma non capisco se sono di dolore o di piacere.
Oddio, non ci posso credere!
È poi chi cazzo è Tom!
Mi devo sfogare, mi devo fottutamente sfogare. Prendo il telefono e scrivo a Clarissa.
Appena arrivo davanti alla sua porta e busso, mi apre e io la incomincio a baciare con impeto e in men che non si dica siamo già sul suo letto.
"Molto impaziente mi dicono, Hollen" dice sussurrando vicino al mio orecchio facendo scontrare i nostri bacini.

Tutte le mie frustrazioni vengono risolte dal piacere che provo.
Dopo essere venuti entrambe, mi stendo al suo fianco e chiudo gli occhi.
Alle 15 vado via e lascio Clarissa da sola per andare in camera mia.
Ripensando a questa mattina mi fa solamente schifo, prima mi bacia e poi si fa un altro. Porca vacca, ma perché mi viene in mente Alexa.
Devo assolutamente fumare, devo liberarmi di lei, in qualsiasi modo, ma ovunque io vada mi viene in mente sempre lei.
Ogni. Fottuta. Volta.
Tiro fuori una sigaretta dal pacchetto e la accendo, faccio un tiro e butto fuori, questo continua per la successiva sigaretta. Quando sto per prenderne una nuova sento la voce di Alexa e la trovo di fronte a me.
"Se continuerai così ti farai solo male, troglodita" sorride.
"Faccio quello che voglio" rispondo infastidito accendendo un'altra sigaretta.
"Scusa, mica ti sto obbligando a baciarmi" alza le mani in segno di difesa e io subito mi incazzo.
"Però oggi a te non è dispiaciuto baciare Tom" dico riferendomi a questa mattina.
"Che!?" domanda spaesata.
"Oggi volevo portarti da una parte ma eri già impegnata con Tom, da quanto ho sentito" spiego mezzo incazzato.
"Tu intendi..." non finisce la frase che incomincia a ridere a crepa pelle.
"Cosa cazzo c'è da ridere eh? Io ti trovo che fai sesso con questo Tom e te mi ridi in faccia?!" sbraito contro di lei, che sta ancora ridendo.
"Io non ci posso credere che tu abbia creduto che io...insomma" spiega imbarazzata, ma sempre sorridendo.
"Cos'altro dovevo capire? Si sentivano benissimo i tuoi gemiti, ora vuoi pure contraddirmi?!"
"Oddio, è imbarazzante, oggi...come dire-gioca con le dita, molto imbarazzata-quei gemiti erano di dolore, sai noi ragazze abbiamo il ciclo" oh, ora si collega tutto.
E io che pensavo...oddio non potevo seriamente pensarlo!
"Scusa per ciò che ho pensato" sussurro scavalcando il balcone e trovandomi di fronte a lei.
In meno di un secondo mi trovo la faccia che guarda la finestra della sua camera.
"Ahia" mi massaggio la guancia.
"Stronzo" dice guardandomi male.
Subito dopo averla guardata mi ritrovo la faccia rivolta ,invece, alla mia finestra.
"Ahia" mi massaggio entrambe le guance doloranti.
"Bastardo che non sei altro! Mi credi una delle puttanelle che ti fai? Vaffanculo Travis, dovresti sapere la strada visto che ci vai spesso. Stronzo che non sei altro, io che soffro e tu che pensi che mi faccia persone alla cazzo. Tom, o Voldemort, sono i nomi che ho dato al mio ciclo" si incazza dal nulla.
"Voglio una cioccolata, per scusarti me la comprerai" dice dandomi dei pugni al petto.
"Ehi, calma mocciosetta, scusami di nuovo" le lascio un bacio sulle nocche e lei si addolcisce. Quando me ne sto andando per prenderle la cioccolata, mi riferma.
"No, stai qua, puoi farmi la cioccolata dentro casa" annuisco e poi mi accompagna in cucina.
Dopo aver preparato la cioccolata,sia per me che per lei, ci stendiamo sul letto, metto Harry Potter e copro i nostri corpi.
"Grazie" sussurra Alexa vicino al mio collo, per poi appoggiarsi con la testa nell'incavo di quest'ultimo e chiudere gli occhi.
La cullo avvolgendola tra le mie braccia per farla dormire al caldo e poi anche io mi addormento con il suo respiro sul mio collo, il mio e il suo cuore alla stessa velocità e mi addormento con il sorriso sulle mie labbra solo dopo averle lasciato un bacio in fronte.

Indelebile come un tatuaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora