Cap. 6

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Martina fissava la sua amica. Non poteva crederci: non solo era andata al concerto del suo artista preferito, era nel backstage e lo aveva appena conosciuto.
- Allora lo consoci per davvero - disse in stato di shock. Ellie rise.
- Te l'ho detto mille volte ma non ci hai creduto mezza - ammicò Ellie.
Gionata rise.
- Non puoi rubarbi i versi delle canzoni e comunque è difficile da credere in effetti - scherzò ed Ellie lo fulminò.
- Che gradasso - intervenne divertito Charlie lasciandosi cadere su uno dei divanetti.
- Se volete qualcosa da mangiare o da bere, fate pure. Io devo andare un attimo a parlare con il mio manger. Arrivo subito - disse indiciando dietro di sè. Fece pochi possi all'indietro e poi puntò il dito contro Charlie.
- Sii ospitale coglione - ammiccò per poi sparire. Ellie guardò il ragazzo che le invitò a sedersi.
- Volete qualcosa? Birra? - domandò afferrandone una dal tavolo.
- No grazie - rispose Ellie. Martina annuì.
- Io sì - Charlie, gentilmente gli passò una bottiglia e lei, quansi senza rendersene conto, bevve un lungo sorso.
- E così tu e Gionata... - sorrise il ragazzo dietro la bottiglia.
- Io e Gionata cosa? - chiese perplessa Ellie. Martina sogghignò e Charlie non fece nemmeno in tempo a rispondere che una ragazza con lunghi capelli neri, unghie rosse e un vestitino succinto, prese posto accanto a lui. Ellie e Martina la guardarono infastidite dal suo atteggiamento poco carino. Le aveva completamente snobbate e aveva ordinato ad un ragazzo di portarle un Diet Coca.
Charlie, altrettanto infastidito, si schiarì la voce.
- Ragazze lei è Eva. Eva, loro sono Ellie e Martina -
La ragazza, con un colpo di capelli, si rivolse alle ragazze. Mostrò uno dei sorrisi più falsi che Ellie avesse mai visto.
- Ciao, come mai qui? Fate parte della stampa? - domandò con fare da oca. Charlie scosse il capo.
- Ehm no, ci ha invitato Gionata - rispose dispotica Ellie.
La ragazza sollevò un sopracciglio.
- Vi ha trovato tra la folla? - domandò di nuovo e questa volta Ellie sfoderò uno di quei sorrisi pieni di odio e stronzaggine. Si inumidì le labbra. Martina, che ormai la consoceva bene, sapeva che a breve sarebbe scoppiatta. Così, decise di rispondere lei, per far sì che la conversazione non finisse in una litigata epocale.
- Ellie è una sua amica e gentilmente le ha regalato due biglietti - disse cercando di essere il più dolce possibile. Eva inclinò appena il capo di lato.
- Perchè non sapevo della tua esistenza? Come hai detto che ti chiami tesoro? - chiese strafottente. Ellie accenno appena un sorrise.
- Nemmeno io sapevo della tua esistenza se è per questo e comunque sono Ellie, tu Erica giusto? - replicò acidamente. Charlie scoppiò a ridere ed Eva lo guardò truce.
- Eva. Il mio nome è Eva. Comunque mi sembra strano che tu non sappia chi io sia. Sono un'influencer, mi seguono in molti. Sono famosa sai? - rispose sistemandosi i capelli di lato. Ellie annuì.
- Evidentemente non sei così famosa e poi io non seguo influencer, so vivere la mia vita senza copiare quella di altre persone - a quelle parole Charlie alzò le braccia e applaudì, come quando si è allo stadio.
- Sei forte ragazza! Capisco perchè Gionata ti ha voluto qui - esclamò.
- Cazzo, la tua amica è davvero tosta - disse poi rivolgendosi a Martina che, fiera, annuì.
- Sì, davvero tosta. La classe l'hai sicuramente lasciata a casa - disse Eva sboffonchiando e cercando di sfidarla.
Ellie la guardò dalla testa ai piedi.
- Uhm... e tu hai dimenticato altro a casa - replicò indicando il vestito che, senza nemmeno accorgersene, era leggermente scivolato giù, lasciando intravedere parte del senso. Eva si guardò e velocemente si sistemò.
- Tutto bene qui? - chiese Gionata prendendo posto accanto ad Ellie. Afferrò la birra di Charlie e ne bevve un sorso.
- Alla grande fratello - rise l'amico.
- Eva! Quando sei arrivata? - domandò Gionata guardandola perplesso.
- Circa due ore fa - rispose infastidita. Ellie cercò di non ridere ma lei se ne accorse.
- Che cazzo ti ridi? - chiese alzandosi in piedi. Ellie alzò le spalle. Eva scosse il capo, girò i tacchi e si dileguò. Charlie scoppiò in una grassa risata.
- Fottutamente stronza. Lo sai che ti adoro? Cazzo se ti adoro! Sfe, portala più spesso 'sta ragazza - esclamò. Gionata sorrise.
- Sicuro - ammicò.
Le ragazze rimasero lì per almeno altre due ore a ridere e a scherzare con i ragazzi. Ellie guardò l'ora sul display del cellulare: 2.30
- Marti forse è meglio andare - disse alzandosi. Gionata la guardò.
- Volete un passaggio? - chiese alzandosi a sua volta, per poi essere seguito dagli altri.
- No, prendiamo un taxi - intervenne Martina ridendo. Ellie la guardò: era ubriaca per via delle quattro birre che si era scolata. Gionata la guardò e poi girò appena il capo verso Ellie.
- Sicura? Mi sembra un po'... allegra - disse. La ragazza sollevò lo sguardo al cielo. Prese Martina sottobraccio e si rivolse ai due ragazzi.
- Non è certo la prima volta - i due ragazzi le accompagnarono fuori dal Fabrique. Gionata gentilmente chiamò un taxi e attese che questo arrivò. Martina salutò Charlie e Gionata per poi infilarsi nell'auto. Ellie fece lo stesso.
- È stato un piacere, davvero - sorrise Charlie.
- Anche per noi e grazie - esclamò. Gionata accennò un debole sorriso.
- Se hai bisogno il mio numero lo hai e scrivimi quando siete a casa -
Ellie sorrise, impressionata dal suo atteggianto. Annuì e salì in auto. Charlie chiuse la portiera e questo partì a tutto gas.
- Grazie mille - disse Ellie pagando il taxista. Non appena lei e Martina furono davanti al portone, la macchina partì lasciando il silenzio nell'aria.
Ellie guardò Martina.
- Le chiavi? Le avevi tu nella borsetta - disse. L'amica, rise inconsciamente. Si guardò attorno.
- Credo di averla lasciata al Fabrique - rise di nuovo. Ellie non voleva crederci.
- Porca puttana, Martina! Come cazzo ci entriamo a casa? Non possiamo nemmeno tornare là perchè non abbiamo soldi! - disse esasperata. Martina sorrideva come una stupida, la fece sedere sul marciapiede, pensando a cosa fare. Si passò una mano tra i capelli e poi prese anche lei accanto all'amica e afferrò il cellulare.
- Pronto? -
- Ehm, ho bisogno di un favore -

Him and Her // Sfera Ebbasta #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora