Cap. 18

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- Io odio i compleanni - commentò sbuffando, scendendo le scale della metropolitana lilla. Continuava a sistemarsi quel dannato abito che più un vestito sembrava più una maglia oversize. Era rigorosamente nera, con stampata la foto in bianco e nero di Kurt Cobain. Indossava un paio di calze a rete ma con ricamate delle rose e i suoi soliti anfibi.
- Ellie, possibile che sei sempre così... associale? - chiese fermandosi in attesa della metro. La ragazza alzò gli occhi al cielo.
- Detesto i compleanni, soprattutto se sono in discoteca - si lamentò. Le porte si aprirono e le due ragazze presero posto. Tre fermate dopo erano già a Cenisio. Fecero qualche metro a piedi e poi eccolo lì, il B38. Una lunga fila si snodava lungo il marciapiede. Ellie e Martina passarono davanti a tutti. Dissero i loro nomi al buttafuori e questo le fece passare.
La musica le bombardò i timpani. Una ragazza le accolse, facendole strada fino ai divanetti dove si trovavano gli altri invitati. Ellie conosceva poche delle persone presenti. Martina invece era già entusiasta.
All'improvviso un ragazzo alto e dal ciuffo ribelle, si avvicinò alle due ragazze.
- Siete arrivate! - sorrise salutandole con un abbraccio.
- Buon compleanno! - dissero all'unisono.
- Allora ragazze divertiamoci - esclamò Matteo trascinandole in pista.
La serata passò velocemente, tra un brindisi e un ballo. Ellie sembrò divertirsi, grazie a Matteo che non la lasciava da sola un minito. La trascinava in pista e con mosse goffe la faceva ballare.
- Sono stanca - rise lei prendendo posto accanto a Martina che stava sorseggiando altro spumante. Improvvisamente il suo sguardo da "te lo avevo detto che ci saremmo dovertite", passò a "O mio dio".
Ellie la guardò.
- Che succede? - urlò per farsi sentire, ma in quel preciso momento dalla folla si sollevò un forte boato. Le persone iniziarono ad accalcarsi verso le scale che portavano al privè. Tutti tenevano i cellulari tra le mani scattando foto.
Ellie si alzò in piedi: i divanetti erano rialzati da terra, per cui aveva un'ottima visuale sulla pista da ballo.
- Cazzo - commentò. Martina si affiancò a lei e sbarrò gli occhi.
- Quello è... -
- Sì, è Gionata - disse con il cuore che batteva a mille. Si voltò verso Martina.
- Che diavolo ci fa qui?! - gridò per via della musica troppo alta.
- Non lo so. Charlie mi aveva accennato che sarebbero usciti a ballare ma non mi ha detto dove sarebbero andati! Però a pernsarci bene loro vengono sempre quì - esclamò Martina seguendo con lo sguardo quel ragazzo dai capelli rossi. Gionata si fermò a metà scale e guardò la folla che lo stava acclamando. Salutò, proprio come Charlie e poi entrò nel privè, scamparendo per via dei vetri a specchio. Da dentro potevi vedere la pista di ballo ma non il contrario
Il cellulare di Ellie vibrò.

Venite sù

Siamo ad una festa. Non
possiamo mollare tutti

Dite che andate in bagno.
Solo cinque minuti.

Ellie riferì a Martina che accettò immediatamente. Si avvicinò a Matteo e gli disse che andavano in bagno. Mischiandosi tra la folla si avvicinarono alle scale dove si trovava Nick. Le riconobbe e le salutò con un sorriso.
- Non possiamo farci vedere - le disse Ellie e lui prontamente bisbigliò qualcosa all'auricolare e un uomo arrivò. Reggeva due giacche tra le mani che passò alle ragazze.
- Mettetevele in testa - disse Nick facendole passare. Ellie e Martina fecero come le venne detto e velocemente salirono le scale. Non appena entrarono nel privè si tolsero la giacca, venendo accolte da Charlie e Gionata.
Ellie però si sentiva strana. Quasi a disagio accanto al ragazzo che invece sembrava l'esatto opposto.
Charlie iniziò subito a parlare con Martina sedendosi su uno dei divanetti.
- Vuoi qualcosa da bere? - chiese rivolgendosi ad Ellie che annuì.
Gionata ordinò due Vodka Lemon. La ragazza bevve un sorso.
- Allora? Cosa mi racconti? - domandò.
- Nulla di che. Ieri sono uscito con un'amica - sorrise portandosi la cannuccia alla bocca. Ellie annuì.
- Ho visto le foto. Sono praticamente ovunque. Che figa - esclamò cercando di essere il più sciolta possibile. Lui sollevò un sopracciglio.
- La tua amica... è davvero bella -
Gionata annuì, senza però incrociare lo sguardo della ragazza.
- Vi siete divertiti? - chiese Ellie e lui, colto alla sprovvista si voltò verso di lei.
- Sì, sì molto - ammiccò cercando di essere spavaldo. Ellie sorrise per poi bere un lungo sorso.
- Ellie, forse è meglio tornare dagli altri. Non vorrei che pensino male - disse Martina avvicinandosi. Le due ragazze salutarono e poi, riutilizzarono le giacche per tornanre di sotto.
- Quanto ci avete messo? - chiese Matteo avvicinadosi alle due.
- C'era parecchia fila- rispose Martina. Il ragazzo afferrò entrambe e le trascinò sulla pista. Ellie non amava ballare ma l'acool le stava facendo effetto. Matteo, si avvicinò a lei ed iniziò a ballare. Troppo vicino forse, ma Ellie sembrava in un mondo parallelo.
- Chi cazzo è quello? - chiese Gionata dall'alto del privè. Charlie fece spallucce.
- Credo sia il festeggiato - rispose.
- Un figlio di papà - commentò Gionata. Charlie lo guardò con la coda dell'occhio.
- Fra, non sarai mica geloso? - gli chiese ridendo.
- Scherzi? Io geloso? Quando mai. È solo che cazzo, poteva trovare di meglio - replicò continuando a sorseggiare il drink. Charlie scosse il capo.
- Ha la camicia abbattonata fino al collo, cazzo - continuò Gionata.
- Ma che ti è successo? Sei incazzato perchè stanno ballando? - domandò.
- Stanno ballando? Guarda! Le mani di lui sono ovunque - esclamò indicando Ellie e Matteo.
- Beh, lei non mi sembra contraria - replicò Charlie guardando di sotto. Gionata scosse il capo.
- È ubrica. Si è scolata un Vodka Lemon in meno di due secondi - disse avviandosi verso le scale ma Charlie lo bloccò.
- Che cazzo fai? - chiese perplesso e preoccupato.
- Vado a staccarla da quel figlio di papà del cazzo - rispose cercando di passare.
- Sfe, forse è meglio che ti calmi. Pensaci, non è una buona idea. Ti vedranno tutti e esporrai lei. Non farle questo. Te lo ha già detto che non è abituata alla nostra vita e che non fa per lei. Se vai giù la condanni - cercò di farlo ragionare ma Gionata sembrava non ascoltarlo. Tenava gli occhi sui due.
Ellie inziava a rendersi conto che forse, Matteo, stava esagerando. Ogni tanto le dava piccoli baci sul collo e le mani erano perennemente lungo i suoi fianchi.
- Teo, Teo basta - disse cercando di staccarsi dal ragazzo che non sembrava avesse intenzione di farlo.
Ellie gli diede uno spintone. Le girava la testa. Matteo la guardò infastidito.
- Che fai?! - tuonò. Lei scosse il capo passandosi una mano tra i capelli. Cercò velocemente Martina che sembrava spariva. Troppe persone. Indietreggiò e velocemente si diresse all'uscita. La testa le faceva tremendamente male.

Him and Her // Sfera Ebbasta #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora