Cap. 51

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* Scusate se compaio qui ma ho fatto un casino. Avevo pubblicato il capitolo 52 come se fosse il 51, quindi l'ho rimosso. Lo pubblicherò comunque domani. 😙 *

- Fidanzata? - domandò Eva guardandola disgustata. Ellie sollevò un sopracciglio.
- Sì, mi pare abbia detto proprio fidanzata - sorrise acidamente. Martina corse verso la ragazza, abbracciandola. Era così felice per lei che non riusciva a trattenere l'entusiasmo.
- Tu piuttosto, che cosa fai? - domandò Charlie, comparendo alle spalle della ragazza. Eva lo guardò infastidita.
- Sono stata invitata - rispose freddamente.
- Ovviamente, se non saresti potuta entrare - esclamò il ragazzo innarcando le sopracciglia con ovvietà. Eva si portò i capelli di lato.
- Da Sosa - disse poi, quasi vergognandosi. Charlie scoppiò a ridere. Si guardò attorno e, non appena vide il ragazzo, gli fece cenno di raggiungerli.
- Bella fra. Ragazze - sorrise salutando.
- Hai invitato tu Eva? - chiese poi Charlie indicando la ragazza. Sosa la guardò per qualche secondo, cercando di metterla a fuoco. Scosse il capo e sollevò le spalle.
- Può essere. Ho invitato un po' di gente, bro. Non mi ricordo tutti - sorrise bevendo un sorso di birra. Eva sboffonchiò. Guardò le ragazze e poi, con una frustata di capelli, si allontanò.
- Ehi, tu sei Ellie? La ragazza delle festa di Izi - esclamò Sosa rivolgendosi a lei.
- Già - sorrise.
- Amico, lasciala perdere. Ora è di Sfera - rise Charlie battendo la mano sul suo petto. Sosa la guardò rimanendo a bocca aperta.
- Da quanto? - chiese felice. Ellie alzò le spalle.
- Dieci minuti? - replicò con una smorfia. Sosa scoppiò a ridere.
- Hai capito Sfe - esclamò rivolgendosi a Charlie che la guardava fiero.

Il concerto terminò e Gionata salutò e ringraziò il pubblico. Corse nel backstage e la prima cosa che fece fu raggiungere Ellie per darle un lungo bacio.
La ragazza sorrise a pochi centimetri dal suo viso.
- Sei stato magnifico -
- Avevo un motivo valido per esserlo - sorrise dandole un altro bacio.
- O mio Dio, che schifo. Troppe smancerie - sentirono dire da una voce famigliare. Si voltarono e risero quando videro il viso divertito di Mario.
- No, non è vero. Siete bellissimi ragazzi - disse portandosi una mano sul cuore.
- Anche io voglio innamorarmi. Ehi, tesoro! Vuoi essere la mia fidanzata? - domandò ad una ragazza dello staff che passava di lì. Lei lo guardò dubbiosa e poi si allontanò.
- No? Okay - esclamò alzando le spalle.
- Sei molesto amico - commentò Charlie comparando accanto e tenendo Martina da mano. Mario scosse il capo.
- Comunque c'è una festa a casa mia per festeggiare tutto questo amore. Venite? - chiese speranzoso.
- Ovvio che sì - esclamò Martina.
Mario la guardò indicandola.
- Sei sempre stata la mia preferita. Okay, allora ci si vede a casa. Sapete dove abito - esclamò alzando le braccia al cielo.
- Ehi, Dref! Ti va di venire a casa mia? - chiese poi quando vide il ragazzo intento a rollarsi una canna.
Sollevò il capo dalla cartina e lo guardò dubbioso.
- Sei una bel ragazzo ma ho già la tipa. Non potrebbe fuzionare, bro - replicò con una alzata di spalle. I ragazzi scoppiarono in una grossa risata.
- Per una festa, testa di cazzo - disse freddamente. Drefgold sorrise divertito.
- Allora sì - esclamò portandosi la canna alla bocca.
- Una regola però: non si scopa nel mio letto - disse guardando singolarmente ognuno dei presenti.
- Se fumo e bevo non mi ritengo responsabile delle mie azioni - ammiccò stringendo a sè Ellie che sorrise maliziosa.
- Nemmeno io amico - ammiccò Charlie e Mario alzò gli occhi al cielo sospirando.

Circa due ore dopo i ragazzi arrivarono nell' appartamento di Mario che li accolse già alticcio.
- Minchia fra, quanto hai bevuto? - chiese ridendo Gionata. Teneva Ellie stretta a sè che sorrideva al settimo cielo.
- Un paio di birre, qualche bicchierino di Vodka e altro che non ricordo bene - esclamò Mario allontanandosi.
- Ah! Fate come se fosse casa vostra! - gridò per poi scomparire. Charlie battè le mani e sorrise.
- Beviamo! - urlò spingendo Martina verso la cucina. Gionata scosse il capo divertito.
- Vuoi bere? - le domandò. Ellie ci pensò sù, si disse che per una volta avrebbe dovuto lasciarsi andare del tutto. Che finalmente la sua vita stava andando nel verso giusto, che i pianeti si erano allineati rendendola felice.
- Certo - rispose ammiccate. Gionata sorrise appena, per poi stamparle un bacio.
La musica pompava nelle casse e gli invitati danzavano senza pensieri.
- Giù. Giù. Giù - incitavano i ragazzi all'interno della cucina. Ellie guardò Mario, sfidandolo.
- Non ce la fai più, uh? - domandò la ragazza reggendo l'ultimo bicchiere di birra. Mario sorrise.
- E tu? - chiese sollevando lo sguardo dal tavolo. La folla urlava e incitava i due.
Martina, preoccupata si avvicinò ad Ellie.
- Sei sicura di riuscire a reggerne un'altra?-
- Tranquilla Marti. Consoco i miei limiti - annuì. Mario invitò la ragazza a bere per prima ma dissentì.
- Insieme - rispose befferda.
Charlie diede una sberletta sul braccio di Gionata.
- Che vuoi? - chiese sbuffando una densa nube di fumo bianco.
- Stiamo esagerando? - il ragazzo alzò le spalle.
- Devi vomitare? - domandò voltandosi verso Charlie che dissentì.
- Allora fra, rilassati - sorrise.
- Non sei preoccupato per Ellie? Questa cosa della gara con Mario non è che... - Gionata lo interuppe scuotendo il capo.
- Fra, tranquillo. Ellie non è stupida, sa fin dove spingersi e poi ci sono qua io - gli disse portandosi la canna alla bocca.
Charlie fece schioccare la lingua.
- Uou, mi sento sicuro e protetto pure io ora - scherzò e Gionata lo fulminò con l sguardo.
- Coglione - scosse il capo facendo un altro tiro.
- Va bene, tesoro. Al mio tre - sorrise Mario sfidandola. Ellie si portò il bicchiere alla bocca e così fece il ragazzo.
- Uno. Due. Tre! - urlò.
Entrambi inziarono a buttar giù la birra che conteneva l'alto bicchieri di plastica.
La folla incitava mentre Martina guardava la ragazza preoccupata.
Ellie battè il bicchiere sul tavolo e alzò le braccia in aria.
- Ah! Ho vinto, dammi i miei cinquanta euro - sorrise allegra. Mario posò il bicchiere e sbuffò.
- Cazzo - esclamò infastidito. Aprì il portafoglio e le passò una balconata.
- La mia ragazza -  sorrise fiero Gionata, portando il braccio attorno al suo collo e dandole un lungo bacio.
Mario scosse il capo.
- Questo non è giusto, io... - si bloccò improvvisamente portandosi una mano sulla pancia. Charlie lo guardò preoccupato.
- No Tedua - esclamò ma non fece in tempo a scansarsi che il ragazzo vomitò, sporcandogli parte della maglia. Charlie alzò le braccia e chiuse gli occhi, trattenendo il fiato.
- Oh cazzo - scoppiò a ridere Gionata, seguito dalle ragazze. Mario sollevò il capo, passandosi una mano sulla bocca.
- Fra, mi dispiace - disse in imbarazzo. Charlie tornò a respirare ma non osò abbassare lo sguardo sulla sua maglia.
- Era la mia preferita - piagnucolò mordendosi le labbra. Martina cercava di restare seria ma non ci riusciva.
- Non ridere, cazzo! - esclamò Charlie. Gionata afferrò il cellulare, puntò la fotocamera verso l'amico che ancora non si era mosso. Mario si mise accanto e, con un enorme sorriso, indicò la maglia sporca del ragazzo.
- Charlie, fai cheese - sorrise Gionata scattando la foto.
- Questa va direttamente su Instagram - finì ridendo come non mai.

Him and Her // Sfera Ebbasta #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora