Cap. 11

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Gionata annuì. Fissò dritto davanti a sè. Ellie lo guardò con la coda dell'occhio. Ora si sentiva terribilmente in colpa.
- Mi dispiace - si sentì dire.
- No, no a me dispiace. Davvero, scusami. Io non volevo fare la stronza - lo interruppe Ellie posando la sua mano sul braccio del ragazzo.
- È solo che tutto questo... non sono abituata, tutto qui. È un mondo strano e non è che non mi piaccia Sfera, che poi sei comunque tu. È solo che io sono... insomma capisco anche che tu devi essere questo quindi perdonami davvero - finì sospirando. Gionata la guardò sciogliendosi in un sorriso.
- Sono stato un po' presuotoso prima, mi dispiace - disse tirandola a sè e stringendola.
- Siamo ancora amici quindi? - chiese la ragazza con la guancia appiccicata alla suo petto.
- Scherzi? Ovviamente! Sei la prima che mi sfancula così - sorrise lui lasciandola andare.
Ci fu un attimo di silezio e poi la porta cigolò riaprendosi. Il viso di Charlie comparve dietro ad essa.
- Ehm...tutto okay? - chiese timoroso. Gionata guardò velocemente Ellie e poi sorrise annuendo.
- Sì amico, tutto a posto - si alzò allungo la mano verso la ragazza, aiutandola ad alzarsi.
- Bene, non volevo essere testimone di un omicidio - disse Charlie aprendo del tutto la porta per far passare i due.
- Il suo ovviamente - sorrise spavalda Ellie indicando Gionata.
- Che stronza - rise il ragazzo.
La musica bombardò i ragazzi una volta dentro. L'odore di alcol e fumo si insinuò, di nuovo, sotto il naso di Ellie. Martina si avvicinò a loro sorridente, notando che la tensione era svanita.
- Dov'eri finito fra? - chiese Luca avvicinandosi.
- A prendere aria - rispose mentendo. Il ragazzo lo guardò intensamente e poi rivolse uno sguardo pungente ad Ellie.
- Con lei? - domandò e Gionata scosse il capo.
- Che te frega? Sei strano amico - esclamò e il ragazzo sembrò spazzientirsi.
- Che cazzo ti prende a te stasera? Sparisci senza dire niente - continuò.
- È adulto. Può andare dove vuole senza rendere conto a te - intervenne Ellie, trovando infantile il discorso del ragazzo. Luca sollevò un sopracciglio.
- Non sto parlando con te ragazzina. Non montarti la testa perchè sei qui. Sei come le altre sfigate che sperano di andare a letto con Sfera - disse innervosendosi. Gionata posò la mano sul petto del ragazzo, mettendosi in mezzo ai due.
- Uo, amico, vacci piano. Lei è una mia amica, chiaro? Quindi questo linguaggio da stronzo tienilo per una delle tue troiette - Charlie alzò gli occhi al cielo, avvicinandosi ai due, per paura che la discussione potesse peggiorare.
- Una tua amica? Farà sicuramente la fine di tutte le altre. Scoperete e poi verrà dimenticata - continuò Luca. Ellie sbarrò gli occhi. Gionata, fuoriso, aprì appena la bocca ma la ragazza lo precedette.
- E a te cosa cazzo te ne frega? Anche se fosse così? È un problema mio, non tuo. Da quando sono entrata qui dentro non avete fatto altro che dirmi che lui mi userà e poi verrò dimentica. Okay! Ma fatevi i cazzi vostri! - esplose Ellie. Luca sboffonchiò, guardò i due e poi, scuotendo il capo, si allontanò.
Ellie sospirò. Gionata posò la mano sulla spalla.
- Andiamo a casa, okay? - domandò sorridendo dolcemente. Lei annuì senza dire una parola.
Martina ed Ellie salirono sul grosso SUV nero dai vetri oscurati. Gionata salì al posto del passeggero e Charlie mise in moto.
Ellie non spiacciocò parola, era imbarazzata perchè si sentiva una ragazzina spaventata che i genitori stavano riportando a casa perchè chiamati da lei.
Martina e gli altri scherzavano senza problemi, come se nulla fosse, mentre lei non faceva altro che guardare fuori dal finestrino e a dirsi quanto fosse stupida.
L'auto si fermò. Scesero e Martina si fermò a parlare con Charlie mentre Gionata, accompagnò Ellie fino al portone.
- Avete le chiavi? - domandò divertito e lei annuì sventolandole in faccia al ragazzo.
- Beh, peccato - ammiccò.
Ellie inserì le chiavi nella serratura e questa scattò.
- Comunque mi dispiace, davvero - disse con un filo di voce e di imbarazzo. Gionata scosse il capo.
- Non ti devi preoccupare di niente. Sii sempre te stessa, intesi? Ho già troppe persone false attorno. Se tu ti sei rotta il cazzo di stare in discoteca dimmelo, piuttosto che far finta che ti stia divertendo - le disse sinceramente. Ellie annuì.
- Okay però non so se ti conviene che sia sincera al cento per cento - sorrise imbarazzata.
- Sì, l'ho capito quando mi hai praticamente detto che non ho amici veri e che a nessuno frega un cazzo di me per davvero - rise abbassando lo sguardo.
- Pensavo di essere stata più delicata, in effetti - sorrise divertita Ellie.
- Il succo era quello - fini Gionata.
Martina e Charlie raggiunsero i due. Si salutarono e poi Ellie e la sua amica scomparvero oltre la porta.

Him and Her // Sfera Ebbasta #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora