La mattina seguente Gionata si svegliò. Guardò Ellie che ancora dormiva sotto alle coperte e sorrise. Indossò i pantaloncini e scese in cucina.
Pochi minuti dopo anche Ellie aprì gli occhi e il profumo di caffè le si insinuò nelle narici. Si stiracchiò, afferrò la biancheria e la maglia che Gionata le aveva prestato. Pensò a quello che era successo e sorrise, cercando di restare calma anche se l'unica cosa che voleva fare era saltare dalla gioia. Fece un lungo respiro per tranquillizzarsi e scese le scale, fingendo che non fosse successo niente
- Che c'è per colazione? - domandò comparendo alle spalle di Gionata che la guardò.
- Che hai? - chiese poi notando la sua espressione perplessa.
- Ehm...che fai? - chiese il ragazzo quando Ellie prese posto a tavola.
- Colazione? Sai quella cosa che di solito fanno le persone appena alzate - rispose sempre più dubbiosa. Era alquanto strano.
- Hai dei biscotti? Sto morendo di fame - esclamò poi.
- Terza anta a destra - annuì Gionata. Il caffè ormai era pronto, così ne versò un po' in due tazze.
Ellie afferrò la confezione e la posò sul tavolo. Gionata continuava ad osservarla come se fosse aliena.
- Mi vuoi dire che hai? Sei strano - gli sorrise bevendo un sorso di caffè.
- Stai facendo colazione da me - esordì. Ellie scoppiò a ridere.
- Non è la prima volta -
- Si ma ieri notte noi due abbiamo... e tu ora stai facendo colazione qua da me - alzò le spalle rimanendo accanto al tavolo. Ellie innarcò le sopracciglia.
- Okay... dovevo forse farla a casa mia? - domandò perplessa.
- No, è solo che mi fa uno strano effetto. Di solito le ragazze non rimangono per la colazione. Io non rimango per la colazione - le spiegò allargando le braccia. Ellie annuì.
- Va bene Gio ma le persone normali di solito fanno colazione insieme e non dobbiamo per forza essere sposati per farlo. Quindi ora siediti. Mi metti ansia- gli sorrise Ellie. Gionata fece come gli era stato detto.
- Oggi che hai da fare? - le domandò afferrando un biscotto.
- Ho lezione tra circa tre ore - rispose iniziando a giocherellare con la collanina.
- Sei vuoi ti accompagno io - sorrise Gionata. Ellie sollevò lo sguardo dalla tazza e accennò un sorriso.
- Mi piacerebbe ma arrivare su una BMW i8 guidata da Sfera dà un po' nell'occhio - spiegò facendo una smorfia.
- L'auto! È ancora parcheggiata là? - chiese illuminandosi. Il ragazzo scosse il capo.
- Già sistemata. È nel box - rispose.
- Uou. Veloce - fischiò la ragazza finendo il caffè.
Il cellullare di Gionata iniziò a vibrare. Il ragazzo si guardò attorno cercandolo e svogliato si alzò raggiungendo il divano.
- Pronto? - sbadigliò rispondendo.
- Ellie è lì da te?! - tuonò Martina dall'altro capo. Gionata allontanò il cellulare dell'orecchio e fece una smorfia.
- Cazzo! Perché urli? - domandò irritato.
- Ellie è lì da te o no?! - chiese ringhiando nervosamente. Il ragazzo scosse il capo infastidito.
- Sì -
- Passamela! - esclamò su tutte le furie. Gionata tornò in cucina e allungò il cellulare alla ragazza. Ellie lo guardò perplessa.
- Ellie?! - sentì urlare da Martina. Alzò gli occhi al cielo e lo afferrò. Non fece in tempo a portarlo all'orecchio che la voce dell'amica le penetrò il timpano.
- Cazzo ma perché non rispondi al cellulare?! Perché non mi hai detto che non tornavi a dormire?! Ero preoccupata Ellie! - gridò infuriata. La ragazza si portò una mano sul viso, facendola poi scivolare tra i capelli. Gionata la guardava con le braccia al petto.
- Il mio telefono è rimasto lì a casa e perchè non hai chiamto subito Gio? - chiese annoiata. Si sentì una risata befferda e amara.
- Perchè Sfe aveva il cellulare spento! - tuonò. In sottofondo si sentì la voce di Charlie che cercava di farla tranquillizzare. Ellie socchiuse appena gli occhi.
- Charlie è ancora lì? Ha passato la notte a casa nostra? - chiese sorridendo maliziosa.
- Tu hai dormito da Sfe! - esclamò sempre più agitata. Ellie inconsciamente sorrise, alzando lo sguardo verso il ragazzo che non le aveva mai tolto gli occhi di dosso.
- Sì okay, comunque sono viva. Mi dispiace non averti avvisata - disse e dall'altro capo Martina sospirò.
- Ti ha trattata bene? - domandò sottovoce ed Ellie sorrise.
- Benissimo -
- Okay. Allora più tardi mi dai i dettagli e io ti racconto i miei - le due ragazze si salutarono e riattaccarono. Ellie allungò il cellulare al ragazzo che, con poca grazia, lo lanciò sul divano.- Gio, hai visto la mia maglia? Ieri seri era in camera tua - disse Ellie scendendo le scale e fermandosi accanto al divano. Il ragazzo si portò la canna alla bocca, fece un tiro e poi scosse il capo.
- Hai guardato sul comò? - domandò.
- Sì e non c'è - alzò le spalle. Il ragazzo la guardò attentamente e poi fece un altro tiro.
- Tieni la mia miglia - esclamò indicandola. Ellie si guardò: era troppo larga e lunga per lei. Forse lo era anche per Gionata.
- Fagli un nodo - suggerì il ragazzo spegnendo la canna nel posacenere. Ellie fece come le aveva detto e poi si guardò nel grosso specchio dalla cornice nera, posto accanto alla porta d'ingresso.
- Non male. Può andare - sorrise. Gionata le si avvicinò, facendola girare su se stessa e stampandole poi un lungo bacio.
- Devo andare o farò tardi - sorrise staccando appena le labbra da quelle del ragazzo.
- Devi proprio? - piagnucolò Gionata riprendendo a baciarla. Ellie scosse il capo.
- Sì e tu tra un'ora hai uno shooting. Quindi vai a prepararti - le disse afferrando il giubotto di jeans e indossandolo. Aprì la porta sotto lo sguardo attento del ragazzo.
- Mi raccomando: non flirtare con gli universitari - esclamò puntando il dito contro di lei. Ellie fece finta di pensarci su.
- Mh... vedrò - fece spallucce e Gionata sollevò un sopracciglio.
- Come? Che significa "vedrò"? - domandò perplesso.
- Perchè Sfera Ebbasta non è di nessuna, no? - sorrise ammiccante.
- Sì Sfera Ebbasta ma tu non sei me. Quindi lontana dei ragazzi. Soprattutto da quelli che sembrano modelli svedesi - allargò le braccia. Ellie sorrise divertita per poi chiudere la porta alle sue spalle.
L'ascensore iniziò a scendere. La ragazza si guardò nello specchio e, inconsciamente sorrise, quando si soffermò sulla maglia che portava ancora il profumo del ragazzo.
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Him and Her // Sfera Ebbasta #Wattys2019
FanficPuoi sperarci fino alla fine ma se non deve accadere non accadrà. Martina ci sperava sempre di consocere uno dei suoi idoli ma era consapevole che non sarebbe mai succeso. Ma questa storia non parla di lei. No, parla di Ellie e della sua anima torme...