Cap. 10

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- Ciao amori! Come state? - chiese Eva entrando nel privè. Ellie alzò lo sguardo dal bicchiere.
- Oh ci sei anche tu? - domandò guardandola annoiata. La ragazza sorrise appena. Eva indossava uno strettissimo abitino di paiette luccicanti.
- Tu che dici? - replicò portando la cannuccia alla bocca.
Eva si guardò attorno in cerca di qualcosa o meglio, di qualcuno.
- Dov'è Sfera? - chiese rivolgendosi a Charlie che però sembrava troppo impegnato a parlare con Martina. Il ragazzo si era alzato poco prima che lei arrivasse per raggiungere il bar e prendere altro da bere. Eva guardò allora Ellie che però non dovette nemmeno rispondere visto che Gionata comparve accanto a loro.
- Sei arrivata? - chiese lasciandosi cadere accanto ad Ellie e portando il braccio dietro di lei. Eva la guardò in cagnesco.
- Mi hai invitato tu, ricordi? - domandò spostando i capelli dietro ad un orecchio, mostrando i grossi cerchi in oro. Gionata bevve un sorso di quel drink colorato e poi lo posò sul tavolino.
- Ho invitato parecchia gente - disse guardandosi attorno e rivolgendo i palmi delle mano verso l'alto. Ellie lo guardò, aveva qualcosa di strano.
- Vado a prendermi qualcosa da bare - commentò alzando lo sguardo al cielo. Charlie scosse il capo.
- Perchè la inviti sempre? - domandò all'amico.
- Che cazzo... non sapevo nemmeno di averla invitata e poi ai paparazzi piace vederla girare qui attorno. Ci fanno mille articoli - spiegò afferrando di nuovo il bicchiere e bevendo un lungo sorso.
Nel privè entrarono altri ragazzi e ragazze che Ellie non aveva mai visto prima e che invece Gionata consoceva. Un ragazzo con le bracia coperte da tatuaggi e i capelli rasati si avvicinò a loro. Si scambiarono una stretta di mano, sorridendosi amichevolmente.
- Ciao - disse rivolgendosi ad Ellie che alzò lo sguardò e sorrise.
- Sono Luca e tu sei? - allungò la mano tatuata verso la ragazza che afferrò presentandosi.
Si voltò poi verso Gionata facendosi più serio.
- Ho la tua roba - ammiccò estrando una busta colma di erba dal giubotto di jeans. Gionata l'afferrò sorridendo.
Prese il pacchetto di cartine che si trovava già sul tavolino e ne prese una per lui e una per Luca.
Ellie guardò Gionata rollarsi la canna e poi portarsela alla bocca. L'altro ragazzo fece lo stesso.
- Hai un accendino? - chiese Gionata ad Ellie che scosse il capo.
- Okay, arrivo subito - disse alzandosi in piedi e allontandosi con Luca. Ellie bevve un sorso del suo drink seguendolo con lo sguardo fino a quando lo vide fermarsi accanto ad altri ragazzi. La luce della fiamma gli illumino il viso e una densa nube di fumo bianco si sollevò in aria.
- Ti ha già scaricato? - domandò Eva sendendosi accanto. Ellie la guardò con la coda dell'occhio.
- Tranquilla tesoro, ci passiamo tutte. Anche io prima ero come te. Mi invitava fuori, mi faceva sentire...speciale - continuò sorseggiando il drink.
- Mi dispiace che ti senta...non speciale - commentò Ellie. Eva sboffonchiò.
- Lo so che fa male quando ti spezza il cuore - le disse sistemandosi comoda sul divanetto.
- Pensi che mi piaccia? - domandò guardandola dubbiosa.
- Tesoro, ti farà innamorare di lui. Credimi, fa innamorare tutte. Quindi attenta, perchè come spezza lui i cuori non la fa nessuno -
Ellie spostò lo sguardo verso Gionata che stava ridendo con altre ragazze e ragazzi, mantenendo la canna tra le dita.
- Sei solo una delle tante, tesoro. Una delle tante - si accese una sigaretta e il fumo circodò Ellie.
- Beh, tesoro credimi, se non sei ancora caduta nella trappola, cerca di non caderci o per te è la fine - finì portandosi la sigaretta alla bocca.
La ragazza lanciò una rapida occhiata a Gionata che continuava a scherzare e a fumare la sua canna. Posò il bicchiere sul tavolino.
- Vado in bagno - disse priva di alcun sentimento. Eva annuì indicandoglielo.
Il bagno era ancora più buio, le uniche luci erano dei neon colorati e in lontonanza si sentiva risuonare sorda la musica. Quando uscì dal wc si fermò ai lavandini. Si specchiò e poi aprì l'acqua. Due ragazze entrano dalla porta e una si appoggiò proprio ai lavabi. L'altra aprì la borsetta e afferrò un piccolo flacone di medicinali. Ellie continuò a lavarsi le mani, guardandole dallo specchio.
- Stasera vado a letto con Sfera - rise quella vicino a lei.
- Ci andremo entrambe - commentò l'altra buttando giù la pasticca. Guardò poi Ellie che nel frattempo aveva chiuso l'acqua.
- Vuoi qualcosa? - chiese.
- No - scosse il capo la ragazza avvicinandosi a quell'affare che contenva pochi asciugamani in carta. La ragazza che sedeva sul lavabo si alzò, parandosi davanti a lei.
Ellie la guardò, chiedendosi cosa volesse.
- Tu chi diavolo sei? Ti ho vista nel privè ma so chi tu sia - domandò osservandola attentamente.
- Non sei la prima a chiedermelo. Voi invece chi siete? Altre fashion, travel o food blogger? - chiese Ellie guardandole.
- Anche se il food lo escluderei visto che avrete bevuto acqua per cena - finì sorridendo acidamente. L'altra ragazza si affiancò all'amica che si stava innervosendo.
- Anna lascia stare okay? È qui con Sfera. Dev'essere una sua amica - alzò le spalle.
- Dovresti prendere anche tu quelle pasticche. A quanto pare riaccendono i neuroni - alzò la mani bagnate e con un gesto estramente teatrale le asciugò sui jeans e poi uscì da lì. Si guardò attorno frastornata. Quel posto la stava facendo impazzire. Le persone che la circondavano sembrava tutte uguali: c'era chi fumava, chi beveva e anche troppo, chi ballava fuori controllo e chi si baciava fin troppo spinto.
Toccò Martina che subito si voltò.
- Marti io esco un attimo, okay? Ho bisogno di aria - le disse. L'amica la guardò perplessa.
- Ma stai bene? - domandò preoccupandosi. Charlie si sporse in avanti, per vedere Ellie in faccia.
- Vuoi che ti accompagnamo? - chiese ma lei dissentì.
- Non preoccupatevi. Ho solo caldo e mi serve aria fresca, senza nicotina, alcol o marijuana - rispose prima di dirigersi verso l'uscita. Gionata nemmeno se ne accorse.
Ellie si ritrovò sul lato del locale. Il marciapiede era bagnato dalla pioggia probabilmente caduta poco prima. La fila per entrare era ancora lunga. Fece un lungo sospiro.
- Ma che cosa ci faccio qui? - si domandò passandosi una mano tra i capelli. Passeggiò lungo il marciapiede, respirando. Non voleva tortane lì dentro, quelle persone non erano per lei. Martina era a suo agio ma non lei. Guardò l'ora sul display: 1:30
- Ehi bambolina tutto bene? - chiese un ragazzo avvicinandosi. Ellie lo guardò sospettosa.
- Sì - rispose distogliendo lo sguardo. Il ragazzo venne raggiungiuto da un amico. Si dissero qualcosa sottovoce e poi, sempre lo stesso, si rivolse alla ragazza.
- Cosa fai stasera? - domandò ed Ellie sollevò un sopracciglio.
- Sono con amici - rispose infastidita.
- Che ne dici se andiamo a fare un giro? -
- No grazie - esclamò dirigendosi verso la porta da dove era uscita ma il secondo ragazzo le si parò davanti. Sembrava che le persone l'avessero con lei.
- Fammi passare - ringhiò Ellie.
- Perchè? Non vuoi divertiti? - domandò malizioso il ragazzo bloccandole le braccia. Ellie iniziò a dimenarsi.
- Che cazzo fate?! - sentì gridare. Charlie comparve dalla porta e infuriato si diresse verso i due.
- Ellie! - urlò Martina correndo verso di lei. I due ragazzi la lasciarono e corsero via, scomparando oltre l'alto palazzo.
- Stai bene?! O mio dio. Ellie - ansimò Martina stringendola forte a sè. La ragazza, frastornata, rivolse lo sguardo verso Charlie che si guardava attorno. Estrasse il cellualre.
- Nick? Ehi amico, ci due tipi che vanno in giro a molestare le ragazze. Uno porta un beretto da baseball rosso dalla New York e l'altro ha un giubotto di pelle con un cazzo di disegno sulla schiena... che cazzo ne so, sembra una specie di mandala o una roba del genere - disse guardandosi attorno.
Martina si staccò da Ellie che sembrava essersi ripresa.
- Andiamo a casa, okay? - domandò guardandola apprensiva.
La porta si aprì di nuovo e questa volta comparve Gionata.
- Cazzo, stai bene? - chiese avvicinadosi.
L'afferrò e la tirò a sè, stringendola in uno degli abbracci più protettivi che Ellie avesse mai ricevuto.
- Sì, sì sto bene - disse lei allontandosi.
- Davvero? Non ti hanno... non ti hanno toccata? Non l'hanno toccata, vero? - chiese rivolgendosi poi a Charlie.
- Quando sono arrivato la stavano strattonando- alzò le spalle il ragazzo guardandosi ancora attorno.
- Sto bene. Davvero - disse di nuovo con il capo chino. Gionata sospirò portandosi la mano sulla nuca.
- Non mi sembra però - disse. Charlie era ancora al telefono con Nick.
- Beh, sai non mi è piaciuto essere strattonata e importunata da due coglioni! -tuonò Ellie. Martina sbarrò gli occhi, guardandola perplessa. Gionata si voltò verso di lei.
- Perchè sei uscita da sola? Mai andare in giro da sole. Soprattutto a quest'ora e fuori da un locale, cazzo - la riproverò.
- Ero stanca di starmene lì seduta, okay? - replicò alzando i toni. Charlie riattaccò e si avvicinò a loro.
- Dai ragazzi, non litighiamo. Torniamo dentro- disse cercando di tranquillizzare tutti.
- Io non sono fatta per queste... cose - continuò.
- Pensavo ti stessi divertendo - alzò le spalle il ragazzo.
- Sì tantissimo con te che te ne vai per farti una canna ed Eva che mi dice che verrò messa nel dimenticatoio. Sì, molto divertente. Puzzo di alcol e fumo. Avevo bisogno di vera aria, è per questo che sono uscita - finì stringendo i pugni.
- Ellie... - cercò di parlare Martina ma Gionata la precedette.
- Sai quante ragazze vorrebbero essere al tuo posto? Essere nel privè con Sfera? E tu ti lamenti? Ti ho fatto entrare gratis - chiese acidamente. Ellie sboffonchiò.
- Si beh, grazie per non avermi fatto pagare quindici euro che in ogni caso non avrei speso- replicò.
- Ellie cazzo - sentì righiare da Martina.
- Cosa vuoi Martina, uh? Io te l'ho sempre detto che questo non sarebbe mai stato il mio mondo, quando invece tu sognavi di entrarci. Bene, sei qui. Contenta? - si rivolse all'amica che la guardava sempre più sconcertata.
- Sei la prima che si lamenta del mio mondo. Dei soldi e di tutto questo -disse indicandosi e lì Ellie sentì il sangue ribollire nelle vene.
- Ti sei mai chiesto se tutte quelle persone sono qui per te o solo per questo? - chiese indicando i gioielli che portava.
- O per i tuoi soldi? O per il semplice fatto che gli paghi l'entrata, i drink e gli dai un po' di erba? Ci hai mai pensato? - chiese rivolgendosi a Gionata. Charlie era senza parole.
- Potete lasciarci da soli? - chiese e i due annuirono tornando all'interno del locale. Ellie alzò gli occhi al cielo e si sedette sul bordo del marciapiede. Gionata fece lo stesso.
- Mi hai chiesto chi preferissi tra i due - disse con un filo di voce. Il ragazzo rivolse lo sguardo ad Ellie.
- E? -
- E sicuramente Gionata vince su Sfera -

Him and Her // Sfera Ebbasta #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora