- Non ti sei ancora vestita? - domandò Martina entrando in camera di Ellie. La ragazza sollevò lo sguardo dal libro e innarcò le sopracciglia con ovvietà.
Martina indossava un tubino rosa con un paio di tacchi neri, abbinati alla giacca di pelle e alla borsetta.
- Cosa cazzo stai facendo?! Alza il culo e vestiti Ellie - tuonò infilando l'ultimo orecchino, messi in mostra dal perfetto chigon.
- Io non credo di voler venire. È una settimana che non vedo Gio. Mi scrive ed io trovo stupide scuse per non uscirci - sbuffò chiudendo violentemente il libro. Martina inclinò il capo di lato e si sedette accanto all'amica.
- Ancora problemi con Sfe? - domandò.
- Tu che dici? - rispose afflitta. Martina posò la mano sulla spalla della ragazza.
- Okay, fagli vedere cosa si perde. Fargli capire che significa averti accanto - Ellie la guardò perplessa.
- Tecnicamente lui sa già cosa significa avermi accanto. In pratica sono sempre da lui - alzò le spalle e Martina scosse il capo.
- Sì ma tu dovrai fare l'esatto opposto. Non stargli attaccata, flirta ma non andare oltre. Lascialo a bocca asciutta. In fondo non sei la sua ragazza, nulla ti vieta di divertiti - ammiccò uscendo dalla stanza. Ellie ci pensò e poi sorrise appena quando posò gli occhi sul vestito appoggiato alla sedia.
Diversi minuti dopo Charlie suonò il citofono e le due ragazze uscirono da casa.
- Uou - esclamò il ragazzo quando varcarono il portone. Martina gli diede un bacio e si fermò ad osservarlo, fiera di quanto fosse bello. Dall'altro lato dell'auto comparve Mario.
- Sti cazzi. Siete bellissime - esclamò fischiando per poi tornare al posto di guida e mettere in moto. Charlie aiutò Martina ad entrare in auto e poi bloccò Ellie. La guardò da testa a piedi: indossava i suoi anfibi neri, un leggero vestito lingerie nero con il suo giubotto di jeans. Al collo portava un paio di collane color agento e le dita erano costellate di anelli, mentre due orecchini a cerchio, spuntavono da sotto i capelli.
- Lo sai che Sfe darà di matto? - sorrise.
- È quello l'obiettivo - ammiccò salendo in auto.La musica era così alta che si poteva udire dalla strada. Martina alzò gli occhi al cielo, verso l'ultimo piano del palazzo alto chissà quanto.
- Dobbiamo andare là in alto? - domandò su di giri. Charlie le afferrò la mano e la trascinò all'interno dell'edificio, seguiti da Mario ed Ellie.
L'ascensore salì velocemente e si aprì su un lungo corridoio. Charlie e gli altri seguirono la musica fino ad arrivare davanti ad una porta completamente bianca. Due uomini stavano a guardia di essa. Gli chiesero i nomi e poi, li fecero entrare.
Un enorme attico si aprì davanti a loro. Era colmo di persone e la musica pompava forte nelle casse. Tedua e Charlie iniziarono a salutare persone mai viste prima. Ellie vagò con lo sguardo tra la folla, in cerca di Gionata e poi, ecco quel ciuffo rosso spuntare tra gli invitati.
Gionata che sedeva sul divano accanto a due ragazze, immerso in una nuvola di fumo, si voltò, incontrando lo sguardo di Ellie.
- Ragazze, lui è Izi - esclamò Charlie presentandogli il ragazzo che sorrideva allegramente ed Ellie e Martina sfoderando i loro migliori sorrisi.
- Grazie per averci invitate - esclamò Martina e Izi sorrise.
- E di cosa? Le amiche di questi due, sono anche amiche mie - ammiccò.
- Ti sta fissando - disse Mario avvicinandosi all'orecchio di Ellie, che sorrise maliziosamente.
- Volete darmi le giacche? - chiese gentilmente Izi. Martina passò il suo giubotto al ragazzo, per poi invitare Charlie a guardare Gioanta che non aveva distolto lo sguardo da Ellie. Izi spostò lo sguardo al centro della stanza.
- Qualcosa mi dice che Sfe ne ha combinata un'altra delle sue - scherzò e Charlie alzò le spalle.
- Lo conosci: è una testa di cazzo - rise.
La ragazza si voltò, dando le spalle a Gionata, per poi sfilarsi il giubotto di jeans e lasciare in mostra la profonda scollatura sulla schiena. Sorrise a Izi che velocemente andò a posare le giacche.
Gionata si morse il labbro nervosamente.
- Hai lanciato una bomba Ellie - rise Charlie. Martina sorrise fiera.
- Che guerra sia - esclamò. Mario annuì e, sapendo cosa avevano in mente le due amiche, posò una mano sulla schiena nuda della ragazza, invitandola a raggiungere il bar.
- Ehi - esclamò Charlie prendendo posto sul divano accanto a Gionata che nel mentre aveva mandato via le due ragazze.
- Se la tocca ancora, lo picchio. Giuro - ringhiò senza distogliere lo sguardo da Tedua e dalle due ragazze. Charlie scosse il capo.
- Sono solo amici - sospirò.
- Sì. Sì. Basta che non le tocca più la schiena - disse liquindandolo con la mano. Il ragazzo cercò di non ridere ma vedere Gionata geloso era la cosa più divertente.
- Cazzo ma perché l'hai fatta uscire così? - domandò indicandola con un cenno di capo. Charlie bevve un sorso del suo drink.
- Non sono suo padre, fra. E poi ha quasi ventudue anni, si veste come le pare - rispose e Gionata lo fulminò con lo sguardo.
Martina e gli altri li raggiunsero, prendendo posto con loro. Ellie guardò il ragazzo, accennando appena un sorriso.
- Bello il vestito - esclamò freddamente Gionata squadrandola da testa a piedi.
- Grazie - rispose altrettanto fredda la ragazza. Gli altri si scambairono una veloce occhiata, percependo la tensione tra i due.
Diversi minuti dopo, anche il secondo drink era finito così, Martina, propose di prenderne un altro.
- Io sono a posto, grazie - sorrise Charlie mostrando ancora quello che aveva in mano. Ellie si diresse al bar seguita da Mario e Martina.
- Ehi Tedua! - esclamò un ragazzo dai grossi occhiali da vista neri, stringendolo in un abbraccio.
- E chi sono queste bellissime ragazze? - chiese sorridendogli. Martina lanciò una rapida occhiata ad Ellie che sorrise portandosi la canuccia alla bocca.- Fra, cazzo. Non sto tranquillo, okay? Vestita così è... è come buttare un pezzo di carne in una vasca di squali - esclamò appoggiandosi allo schienale del divano. Charlie innarcò le sopracciglia.
- Hai appena paragonato Ellie ed un pezzo di carne? Sei un coglione - disse guardandolo come se fosse sua madre e Gionata alzò gli occhi al cielo.
- Sai cosa intendo, tutti ci proveranno e... - si bloccò guardando in mezzo alla folla. Charlie seguì il suo sguardo e scoppiò a ridere.
- O ma che cazzo... Sosa! Ehi, Sosa! - gridò Gionata, sventolando la mano in aria per attirare l'attenzione dell'amico.
Il ragazzo lo vide e sorrise, salutandolo allegramente. Stava ballando con Martina ed Ellie.
- Fuori Mario, dentro Sosa - scherzò Charlie, godendosi la scena.
- Che cazzo fai? - disse Gionata solo con il labiale, cercando di parlare con lui ma il ragazzo sembrava non capire. Anzi, alzò i pollici e strinse Ellie da dietro, continuando a ballare. La ragazza scoppiò a ridere seguita da Martina.
- Ora si che si incazza - esclamò lei lanciando un'occhiata al divano dove sedevano i ragazzi.
Gionata scosse il capo.
- Stai calmo, fra - cercò di non ridere Charlie, posando la mano sulla sua spalla.
- Vieni qui cazzo! - esclamò Gionata indicando all'amico di raggiungerlo. Lui disse qualcosa all'orecchio di Ellie che diventò paonazza dall'imbarazzo e corse verso i due ragazzi.
- Minchia, raga. Quanto è figa quella? Avete visto la scollatura sulla schiena? Sti cazzi - esclamò sedendosi davanti ai due. Charlie scoppiò in una grassa risata mentre Gionata, a stento riusciva a trattenere la rabbia.
- Sì però stargli lontano - disse a denti stretti. Il ragazzo si corruciò.
- Fra, capisco che è figa ma ci sto provando io. Non puoi averle tutte - allargò le braccia. Charlie fece schioccare la lingua.
- Ha ragione - intervenne indicandolo.
- Da che parte stai? E comunque no Sosa, tu puoi farti tutte quelle che ci sono qui dentro ma non lei. Lei è off limits. Chiaro? - chiese sorridendogli acidamente. Il ragazzo spostò lo sguardo su Charlie, allibito dal suo comportamento.
- Ma io voglio farmi lei, fra - sorrise divertito, non capendo che Gionata non stava scherzando.
- Okay, Sosa, forse non sono stato chiaro - esordì sporgendosi in avanti con il busto.
- Quella ragazza, Ellie, non è off limits solo per te. È off limits per tutti - continuò.
- Perché? È la tua ragazza? - chiese ridendo, ma quando vide lo sguardo di Gionata, il sorriso sul suo volto si spense immediatamente.
- Non è la mia ragazza - scosse il capo.
- Diciamo che è un'amica speciale - si intromise di nuovo Charlie ammiccando al ragazzo.
- Oh, fra. Potevi dirmelo subito che scopate - esclamò battendo la mano sulla sua spalla.
- E come se la cava? - chiese malizioso e Gionata scosse il capo, indignato.
- Non te lo dico cazzo. Non è una prostituta, coglione - rispose freddamente. Il ragazzo sorrise imbarazzato, precependo che c'era qualcosa di strano nel suo amico. Annuì e si alzò.
- Vado a cercare Drefgold. Credo sia qui da qualche parte. Ci vediamo dopo - esclamò allontanandosi. Gionata si lasciò cadere, portandosi una mano sul viso.
- Sarà una lunga serata, vero? - domandò a Charlie che era sempre più divertito.
- Sai, se fosse stata la tua ragazza, a quest'ora nessuno ci starebbe provando - esclamò battendo la mano sulla gamba del ragazzo.
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Him and Her // Sfera Ebbasta #Wattys2019
FanfictionPuoi sperarci fino alla fine ma se non deve accadere non accadrà. Martina ci sperava sempre di consocere uno dei suoi idoli ma era consapevole che non sarebbe mai succeso. Ma questa storia non parla di lei. No, parla di Ellie e della sua anima torme...