Gionata si morse il labbro, senza distogliere lo sguardo dalla ragazza. Ellie lo guardò finalmente negli occhi e senza nemmeno pensarci troppo, Gionata si avvicinò a lei.
Ellie però si tirò indietro, lasciandolo perplesso e fortemente in imbarazzo.
- Scusami - disse lui voltandosi. Accese la moto e partì, senza dire una parola ed Ellie si odiò. Che aveva fatto?
Martina e Charlie erano in acqua sopra a dei materassino gonfiabili, in cerca dell'ultimo raggio di sole. Gionata si tolse il giubottino e, con passo pesante, salì di sopra, dove si trovavano i controlli della barca. Ellie lasciò cadere a terra il giubotto e lo seguì. Nerovoso afferrò una sigaretta e l'accese, facendo diversi tiri guardando l'orizzonte davanti a sè.
- Gionata... - esordì Ellie comparendo alle sue spalle.
- Ti ho già chiesto scusa Ellie. Lasciamo stare okay? - disse freddamente. La ragazza per un istante pensò di lasciar perdere ma qualcosa scattò in lei.
- No, non lasciamo stare Gionata - puntò i piedi e portò le braccia al petto. Lui si voltò, tenendo la sigaretta tra le labbra.
- Sì invece Ellie. Si che lasciamo perdere - scosse il capo arrabbiato, cercando il portacenere tra tutte le cose che si trovavano sul tavolino.
- Col cazzo Gionata. Forse non te lo ricordi ma ieri sera ci siamo baciati! E più di una volta - disse allargando le braccia, esausta. A quelle parole il ragazzo posò la sigaretta e guardò di sotto per vedere se Martina e Charlie fossero ancora in acqua.
- Sì che me lo ricordo. Sono stato io a baciarti ma eravamo ubriachi, okay? Sono cose che capitano - rispose liquindandola con la mano. Ellie si spazientì.
- Eri ubrico anche cinque minuti fa? Perché a me non sabrava Gionata - gli fece notare. Il ragazzo si corruciò.
- Non usare quel tono da saputella e non chiamarmi Gionata in quel modo. Non sei mia madre, cazzo - esclamò allargando le braccia. Si stava comportando da bambino ed Ellie perse la pazienza.
- Ma vaffanculo! Fai così solo perchè prima ti ho rifiutato - esplose guardandolo come se avesse svelato un recondito segreto. Gionata rise beffardo, scuotendo il capo.
- Ma davvero Ellie? Secondo te mi incazzo perchè una ragazza si rifiuta di baciarmi? - intervenne portandosi le braccia al petto. Ellie sorrise acidamente.
- Allora perchè sei incazzato se non te ne frega niente? E soprattutto... perchè mi volevi baciare se non ti piacio? - domandò imitando il ragazzo e portandosi anche lei le braccia al petto, in attesa di una risposta.
- Non sono incazzato. E poi chi cazzo te l'ha detto che non mi piaci? Io non ricordo di averlo fatto - fece spallucce.
- A te non piaccio io. È questa la verità - finì sollevando le sopracciglia con ovvietà. Ellie dissentì.
- Solo perchè non ti ho baciato non significa che non mi piaci - esclamò alzando gli occhi al cielo.
- È tutto l'insieme, Ellie. Ti faccio le battute e tu non le afferri, cazzo - scoppiò riafferrando la sigaretta e facendo un altro tiro per tranquillizzarsi.
- Ma siamo alla medie? Io dovrei dedurre che ti piacio perchè fai delle battute? Perché non mi fai anche i dispetti intanto che ci sei? - commentò guardandolo perplessa. Gionata sboffonchiò.
- Volevo essere meno esplicito - si giustificò spegnendo del tutto la sigaretta.
- Beh, io non ti capisco - disse Ellie lasciando cadere le braccia lungo i fianchi.
- Okay. Voi che sia esplicito? Va bene- sorrise beffardo. Ellie scosse il capo, annoiata. Gionata lasciò cadera la sigaretta nel portacenere e poi senza che la ragazza se ne accorse, le si parò davanti, bloccandola tra la balaustra e lui. Le afferrò i fianchi con una mano e la attirò a sè. Era a pochi centimentri da sul viso.
- Vediamo se così lo capisci - le disse sottovoce per poi stamparle un lungo bacio. Ellie, era quasi frastornata. Sentiva il cuore battere fortissimo dentro di lei.
Lui le sorrise, guardandola poi negli occhi.
- Troppo poco esplicito? Okay - disse maliziosamente. La fece girare e la sollevò, fecendola sedere su uno dei mobiletti della barca. Le afferrò il viso e la baciò di nuovo, ma quasta volta non si limitò alla bocca. No, scese lungo la guancia per poi fermarsi sul suo collo. Ellie sentì un brivido percorrerle tutta la schiena. Gionata poi, come era sceso, tornò sù, fino alla bocca.
- Hai capito ora? - le chise mentendo la fronte a contatto con la sua.
Ellie deglutì, letteralmente in panico. Fortuna che era seduta o le gambe le avrebbero ceduto. Lei annuì.
- Bene - sorrise rubandole un utlimo bacio. Ellie lo guardò indietreggiare. Socchiuse gli occhi e lui inclinò il capo di lato, osservandola.
- Che vuoi?- chiese sorridendo. Ellie alzò le spalle.
- Nessuno ti ha mai chiesto di essere "meno esplicito" -
- Davvero? Pensavo che volessi essere trattata con rispetto - rispose passandosi la lingua sulle labbra.
- Prendermi e baciarmi non mina di certo il mio rispetto - gli disse sorridendogli fiera.
Gionata scoppiò a ridere.
- Cosa vuoi dire Ellie? Non ti seguo - esclamò passandosi una mano sulla nuca. Ellie lo guardò: era maledettamente bello e i capelli bagnati lo rendevano ancora più sexy.
- Voglio dire che se ti viene voglia di rifare ciò che hai appena fatto, non preoccuparti - disse alzandosi e avvicinandosi al ragazzo.
- Fallo e basta - sorrise per poi imboccare le scale e scendere di sotto. Gionata la guardò, ipnotizzato. Scosse il capo e poi la seguì.
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Him and Her // Sfera Ebbasta #Wattys2019
FanfictionPuoi sperarci fino alla fine ma se non deve accadere non accadrà. Martina ci sperava sempre di consocere uno dei suoi idoli ma era consapevole che non sarebbe mai succeso. Ma questa storia non parla di lei. No, parla di Ellie e della sua anima torme...