Cap. 37

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Ellie e Martina camminavano tenendo gli occhi puntati sullo schermo del cellullare, cercando di capire dove Google Maps le stesse portando.
- Dove cazzo è 'sta farmacia - tuonò Ellie stanca di camminare. La testa era ancora dolorante.
- Hai già gli sbalzi d'umore? - chiese ridendo Martina. L'amica la fulminò.
- Dai Ellie non farne una tragedia - si lamentò la ragazza alzando gli occhi al cielo.
- Non dovrei farne una tragedia?! Ma fai sul serio?! Cazzo, io non voglio... - chiuse gli occhi fermandosi. Iniziò a fare lunghi respiri cercando di tranquillizarsi.
- Cosa? Avere un bambino o essere stata con Sfera? - chiese voltandosi indietro verso di lei. Ellie scosse il capo.
- Entrambi Marti. Non voglio avere un bambino e dover venire a lezione con il pancione. E non voglio nemmeno pensare di poter essere finita a letto con Gionata - rispose riprendendo a cammianare. Google indicava ancora pochi miniti alla destinazione.
- Perchè? - domandò allargando le braccia.
- Perché vorrei ricordarmelo Marti! Vorrei ricordami com'è successo e com'è stato. Okay? - esplose esasperata.
- Quindi tu ci staresti - disse sfoderando un enorme sorriso. Ellie alzò lo sguardo al cielo e sospirò.
- Non ho detto questo -
- Non hai nemmeno negato. Andiamo Ellie, perchè non vi mettete insieme una volta per tutte? - esclamò.
- E tu quando dirai a Charlie ciò che provi?- chiese acidamente. Martina fece per replicare ma si bloccò quando vide la croce verde della farmacia lampeggiare.
- Finalmente! - urlò esasperata Ellie.
Diversi minuti dopo le due ragazze rimisero piede all'interno dell'appartamento e la situazione non era cambiata di una virgola: Charlie e Mario giocavano alla Playstation mentre Gionata sedeva sul divano, annoiato.
- Hai preso la pillola d'oro? - chiese Mario senza distogliere lo sguardo dalla TV.
- Non ha aspettato nemmeno di arrivare a casa - rispose Martina, prendendo posto sul divano. Gionata invece scattò in piedi e afferrò Ellie per il braccio, trascinandola verso la camera da letto.
- Andate a fare quello che non ricordate di aver mai fatto? - rise Mario.
- 'Sta zitto coglione - esclamò Charlie danado una gomitata al ragazzo. Martina li osservò fino a quando non scomparirono oltre la porta che però rimase aperta, facendo svanire ogni suo pensiero.
Gionata frugò nelle tasche dei pantaloni e allungò un paio di euro alla ragazza. Ellie li guardò e poi spostò lo sguardo sul ragazzo.
- Perché mi paghi? - chiese perplessa.
- Sono venti euro, Ellie. Metà pillola - disse allungadoglieli di nuovo.
- Non mi devi dare i soldi, Gio - sorrise scuotendo il capo.
- Invece sì, sono responsabile quanto te. Quindi prendili - continuò.
- Magari l'ho presa per nulla. Magari non abbiamo fatto niente - allargò le braccia ma Gionata scosse il capo animatamente.
- Magari. Magari. Magari. Non lo sappiamo quindi prendi questi dannati soldi - rise infilandoli nella sua tasca dei jeans. Ellie lo guardò e solo Dio sa quanto avrebbe voluto afferrargli il viso e baciarlo. Lo avrebbe potuto fare perchè "era solo divertimento" per cui Gionata non si sarebbe opposto. Ma Ellie non ne era capace, così lasciò che il pensiero rimanesse tale.
- Sai un po' mi dispiace - sorrise appena passandosi una mano sulla nuca.
- Cosa? Che mi hai appena messo adosso dei soldi come se fossi una spogliarellista?- rise Ellie portandosi le braccia al petto.
-

Che nessuno dei due si ricoda nulla di ieri sera - continuò appoggiandosi con la schiena contro l'armadio. Ellie lo guardò intensamente, mordendosi il labbro.
- Volevo sapere se sono stato bravo - ammiccò divertito Gionata.
- O mio Dio! Vaffanculo Gio! E io che pensavo che stessi per dire qualcosa di carino - scoppiò a ridere dandogli una pacca sul braccio.
- Andiamo Ellie, sono sempre carino con te - replicò stringendola a sè.
- Potevi essere il padre di mio figlio - sorrise a pochi centimentri dal viso di Gionata.
- Una cosa per volta Ellie - disse posando lo sguardo prima sulle labbra della ragazza, per poi perdersi nei suoi occhi. Calò il silenzio. Nessuno dei due sapeva che dire per cui rimasero a guardarsi per diversi secondi. Ellie avrebbe giurato che il cuore da lì a breve le sarebbe esploso nel petto.
- Okay. Forse è meglio tornare dagli altri - disse staccandosi dal ragazzo. Gionata sorrise amaramente.
- Perché non lo fai Ellie? - si sentì domandare.
- Fare cosa? - chiese perplessa. Gionata sorrise appena.
- Non mi baci - rispose freddamente. Ellie sboffonchiò.
- Guarda che lo capisco. Capisco quando una persona vuole baciarmi - spiegò senza muoversi di un centimentro. Ellie si trovò in difficoltà, voleva inventarsi una qualche scusa ma alla fine disse la verità.
- Perché io non ci riesco Gio. Sarò una brava ragazza, che vuoi che ti dica. Non so divertirmi - alzò le spalle. Lui la osservò intensamente e poi annuì.
- Quindi è finita? - domandò.
- Non è mai iniziata - replicò cercando di restare calma.
- Ah...però se mi ricordo bene, ed è così, tu sulla barca mi hai detto che potevo baciarti ogni volta che volevo, senza chiedertelo - alzò le spalle per poi portarsi le braccia al petto. Si stava innervosendo.
- Sì, te l'ho detto ma non sono quel tipo di ragazza. Tu sei mio amico e tutto questo è assurdo - esclamò indicando il letto.
- Assurdo? -
- Gio io non so come tu sia abituato ma baciarsi come se fossimo fidanzati e poi questo, il fatto di non ricordarsi se siamo stati insieme o no per me non è normale - esclamò con una alzata di spalle. Stava per combinare un casino.
- Ellie dobbiamo andare! - urlò Martina dal soggiorno. La ragazza si diresse alla porta e Gionata la bloccò.
- Voglio solo che tu sappia che non ti ho mai trattato come una delle tante troiette - disse fissandola dritto negli occhi ed Ellie si sciolse in un sorriso.
- Non l'ho mai pensato - Gionata annuì e la ragazza se ne andò.
Erano come un gatto che si mordeva la coda: quando erano quasi pronti ad amarsi, qualcosa cambiava e ritornava tutto com'era.

Him and Her // Sfera Ebbasta #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora