Cap. 33

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Martina e Charlie si stavano asciugando. Era ormai ora di far rientro perchè il sole sarebbe calato a breve, lasciando solo il buio.
Gionata si fermò dietro la ragazza e si abbassò appena, avvicinandosi al suo orecchio.
- Come se non fosse successo nulla, okay? - chiese riferendosi al bacio. Ellie sorrise ai due ragazzi, fingendo che fosse tutto normale.
- Certo e se ricapita faremo ancora finta di niente - disse lei e Gionata annuì.
- In fondo ci siamo solo... - si interruppe quando Charlie gli passò accanto per raggiungere le scale. Martina lo seguì a ruota. Il rumore del motore della barca attirrò per un attimo l'attenzione dei due.
- Ci simo solo baciati. Non siamo fidanzati. Siamo amici... ci divertiamo insomma - ammiccò ridendo.
- Infatti, far finta di niente è la soluzione migliore - commentò Ellie e Gionata annuì convinto senza nemmeno pensarci troppo.

Ellie stava sistamendo la sua valigia. Avevano il volo per Francoforte alle 23:30, dove avrebbero fatto scalo prima di tornare a Milano. Frugava nei cassetti in cerca dei suoi vestiti e poi, una volta trovati, li lanciava, accanto alla valigia, lasciando nella cassettiera quelli di Martina. La porta si aprì appena e il viso di Gionata comparve dietro ad essa.
- Posso entrare? - chiese. Ellie lo guardò sollevando un sopracciglio.
- Da quando chiedi il permesso? - replicò iniziando a piegare le magliette. Gionata sorrise appena.
- Ti è piaciuta Miami? - chiese portandosi le braccia al petto. Ellie annuì.
- Moltissimo - rispose senza alzare lo sguardo degli abiti. Si domandò come avesse fatto a farceli stare tutti dentro ad una sola valigia. Ritornò accanto al mobile, cercando il suo bikini nero. Il ragazzo si avvicinò senza dire una parola.
- Il pensiero che tra due giorni devo riprendere l'università mi uccide - sospirò voltandosi verso di lui. Gionata sembrava non ascoltarla. La guardava ma era da tutt'altra parte con la testa.
Attese che il ragazzo dicesse qualcosa ma si limitò a sorridere. Ellie si sentì in imbarazzo ma lui non lo notò nemmeno. Si avvicinò velocemente alla ragazza, stampandole un bacio.
La porta si aprì e Gionata indietreggiò velocemente. Martina entrò in stanza e guardò perplessa i due.
- Okay, allora un hamburger senza pomodoro - annuì dirigendosi verso la porta. Sorrise a Martina e poi, prima di uscire, lanciò un'occhiata divertita e allo stesso tempo maliziosa ad Ellie.
L'amica guardò la porta chiudersi e poi si rivolse alla ragazza.
- Cosa fa adesso? Prende le ordinazioni? - domandò indiciando dietro di sè. Ellie rise divertita.
- Voleva essere gentile. Credo - rispose alzando le spalle. Afferrò la maglia che Gionata le aveva prestato la prima sera, quando le loro valigie erano in giro per il mando.
- Gliela ridai? - chiese Martina sedendosi sul suo letto. Ellie sboffonchiò.
- Col cazzo. Ha detto che non la mette mai. Ora è mia - sorrise sventolandola come se fosse un trofeo.
- Poi immagino ci sia il suo profumo - esclamò ammiccando. La ragazza alzò lo sguardo al cielo e scoppiò a ridere.
- Come va con Charlie? - le domandò infilando la maglia nella valigia. Martina sospirò, sdraiandosi. Si portò le mani sul viso.
- Non lo so. Penso che abbia capito che mi piace ma è come se scappasse da me - piagnucolò. Era la prima volta che vedeva Martina in quello stato. Era sempre stata sicura di sè e di chi gli paiceva. Non aveva mai dovuto faticare per avere il ragazzo che voleva ma questa volta era diverso. Questa volta era in difficoltà.
- Marti, a Charlie piaci - le disse sedendosi accanto a lei.
- E se non fosse così? Insomma, lui è... io sono solo una normalissima ragazza, Ellie. Cosa posso dargli di più rispetto a quelle che gli girano attorno? - domandò sospirando afflitta. Ellie scosse il capo, dandole un pizzicotto.
- Ma che cazzo stai dicendo? - esordì la ragazza, scioccata.
- Tu puoi dargli il tuo amore Marti. Ma stai scherzando? Dov'è la ragazza che ottiene sempre ciò che vuole? Che durante il primo anno di università, si era follemente innamorata di Micheal e dopo una settimana era già il suo ragazzo? - domandò allargando le braccia.
- Si ma poi Giada me l'ha rubato. Ricordi? - disse con tono cantilenante. Ellie alzò gli occhi al cielo.
- Sinceramente: era un coglione, meglio così. Però quello che voglio dirti è che, cazzo, se ti piace Charlie non aver paura o te ne pentirai - sorrise dolcemente. Diede una leggera pacca alla gamba dell'amica, alzandosi. Aprì la porta e raggiunse gli altri per la cena.
Martina sospirò e la seguì a ruota.
- Gionata - esordì Ellie avvicinandosi al ragazzo che sedeva al tavolo. Stava sgranocchiando delle patatine mentre Charlie camminava per la stanza in attesa del cibo che avevano ordinato.
Gionata che, tra una patatina e l'altra, digitava freneticamente sulla tastiera del suo smartphone e non alzò nemmeno lo sguardo quando Ellie prese posto accanto. Si limitò a farle un cenno di capo, invitandola a parlare.
Il campanello suonò. Charlie corse verso il citofono e poi, aprì la porta, costringendo Martina a seguirlo di sotto.
- Per il bacio di prima... - disse sentendo la porta chiudersi. Il ragazzo annuì.
- Cosa? - chiese afferrando un'altra patatina senza alzare lo sguardo dal cellulare.
- Tu mi hai detto che posso baciarti quando voglio - disse alzando le spalle. Ellie lo guardò un po' perplessa.
- Sì, è vero. Però... - intervenne ma Gionata bloccò il cellulare e lo posò davanti a sè. Si voltò e le sorrise.
- Sei una brava ragazza - commentò. Ellie sollevò le sopracciglia.
- Cosa c'entra? -
- Non sei abituata a fare certe cose solo per divertimento, vero? - chiese, senza ottenere una risposta dalla ragazza.
- Beh, c'è una prima volta per tutto. Le brave ragazze sanno come essere cattive. Mi spiego? - sorrise ammiccante. Ellie voleva rispondegli di no e che non era in grado di essere una cattiva ragazza ma in fondo voleva provare a diventarlo. Provare per una volta a lasciarsi andare completamente, senza pensare a niente e in fondo Gionata stava riuscendo in questo perchè con lui, Ellie, si sentiva più libera che mai.

Him and Her // Sfera Ebbasta #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora