- Lo devi far incazzare - disse Mario comparendo accanto alle due ragazze, reggendo tra le mani un drink.
- Ha ragione, Ellie. Devi farlo scattare - esclamò Martina. La ragazza guardò oltre le spalle dell'amica e si morse il labbro. Le luci si spensero, lasciando spazio ai laser verdi e blu che illumianvano a tratti la folla. Mario alzò le braccia al cielo.
- Sì, cazzo Izi! È così che si organizza una festa! - esclamò vedendo il DJ dietro la console. La musica partì a pompare nelle casse e la casa si trasformò in una discoteca. I presenti iniziarono a ballare e a dimenarsi ormai ubriachi.
Charlie battè le mani e si alzò.
- Fra, io vado a ballare con la mia ragazza. Tu fai quel vuoi ma stare qui a fissarla non risolverà niente. Tira fuori le palle, cazzo - esclamò con una alzata di spalle, per poi raggiungere Martina. L'afferrò per il braccio e la trascinò al centro delle sala. Mario guardò Ellie e sorrise.
- Balliamo? - le urlò per sovrastare la musica e lei annuì. Raggiunsero gli altri e iniziarono a muoversi, ridendo e scherzando. In fin dei conti era divertente. Gionata infastidito, scattò in piedi e si accese una canna. Vide Ellie ridere spensierata con Mario e gli altri e l'invidia lo avvolse.
Fece per raggiungerli ma un ragazzo dai dreadlocks tutti colorati e parecchio alticcio, gli si parò davanti.
- Sfe! Amico bello! - esclamò stringendolo in un abbraccio.
- Ehi Dref, vorrei restare a parlare ma devo proprio andare - disse indicando dietro le sue spalle. Drefgold si voltò e poi tornò a guardalo malizioso.
- Vai a farti quella tipa? Carina cazzo - disse facendo un lungo tiro e sbuffando in faccia al ragazzo.
- Sei fidanzato - scosse il capo.
- Quindi? Non posso dare la mia umile opinione su una tipa? - domandò allargando le braccia e colpendo un ragazzo che passava di lì.
- Ma che cazzo Dref. Sta' attento, coglione - - esclamò fermansosi.
- Sfe, ehi! - sorrise poi notandolo.
- Plaza - lo salutò con un cenno di capo.
- Sfera vuole andare a farsi quella tipa la giù - rise Drefgold indicando Ellie che continuava a ballare.
- Quella? Non era la tipa con cui ci voleva provare Sosa? - domandò Plaza rivoglendosi all'amico. Gionata si spazientì.
- Sì, sì è lei. Comunque è una mia amica, non sto andando a farmela - precisò. Drefgold scoppiò a ridere.
- Andiamo fra, ti fai sempre tutte. Anche se sono tue amiche - commentò Plaza cercando di non ridere.
- Okay, comunque è off limits. Intesi? Anche per i vostri amichetti del cazzo - disse freddamente. Spostò lo sguardo oltre le spalle di Drefgold, per controllare che Ellie fosse ancora lì.
I due ragazzi si scambiarono un'occhiata.
- Bro, tutto bene? Sei un po' strano - esclamò Drefgold.
- E tu sei molto fatto - rispose quasi senza rendersene conto.- Sta vendendo qui - esclamò Mario toccando il braccio di Ellie, per poi voltarsi, continuando a ballare come se niente fosse.
Ellie si voltò, ritrovandosi Gionata a pochi centimetri dal viso. Teneva la canna tra le labbra e la guardava intesamente.
- Che fai non balli? - chiese la ragazza. Gionata posò le mani sulla sua vita e sorrise compiaciuto. Erano più vicini che mai.
Ellie sorrise maliziosamente e afferrò la canna.
- Lo sai che è erba? - chiese il ragazzo. Lei annuì, se la portò alla bocca e fece un lungo tiro. Una densa nube di fumo bianco salì in aria.
- Ma tu mica non fumavi? - chiese Gionata, sempre più attratto dalla ragazza.
- Sì, ma questo non significa che non l'abbia mai fatto - sorrise appena, passando la canna al ragazzo che la mise tra le dita.
- Cazzo, quanto sei sexy - le sussurrò all'orecchio, scostandole i capelli dal collo e posando le sue labbra. Ellie sorrise, vide Martina, Charlie e Mario allontanarsi così, senza dire una parola, si staccò dal ragazzo e si incamminò per raggiungerli, lasciandolo a bocca asciutta.
Gionata la guardò innoltrarsi tra la folla, non capendo il suo comportamento. Per un attimo la perse di vista ma poi eccola, stava salendo le scale che portavano alla terrazza, in compagnia di Mario.
Sentì il sangue ribollire nelle vene. A passo pesante cercò di raggiungere le scale ma Charlie lo bloccò.
- Sfe? -
- Lasciami passare - ringhiò furioso. Con uno strattone si liberò dal ragazzo e velocemente corse su per le scale.
- Oh no, non doveva tira fuori così tante palle - esclamò Charlie seguendolo. Martina, preoccupa, corse anche lei dietro ai due.
Ellie si fermò al parapetto e osservò Milano dall'alto. Fece un lungo respiro.
- Bello, uh? Da dove vengo io posti così non ce ne sono - sorrise Mario fermandosi accanto.
- Nemmeno da dove vengo io - sorrise guardandolo appena. Improvvisamente si sentì la porta sbattere violentemente e Gionata, camminare veloce verso di loro.
- Che cazzo ti avevo detto?! - gridò fuori di sè. Mario non fece in tempo a dire mezza parola che il ragazzo lo aveva già colpito con un pugno in pieno volto.
- Gionata! - gridò Ellie mettendosi in mezzo e in preda al panico.
- Ti avevo detto di starle lontano - lo minacciò puntando il dito. Ellie guardò il viso di Mario sporco di sangue e si portò una mano sulla bocca.
- Mi dispiace - gli disse avvicinandosi e aiutandolo a rialzarsi da terra. Gionata schizzò in avanti, cercando di colporlo di nuovo, ma Charlie lo bloccò da dietro.
- Lasciami cazzo - urlò furente dalla rabbia.
- Ma cosa stai facendo?! Hai perso completamente la testa? - chiese l'amico stringendolo. Ellie guardò Martina, in panico come lei.
- Sei una merda cazzo! Ti avevo detto di starle lotano! - continuò furente dalla rabbia. Mario si passò una mano sul viso, cercando di pulirsi dal sangue che gli colava dal naso.
- Te lo avevo detto che prima o poi mi avrebbe tirato un pugno - scherzò Mario.
- Fai lo spiritoso? - domandò acidamente Gionata cercando di liberarsi dalla presa di Charlie.
- Ah. Ah. Dove credi di andare Sfe? - commentò con tono beffardo, stringendo ancor di più la presa.
- Comunque potevamo parlare. Non c'era bisogno di rompermi il naso - esclamò Mario con una smorfia.
- Chiudi quella cazzo di bocca. Ti avevo detto che non dovevi provarci e tu cosa fai? Ci provi davanti ai miei occhi - ringhiò Gionata. Mario sboffonchiò.
- E perché non avrei dovuto provarci? Guardala! È bellissima! Dimmi il perchè? - lo sfidò avvicinandosi pericolosamente al ragazzo. Charlie strinse i denti, Gionata sembrava una tigre in gabbia.
- Perché lei è mia. Cazzo, lei è mia! - esplose. Ellie si voltò verso di lui, innarcando le sopracciglia dalla sorpresa. Gionata scosse il capo e abbassò lo sguardo.
- Lascialo - disse freddamente Ellie. Charlie, tentenò ma poi fece come le aveva detto.
Mario si sistemò la felpa, diede il cinque a Charlie che posò il braccio attorno al collo di Martina, per poi incamminarsi verso la porta.
- Fra, il sangue va via dalla maglia? - si sentì chiedere da Mario.
Ora sulla terrazza si trovavano solo loro due, il buio e le luci che illumano l'intera città.
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Him and Her // Sfera Ebbasta #Wattys2019
FanfictionPuoi sperarci fino alla fine ma se non deve accadere non accadrà. Martina ci sperava sempre di consocere uno dei suoi idoli ma era consapevole che non sarebbe mai succeso. Ma questa storia non parla di lei. No, parla di Ellie e della sua anima torme...