34. Guerriero

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Erano passate 20 ore dall'avvistamento dei giganti nel Wall Rose. Eravamo diretti al castello di Utgard, nel quale avrebbero dovuto sostare i soldati del 104°.

Eravamo praticamente arrivati. Stavamo proseguendo a cavallo, quando notai che il castello era crollato, e dei giganti stavano proprio in mezzo a quelle macerie. A quella vista, Levi diede l'ordine a tutte le reclute. << DOBBIAMO UCCIDERE QUEI GIGANTI! MUOVETEVI! >>. Cominciammo a correre sempre più veloce. Io riuscii ad uccidere un gigante che stava per afferrare Christa, mentre il resto dei soldati uccise tutti gli altri.

<< EHI, CHISE! >>.

<< Conny! State tutti bene? >>.

<< Più o meno... >>.

Uccisi tutti i giganti, ci mettemmo in cerchio, con una vista terrificante: Christa stava tenendo il corpo di Ymir ridotto a brandelli tra le braccia.

Io mi avvicinai a Levi. << Levi, hai visto? A quanto pare... anche lei è un gigante... >>.

Levi continuava a fissare Ymir con il suo solito sguardo serio. Eravamo tutti in silenzio, si sentiva solo Christa piangere e parlare con Ymir. << Ymir, il mio vero nome... è Historia. >>. A quelle parole, Ymir chiuse gli occhi, come se si fosse appena addormentata, con un accennato sorriso sulle labbra. Aveva la faccia di qualcuno che si fosse appena tolto un peso di dosso.

<< Nelle condizioni di Ymir, una persona normale sarebbe morta da un pezzo. >>. Ringraziai il soldato per l'informazione e andai da Hanje, ma notando che Christa cercava di convincerla raccontandole l'accaduto, decisi di andare da Levi, che stava parlando con un responsabile del Corpo di Guarnigione.

<< Ehi, Levi, che succede? >>.

<< Mi è appena stato comunicato che non c'è nessuna breccia nelle mura. >>.

<< Eh? Ma allora, i giganti come hanno fatto ad arrivare fin qui? >>.

<< E' quello che scopriremo presto. >>. Con quelle parole, Levi mi lasciò sola, così decisi di andare da Eren che stava parlando con Reiner e Berthold. Stavo camminando a passo veloce, ma appena cominciai a capire di cosa stessero parlando, mi fermai di colpo, in preda al terrore.

<< Eren, io sono il gigante corazzato, mentre lui è il colossale. >>.

<< Reiner, cosa stai dicendo?! >>. Berthold sembrava in preda all'ansia.

<< Zitto, Berthold. Eren, noi anni fa abbiamo distrutto le mura e abbiamo iniziato ad attaccare gli umani. Il nostro obiettivo era cancellare l'intera razza umana, tuttavia, non ce n'è più bisogno. Se vieni con noi, non sarà più necessario distruggere le mura. >>.

Eren sembrava molto scosso. << Reiner, devi essere molto stanco, quello che dici è da pazzi! Forza, andiamo. >>. In quel momento, mi venne in mente ciò che successe prima che partimmo nella spedizione.

*Il giorno prima*

"...Eravamo io, Hanje, Eren, Armin, Mikasa e Levi. Hanje ci portò dei documenti.

<< Ecco i risultati delle indagini su Annie. Due soldati del 104° provengono dalla sua stessa zona, Reiner Brown e Berthold Huber. Comunque, dopo il casino creatosi il giorno in cui i giganti ci attaccarono, portare a termine qualsiasi controllo su documenti anagrafici è abbastanza complicato, ecco perché c'è voluto tutto questo tempo. Loro due facevano parte del gruppo partito nella spedizione fuori le mura, e presero parte al piano "ingannare il nemico". A questo gruppo era stato detto che Eren si sarebbe trovato insieme ai soldati nel fianco destro. Anche l'attacco di Annie è partito dal fianco destro. Non è importante, ma vorrei sapere quali rapporti c'erano fra i tre soldati. >>.

Armin fu il primo a rispondere. << Sapevo che Reiner e Berthold provenivano dalla stessa terra, ma non mi hanno mai dato l'impressione di essere amici di Annie. >>.

Eren continuò il discorso. << Anche io ho notato che Annie è molto solitaria. Comunque sia, come commilitoni credo che le probabilità di un loro coinvolgimento siano molto basse. Reiner è come un fratello per me, tralasciando Berthold che è un tipo molto taciturno. >>.

<< Anche io la penso allo stesso modo. Eravamo io, Jean e Reiner, stavamo combattendo contro Annie. Reiner è stato quasi per morire schiacciato tra le mani del gigante...>>. Armin si fermò di colpo. << Armin, che ti prende? >>.

<< Quella volta, Reiner è riuscito a scappare, e poi Annie ha cominciato a correre verso di te, Eren. Io... ho ipotizzato che tu fossi nella parte posteriore della formazione insieme a Chise e il capitano Levi, ma Annie era lontana e non poteva sentire... ho parlato... ho parlato di Eren solo a Reiner, soltanto perché me lo aveva chiesto, e poi il gigante ha fissato la propria mano... potrebbe esserci stato inciso qualcosa... Reiner è molto abile, sarebbe stato in grado di farlo... >>.

<< Ma che stai dicendo, Armin?! >>.

Interruppi Armin anche io. << Armin, c'è solo un problema. Quella volta, il gigante non ha seguito Eren, ma ha deciso di seguire me e Levi. Come fai a spiegare questo, allora? >>.

<< Non lo so... magari, ha deciso di seguire voi perché ha pensato che facendo fuori quelli più forti, avrebbe avuto meno ostacoli... >>.

Io e Levi ci guardammo negli occhi, per poi essere interrotti da Hanje. << Ascoltatemi tutti. Nel caso troviate Reiner e Berthold, non lasciate che sospettino niente. Naturalmente, non toccate l'argomento Annie Leonhart. Che siano o no complici di Annie, dobbiamo cercare di portarli e rinchiuderli sotto terra. >>...".


Eren rispose ai due. << Se tu fossi il corazzato, perché dovresti confidarlo proprio a me? Pensavi che ti avrei risposto che ti avrei seguito senza battere ciglio? Stammi a sentire. Tu sei stanco, dico bene Berthold? >>.

<< S-Si... >>.

<< Bene, ora andiamo in città. >>.

Reiner cominciò a sudare freddo, riuscivo a vederlo dalla distanza in cui mi trovavo. << Si... sono qui da troppo tempo. Ho passato anni circondato da idioti. Eravamo soltanto dei ragazzini... non sapevamo niente. Se l'avessi saputo... io... non sarei diventato il bastardo che sono ora! Io non so più cosa sia giusto e cosa sia sbagliato. Tuttavia, riguardo alle mie azioni e alle conseguenze delle mie scelte... come guerriero, devo compiere il mio dovere fino alla fine! >>. Reiner si era tolto una benda dal braccio, mostrando la ferita che si stava richiudendo avvolta dal vapore.

<< Reiner! Vuoi farlo proprio qui?! PROPRIO ORA?! >>.

<< SI! SISTEMIAMO LE COSE ORA, QUI! >>. In quel momento, estrassi la lama e balzai contro i due, tagliando una mano a Reiner che fermò la lama con l'altro braccio, e sprofondando con l'altra lama nella spalla di Berthold, ma Reiner riuscì a darmi un calcio, buttandomi ai piedi di Levi che stava correndo verso di me per aiutarmi, seguito dagli altri. Nel momento in cui alzai lo sguardo, due grandi fulmini gialli illuminarono il cielo, e fecero la comparsa il gigante corazzato e il gigante colossale. 

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