Era mattina, tipo le 9:20, quando arrivammo di nuovo al Wall Rose. Ero al mio alloggio a raccogliere le mie cose da portare agli alloggi di Levi, quando qualcuno entrò nella mia stanza: era Eren, con ancora delle smagliature sul viso causate dalla trasformazione in gigante di qualche ora prima (stava continuando a fare esperimenti con Hanji per chiarire meglio il mistero di questo potere). << Ciao, Eren! Cosa ti porta qui nella mia stanza? >>.
<< Beh... volevo salutarti, siccome vai a vivere dal capitano. Mi mancherai. >>. Eren mi abbracciò con tutte le sue forze. << Eren, non me ne sto andando chissà dove... vado solo a dormire in un altro alloggio... >>.
<< Mi mancherai lo stesso, come mi mancheranno le tue colazioni che ci facevi trovare ogni mattina, oppure... non so, mi mancherai e basta! >>. Non riuscii a trattenere un sorriso, e ricambiai l'abbraccio di Eren. Scesa di sotto, salutai tutti e mi avviai verso Levi che mi aspettava davanti la porta per aiutarmi a portare le mie cose ai suoi alloggi.
La camera da letto di Levi era enorme, infatti sistemai i miei vestiti in un grosso armadio vuoto e il resto delle cose sparse per l'alloggio. Mentre sistemavo le cose in un mobile, trovai una cosa che mi lasciò senza parole. << E questo da dove sbuca? "Migliore allievo nella classe di canto: voto 10 e lode." Il capitano cantava al liceo? "Titolo canzone: "Hizamazuke Butadomo Ga." Ma che diav...>>. Presi quel foglio e corsi di sotto da Levi che stava leggendo alcuni documenti seduto al tavolo in cucina. << Capitano, mi canterebbe una canzone? >>.
Levi rispose senza distogliere lo sguardo dai documenti. << Come ti è venuto di chiedermi una cosa del genere? >>.
<< Beh, questo documento mi dice che lei era il migliore nella classe di canto al liceo! >>. Sventolai in aria quello che sembrava un diploma con il voto massimo della classe di canto. Levi mi fissò per qualche secondo, per poi alzarsi e togliermi di mano il diploma.
<< Dove lo hai trovato? >>.
<< Sistemavo le mie cose nel mobile in camera e aprendo il cassetto ho trovato questo... >>. Levi mise il diploma in un piccolo mobile nel soggiorno, per poi tornare in cucina e sedersi al tavolo per continuare a leggere i documenti, senza guardarmi in faccia. << Non parlare di quel diploma a nessuno, è chiaro? >>.
<< Altrimenti? >> dissi con un sorriso malizioso, mentre Levi si voltò verso di me, per poi alzarsi e prendermi per le spalle, avvicinando la sua fronte alla mia fino a toccarsi, con lo sguardo fisso nei miei occhi. << Altrimenti ti ammazzo. >>. Quegli occhi di ghiaccio sembravano così seri, in un certo senso mi intimorirono.
<< Oh... >>. Levi mi diede un bacio sulla fronte e poi tornò a sedersi al tavolo per finire di leggere i documenti, mentre io salii le scale per tornare a sistemare le mie cose. "Non mi sarei mei aspettata che Levi sapesse cantare... vorrei tanto sentire come canta, dovrebbe essere fantastico!". Quella mattina, siccome eravamo appena tornati dalla spedizione, gli addestramenti e gli allenamenti erano sospesi, quindi io restai agli alloggi a leggere il libro. Ero sul letto a pancia sotto, fin quando Levi non entrò in camera e si mise su di me, baciandomi delicatamente sulle spalle. Mi girai posando il libro sul comodino per ritrovarmi faccia a faccia con Levi.
<< Perché non mi parla del suo successo nel canto, capitano? >>.
<< Perché ci tieni a saperlo? >>.
<< Mi interessa questo suo lato nascosto, capitano! >>.
Mi guardò un po' incerto, finchè non cedette ai miei occhioni da cucciolo. << E va bene. Prima di tutto, devi sapere che al liceo io facevo parte di una band. >>.
<< Davvero?! >>.
<< Ed a suonare c'erano Hanje e Mike. >>.
<< E perché avete lasciato tutto? >>.
<< Beh, nelle condizioni in cui vivevo non potevo permettermi troppo, ovvero dopo che una parte della popolazione fu costretta a vivere nella Città Sotterranea. Hanje e Mike rimasero in superficie, mentre io fui portato giù con la mia famiglia insieme a Furlan. Alla fine ci siamo ritrovati quando entrai nel Corpo di Ricerca dopo molti anni. >>.
<< Ma potevate continuare una volta ritrovati, no? >>.
<< C'era sempre un problema con il governo, e quindi non avevamo mai tempo per queste cose. Perciò abbiamo deciso di abbandonare tutto e di dedicarci al Corpo di Ricerca e ai giganti. >>.
<< Capitano... se voleva tenere segreto quel diploma...beh, non lo avrei preso se avessi saputo...io... >>. Levi mi zittì con le sue fredde dita.
<< Non preoccuparti, non è successo nulla di grave. Quando questa storia del gigante dalle fattezze femminili sarà finita, ti canterò una canzone. >>.
<< Davvero? Ahahah! Ah, capitano, si è fatta ora di pranzo, che ne dice di andare a mangiare? >>.
<< Si. Ho anche una sorpresa per te. >>. Lo guardai con un'aria molto curiosa. Appena pronti per uscire, ci avviammo verso la sala da pranzo grande.
Andando verso il tavolo dei superiori, salutai Eren, Mikasa, Armin e gli altri, per poi continuare a camminare fino al mio posto. Una volta che tutti erano presenti, Levi si alzò e si mise davanti al tavolo dei superiori, attirando l'attenzione di tutti. << Vorrei l'attenzione di tutti i presenti. >>. Calò il silenzio, tutti attirati dalla fredda voce di Levi. Lui si voltò e venne verso di me. Io lo guardavo curiosa, ma anche un po' imbarazzata, perché mi prese per mano e mi portò al centro della sala davanti a tutti, per poi inginocchiarsi davanti ai miei occhi e a quelli di tutti. Io mi guardai intorno, notando che tutti ci stavano fissando.
<< C-Capitano... cosa sta... >>. Levi mi prese la mano, cacciando dalla tasca quello che sembrava un piccolo cofanetto.
<< Chise, grazie a te sono riuscito a superare momenti difficili e bui, e per questo non potrò mai ringraziarti abbastanza. Ormai tutti sanno quello che provo per te, e voglio rendere questa cosa ufficiale e chiara per tutti. >>. Levi aprì il cofanetto, mostrando alla luce un anello d'argento sottile, con incastonato un diamante nero (sembrava essere anche una di quelle pietre molto rare) che rifletteva la luce ricadente su di esso. Cominciarono ad alzarsi urla e fischi, mentre i miei occhi cominciarono a spalancarsi e a brillare per le lacrime che stavo cercando di trattenere, e continuando a guardare Levi negli occhi, la mia mano mi coprì la bocca spalancata per il troppo stupore, mentre il mio viso assunse un colorito abbastanza roseo. Cercai anche lo sguardo di Eren, per cercare di capire cosa stesse pensando davanti a quella scena, ma probabilmente era nascosto da qualcuno di più alto. No, Eren era lì, che mi guardava negli occhi con un sorriso di approvazione. << Chise. >>. Mi voltai nuovamente verso Levi, che continuava a fissarmi negli occhi, finchè non disse le due parole che mi fecero scoppiare in lacrime per la felicità.
<< Vuoi sposarmi? >>. Rimasi senza parole. "Mi ha davvero fatto una proposta di matrimonio oppure sto sognando?".
Io non sapevo cosa dire. Dopo quelle due parole di Levi, cadde un silenzio tombale nella sala, mentre tutti gli occhi erano puntati su di me, in attesa di una risposta. Proprio mentre stavo aprendo la bocca per dare la mia risposta, la porta della sala si spalancò di colpo, mostrando un responsabile del Corpo di Gendarmeria, che sembrava molto agitato perché cominciò ad urlare come un pazzo, attirando tutti gli sguardi su di lui.
<< COMANDANTE ERWIN! CAPITANO LEVI! DOVETE SUBITO USCIRE! DOVETE VEDERE COSA E' SUCCESSO ALLE MURA! >>. Erwin si alzò di corsa ed uscì seguito da Levi. Uscimmo tutti fuori, e ciò che notammo sulle mura ci fece raggelare il sangue nelle vene.
STAI LEGGENDO
Le Ali della Libertà
FanfictionChise Yamada, una ragazza ventottenne, viveva insieme alla sua famiglia nel distretto di Shiganshina, una delle città al confine del grande muro denominato Wall Maria. Al di fuori di esso era proibito andarci, essendoci i giganti "divora-uomini" com...