Seven. ✔️

1.4K 78 5
                                    

Emma's pov.

Tirai un piccolo sospiro di sollievo lasciando andare il mio esile corpo contro la parete gelida dietro di me, portai qualche ciocca di capelli dietro le orecchie e schiusi piano piano gli occhi, tentando invano di rilassarmi.
Sentii solo dei passi provenire da fuori, ma nessuno intenzionato ad entrare nella mia stanza, fortunatamente.
Incrociai le gambe sentendo alcuni muscoli contrarsi provocando dei brividi lungo la mia schiena, così sospirai nuovamente, e non ci feci più caso.

Guardai con attenzione la televisione posta sul mobile difronte a me, cupa e nera, in attesa di essere accesa da qualcuno.
Non mi andava neanche di alzarmi da questo letto per guardare qualche programma in tv, onestamente, non mi andava di fare un bel niente, riposare e basta.
Il fastidioso ticchettio dell'orologio fece riaprire lentamente i miei occhi provocando ancora dei sospiri che uscirono pesantemente dalle mie labbra ormai screpolate.
Sbuffai, cercando di mantenere la calma.

Era da mesi che mi trovavo rinchiusa in questo posto, da mesi che non vedevo la mia famiglia e miei vecchi amici.
Amici che avrò perso, che per tutto questo tempo non avranno mai sentito la mia mancanza, amici, che per colpa mia, avranno già deciso di prendere una strada diversa senza di me.

Schiusi di nuovo gli occhi premendo le lacrime che, bruscamente, tentavano di uscire e rovinare completamente il mio viso quasi pallido e innocente.
Portai entrambe la braccia dietro la nuca, posando gli occhi sul soffitto bianco sopra di me, cercando di reprimere qualsiasi tipo di pensiero nella mia testa.
Lasciai perdere tutto il disordine dentro di me e mi alzai, controvoglia, dal mio letto per cambiare questi vestiti ormai sporchi e sudati per via del troppo caldo presente in questa stanza umida e troppo piccola per i miei gusti.
Gettai i vestiti sporchi in un apposito sacchetto e ne indossai altri nuovi e puliti, posti nell'armadio accanto alla televisione.

Pensai che fosse tutto quanto inutile, che non ne valesse la pena.
Non trovai un senso nel cambiare dei vestiti che dopo un giorno si sarebbero comunque sporcati di nuovo.
A chi importava se uscivi da questa stanza in ordine o meno?
Importava solo come sapevi gestire il tuo lavoro e la tua determinazione nel fare le cose.

-Emma!- sentii poco dopo Megan bussare con insistenza sulla porta della mia camera.

"Non si può nemmeno riposare in pace adesso?" pensai, mettendo in ordine tutti quanti i vestiti.

-Che vuoi?- chiesi scocciata.

-Ti è successo qualcosa?- chiese, porgendo una mano sulla mia spalla.

-Non è successo niente, sto bene. Che devi dirmi?- risposi poi, sbuffando.

-Sta succedendo un casino nella sala, vieni con me.- prese il mio polso e mi trascinò fuori dalla stanza senza darmi il tempo di controbattere.

Seguii i suoi passi cercando di non inciampare, nel vero senso della parola, sui miei stessi piedi.
Fortunatamente lasciò andare la presa sul mio polso permettendomi di non sbattere da qualche parte con la faccia o addirittura con il corpo.

-Che sarà successo di così tanto grave d- dissi una volta entrata nella stanza, ma poi mi bloccai.

Vidi Irama prendere a pugni un altro ragazzo del carcere, apparentemente con qualche anno in meno rispetto a lui.
Il corpo del maggiore era completamente sopra quello del ragazzo più giovane, il suo naso era pieno di sangue e il labbro inferiore pareva rotto per i troppi colpi presi.
Cercai di immergermi nella folla di ragazzi spingendo ogni tanto per tentare di passare senza fare del male a qualcuno. Finalmente ero più vicina al corpo di Irama in modo tale da poterlo fermare il prima possibile, anche se sapevo che sarebbe comunque finito in un mare di guai.

-Irama!- urlai in preda al panico, cercando di farmi sentire da lui.

-Che cazzo vuoi ragazzina?!- si girò di scatto verso di me, e notai subito del sangue uscire anche dal suo naso.

-Finscila immediatamente prima che arrivi qualcuno della sicurezza!- urlai di nuovo, poggiando una mano sul suo braccio.

-Questi non sono affari che ti riguardano, vattene subito!- scansò con forza la mia presa facendomi quasi barcollare all'indietro, ma fortunatamente la presa di qualcuno mi fermò in tempo.

-Stai bene?- mi chiese un ragazzo dagli occhi azzurri con qualche sfumatura verde.

-Sto bene, ora puoi lasciarmi.- mi scansai subito dal suo corpo.

-La prossima volta ti lascerò cadere per terra come un melone allora, ci stai?- domandò arrogante con un mezzo sorriso sulle labbra.

-Non ho di certo chiesto il tuo aiuto.- risposi a mia volta, portando i capelli dietro l'orecchio.

Sorrise di nuovo lasciando scappare una piccola, ma piacevole, risata.
Si allontanò da me e si avvicinò di più al corpo di Irama dopo aver guardato per troppo tempo la scena, che per ognuno dei presenti sembrava più uno spettacolo.
Lo prese con forza e lo attirò a sé, evitando di prendersi pure lui dei colpi.

-Non ti hanno mai insegnato a farti i cazzi tuoi nella vita, vero ragazzina?- mi domandò il ragazzo dalle due piume, guardandomi con disprezzo.

-Stavo cercando di evitare che tu finissi nei guai!- gli urlai contro, ricevendo solo una risata da parte sua.

-Sei così inutile e fragile che non riusciresti a salvare neanche te stessa dai guai.- sussurrò poi vicino al mio orecchio, provocando una strana sensazione nel mio stomaco.

Il ragazzo accanto a lui lo portò via dalla sala con forza, impedendomi di ribattere alla sua affermazione.
Nessuno si era mai permesso di parlarmi in questo modo, perché mai lui dovrebbe prendersi tutte le possibilità di poterlo fare liberamente?

Fissai con attenzione il suo corpo muscoloso uscire del tutto dalla porta di questa sala enorme, ancora con un leggero sorriso che appariva senza limiti sulle labbra rosee e leggermente screpolate.

E fu proprio in quel momento che convinsi me stessa di esser finita in un vero e proprio inferno con il diavolo fatto a persona, che prima o poi mi avrebbe totalmente rovinata.

Salve amori!!
Scusate per la mia assenza in queste settimane, spero che possiate perdonarmi e spero che questo capitolo possa piacervi.
Sono stata più di una settimana insieme alla mia migliore amica dopo la scuola e appena tornata ho avuto gli esami che fortunatamente sono andati bene.

Che dire, alla prossima tesori❤️

Bad Reputation. ×Irama Plume.× #Wattys2019 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora