Twenty-eight. ✔️

1K 65 7
                                    


Lasciai il mio corpo contro la parete gelida di questa stanza, con lo sguardo completamente vuoto e assente.
Mi mordicchiai il labbro, cercando di trattenere le lacrime.
Era come se il mio cuore fosse stato colpito da una bomba, ridotto in mille piccoli pezzettini sparsi ovunque nel mio petto.
Sospirai, con le mani fra i capelli, e lo sguardo basso.

Quello non era Irama, non poteva essere lui.
Il ragazzo arrogante, menefreghista, manipolatore e indifferente del quale mi ero fottutamente innamorata.
Il suo sguardo, la sua voce, i suoi occhi, era come se fosse diventato un altro ragazzo, del quale non riuscivo a riconoscere più nulla.

Feci qualche piccolo passo verso quel letto, con il corpo tremante.
Mi abbassai leggermente, prendendo tra le mani quel cuscino poggiato sopra il materasso.
Lo portai contro il mio petto, beandomi del suo profumo.
Questo cuscino sapeva di lui.
Trattenni ancora una volta le lacrime, stringendo forte con le mie mani l'unica cosa che mi rimaneva impregnata del suo profumo così dolce e complicato.

Uscii poco dopo da quella cella, consapevole che non avrei concluso niente.
Lasciai, però, il cuscino stretto fra le mie braccia.
Decisi di portarlo nella mia cella, in modo tale da sentire ancora il suo profumo fino a quando sarebbe rimasto su questo morbido cuscino.

Chiusi la porta dietro le mie spalle senza far troppo rumore, dopodiché uscii frettolosamente da questo cupo corridoio.

-Emma!- una leggera voce alle mie spalle mi fece sobbalzare leggermente, facendo cadere il cuscino dalle mie braccia.

Mi abbassai per prenderlo, con il cuore che premeva nella mia gola per il piccolo spavento.

-Oh Camille, sei tu.- mi ricomposi, schiarendo la voce.

-Che ci fai da queste parti?- chiese, guardandomi con i suoi piccoli occhi verdi.

-Io beh..- abbassai la testa, pensando a che cosa dire.

-Quindi?- insistette, come per incitarmi a parlare.

-Niente di particolare, un giro.- pensai alla scusa più stupida che potessi dire in quel momento.

-In quel corridoio?- chiese titubante e poi si voltó alla sua sinistra indicando quel posto facendo un leggero cenno con la testa.

-Io beh..ero da queste parti e ho voluto curiosare un po', tutto qui.- cercai di essere il più convincente possibile.

-Non è un posto come tutti gli altri qui dentro, Emma.- si morse il labbro intrecciando le sue mani, che tremavano leggermente.

-Perché avete tutti paura di questi corridoi? Che succede in quelle celle?- chiesi, stringendo forte a me il cuscino.
Il pensiero di avere addosso il profumo di Irama mi fece sorridere per qualche istante.

Non avevo idea di ciò che facevano nelle altre celle di questi famosi corridoi.
Ero un po' titubante sul voler scoprire realmente la verità, ma avevo bisogno di capire fino a che punto erano pronti a spingersi con i carcerati.

-Smettila di essere così curiosa, Emma. La verità di cui tu non sei a conoscenza è abbastanza dura da mandare giù, non stiamo parlando di una barzelletta, è una cosa seria.- mi avvertii, scuotendo leggermente le mie spalle.

-Perché dovete trattarmi tutti quanti come una bambina? Sono abbastanza grande per digerire determinate cose.- rimasi sulla difensiva, non togliendo lo sguardo dai suoi occhi.

-Non ho detto che sei una bambina, semplicemente, potresti non essere pronta.- Camille si massaggió leggermente la fronte, come se avvertisse un certo dolore.

-Sono pronta, invece.- ingoiai velocemente, sperando di essere pronta sul serio a scoprire la verità su quelle celle.

-Si tratta di un pensiero malsano nato dalla mente del nostro capo. Con i carcerati che hanno commesso i crimini peggiori, con quelli che spesso fanno a botte con delle guardie, lui è sempre così crudele.
Vengono chiusi in queste celle buie, poco igieniche, dove vengono picchiati, maltrattati.
Spesso li lasciano senza cibo per giorni, completamente a secco.- disse tutto d'un fiato, guardandosi intorno di continuo con lo sguardo attento, come per assicurarsi che nessuno ci stesse ascoltando.

Bad Reputation. ×Irama Plume.× #Wattys2019 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora