Sixty. ✔️

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Irama's pov.

Un sospiro profondo intrappoló l'intero spazio di questa piccola auto, sentii poco dopo la mano di Emma poggiarsi con cautela sul mio ginocchio, esercitando una piccola pressione.
Mi voltai verso di lei, il mio braccio avvolgeva completamente le sue piccole spalle, un dolce sorriso riempii le sue labbra.
Catturó il suo labbro inferiore fra i denti, trattenendo alcuni lamenti per colpa del vento che scompiglió successivamente i suoi capelli chiari.
Pensai di non aver mai visto visione più bella, ed era proprio così.

-A cosa stai pensando?- domandó, quasi in un sussurro leggero.
Passó poi la mano sul mio viso, facendo scivolare il pollice sulla mia mascella contratta.

-Sei al sicuro adesso.- sussurrai.
Avvicinai di più il suo corpo contro di me, provocandole una tenera risata.
Accarezzai le sue guance gelide, gemendo per il contatto con la mia pelle calda. -Non permetterei mai a nessuno di farti del male.- aggiunsi, portando la mia fronte contro la sua.

-Non voglio che tu ti senta in colpa per quello che è successo.- per qualche istante schiuse gli occhi, beandosi delle mie dita fra i suoi capelli.

-Non dovevo farti conoscere questa parte della mia vita, hai rischiato di morire Emma.- la voce quasi uscii strozzata dalle mia bocca, così strinsi le mie labbra.

-Smettila, per favore non dirlo mai più.- prese il mio viso con entrambe le mani, costringendomi a guardare i suoi occhioni chiari.
-Tutto ciò è successo perché sono entrambi dei pazzi, non puoi colpevolizzarti per questo.- la sua voce così delicata accompagnó tutte le mie insicurezze, ma trattenni comunque un leggero sorriso.

-Se ti avessi persa per sempre non me lo sarei mai perdonato.- pronunciai quelle parole come un sussurro, respirando lentamente sulle sue labbra.

-Sono qui, guardami, sono qui. Non devi più aver paura, okay? Sono al sicuro, lo siamo entrambi adesso.- lasció un bacio all'altezza della mia fronte, accarezzando i miei capelli con le dita.

Con una mossa veloce ma delicata, poggiai le mie mani all'altezza delle sue cosce, posizionandole successivamente sul mio corpo.
Attraversai una marea di emozioni completamente diverse nel momento esatto in cui i suoi occhi puri si poggiarono nei miei, così profondi.
Un piccolo tratto di luna illuminó la sua guancia nuda, creando un meraviglioso contrasto con il colore delle sue iridi.
Mi resi conto che mi soffermai a guardarla per molto tempo, qualche secondo dopo le sue guance si dipinsero di un rosso delicato ma intenso.

-Così mi consumerai.- mi canzonó poco dopo coprendo le sue labbra con una mano, cercando di contrastare il dolce suono della sua risata.
La fermai, premendo il palmo della sua mano contro il mio, per godermi quella magia così pura che era il suo sorriso.

-E ti dispiace?- domandai giocosamente, facendo scivolare le mani sulle sue cosce, poi contro i suoi fianchi.

-Affatto.- premette la bocca contro la mia, intrappolando il mio labbro inferiore fra i denti.

Il suo respiro divenne improvvisamente più pesante e irregolare, proprio come il mio.
Premetti le mani sul suo fondoschiena, attirando di più il suo corpo contro il mio petto.
Sentii il suo seno spingersi di più verso di me, strinsi le labbra in un sospiro mozzato e tratteni un gemito quando le sue labbra crearono un contatto con la mia mascella.

-Stiamo per arrivare vicino ad un hotel, volete che vi prenda una stanza?- ci interruppe divertito Lorenzo.
Emma nascose il viso nell'incavo del mio collo poco dopo, tentando di sotterrare quel palese imbarazzo.

-Cretino, pensa a guidare.- lo schernii, colpendo il retro del suo sedile con una pacca leggera.

La risata di Emma riempii dolcemente le mie orecchie, facendo scappare un piccolo sorriso dalle mie labbra.
Lasciai un bacio all'altezza della sua tempia, dopodiché feci poggiare il suo viso contro il mio petto.
Il suo respiro era calmo, leggero.
La strinsi forte, cullandola fra le mie braccia.
Si addormentó qualche minuto dopo accompagnata dal mio respiro contro i suoi capelli e le mie mani contro la pelle nuda della sua schiena.
Scostai alcuni capelli dalla sua fronte, poggiandoli delicatamente dietro l'orecchio.

Bad Reputation. ×Irama Plume.× #Wattys2019 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora