Eight. ✔️

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Irama's pov.

Sospirai pesantemente non appena rimisi piede dentro la mia cella. Svogliato, mi buttai a peso morto sul letto non curandomi della presenza di Benjamin sull'altro.
Per il momento si limitó a guardarmi senza porre alcuna domanda, il che mi fece quasi sorridere. Per una volta avrebbe fatto decisamente la cosa giusta.
Presi un fazzoletto di tessuto posto accanto al mio letto e, facendo attenzione, iniziai a togliere tutto il sangue inecesso, sobbalzando ogni tanto per l'eventuale dolore che purtroppo provai.

-Sembri una bambina.- parló poi, attirando la mia attenzione.

-Scusa?-

-È solo un po' di sangue amico, non ti ha spaccato il naso rilassati.- rise sarcastico.

-Evita di fare certi commenti poco graditi.- risposi arrogante, cercando di mantenere sana quella poca lucidità che mi era rimasta.

-Scusami mammina.- rise ancora, portando una mano sulla bocca.

-Non ce la fai proprio a non fare il coglione, vero?- domandai ironico.

La stanza venne subito interrotta da un silenzio assordante che quasi mi fece paura.
Benjamin si lasció andare ad una leggera risata amara con entrambe le braccia dietro la nuca, voltó lo sguardo verso di me tornando improvvisamente serio.

-Ringrazia solo che ti ho portato via da lì prima che arrivasse qualcuno della sicurezza, altrimenti ora non saresti nemmeno in questa cazzo di cella, impara ad essere più riconoscente ragazzino.- sputó acido quelle parole senza nemmeno guardarmi in faccia, ma rabbrividii al solo pensiero.

Lasciai perdere e distolsi immediatamente lo sguardo da lui, scrollando le spalle. Finii di togliere ogni traccia di sangue e poi rimisi il fazzoletto al suo posto. Prima o poi lo avrei mandato in lavanderia, ma non ora.

-Mi spieghi perché lo stavi pestando a sangue?- domandó Benjamin, la famosa domanda.

-Non credo siano affari che ti riguardano.-

-Non ti hanno mai insegnato il rispetto reciproco vero? Perché a me non sembra.- mi riprese bruscamente, facendo cadere qualche ciuffo lungo la sua fronte.

-Sei mia madre? No bene, non ho nessun diritto di darti delle spiegazioni.- grugnii, serrando nervosamente la mascella.

-Vaffanculo Irama.- voltó la schiena, dandomi completamente le spalle.

Fanculo a lui e alle sue stupide decisioni di mettersi sempre in mezzo nella mia cazzo di testa.

Un suono assordante proveniente dalla porta della cella mi fece sbuffare. Alzai gli occhi al cielo e andai ad aprire con nonchalance.

-Che vuoi?- chiesi appena intravidi la figura della solita ragazza.

-Sono venuta per il tuo naso.- affermó.

-Il mio naso sta bene. Ora puoi anche andartene.- feci per chiudere la porta ma lei mi bloccó.

-Potresti non fare il bambino per una volta?- domandó, e subito notai un pizzico di speranza nel suo sguardo.

-E tu potresti non fare l'impicciona per una volta?- rispondi di rimando, cercando di constatare l'ovvio.

-Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda, Irama.- incroció le braccia al petto successivamente.

-Non farmi la morale ti prego, sei solo una ragazzina.-

-Senti chi parla.- si lasció scappare un sorriso.

-Te ne vai?- sbuffai.

La ragazza inclinó il viso scrollando le spalle, sempre con un leggero sorriso sulle labbra.

Bad Reputation. ×Irama Plume.× #Wattys2019 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora