Emma's pov.Il giorno seguente mi svegliai con un fastidioso mal di testa, costringendo il mio corpo ad alzarsi frettolosamente da questo comodo letto.
Sbuffai, massaggiandomi piano le tempie per tentare di alleviare un po' il dolore.
Girai lo sguardo alla mia sinistra ma il corpo di Filippo non era accanto al mio.
Stanotte lo sentii girarsi più volte su questo materasso, svegliando anche la mia curiosità.
Sapevo per certo che la tensione in questa casa non era tra le migliori dopo quanto successo ieri.
Nemmeno fra noi due.
Appena Mark lasció questa casa, capii subito che qualcosa non andava in Filippo.
Mi accompagnó in cucina, poco dopo inizió a prepare qualcosa da mangiare molto velocemente, abbastanza da scaricare tutta l'ansia che avvertivo nel mio stomaco.Manteneva le distanze e si comportava in modo strano con me.
Per tutta la durata della cena cercai di creare un contatto con lui, evitando qualsiasi parola, per il semplice motivo che in quel momento si chiuse in sé stesso.
Per un attimo, qualche secondo, alzó lo sguardo verso il mio e lentamente accarezzò la mia mano.
Lo lasciai fare, perché sapevo che prima o poi si sarebbe lasciato andare del tutto con me.
Il suo tocco era fottutamente distante ma così maledettamente vicino, che sorrisi.
In quel momento capii che aveva paura, temeva qualcosa o qualcuno.
Lo avrei aiutato ad abbattere quella corazza, non potevo permettere di farlo chiudere completamente in sé stesso e ritornare la persona che era tempo fa.Dopo qualche minuto finalmente uscii dalla stanza.
Indossavo solamente una maglia di Filippo, che profumava dannatamente di lui.
Era abbastanza grande per coprire la metà del mio corpo, fortunatamente.-Emma, buongiorno.- man mano che i miei passi diminuivano ed ero quasi vicina alla cucina, riconobbi subito la voce di Aron accompagnata da un dolce profumo di pancakes.
-Buongiorno.- ricambiai, sfoggiando un dolce sorriso.
Mi sedetti su una delle sedie e lo guardai preparare la colazione.
Il suo sguardo era così solare e raggiante, che quasi lo invidiavo.-Hai dormito bene?- domandó curioso, poggiando i pancakes in mezzo a un piatto, dopodiché versó un po' di caffè caldo in due tazze.
-Non tanto. Filippo stanotte continuava a rigirarsi nel letto, diciamo che mi ha tenuta sveglia per un po'.- spiegai, spalmando un po' di nutella su quei deliziosi ed invitanti pancakes.
-Suppongo sia scosso da ciò che è successo ieri, credo sia normale per lui reagire in quel modo.- mi assecondó, sorseggiando la sua tazza di caffè.
-Si comportava in modo strano ieri sera a cena. Non mi parlava, a stento mi guardava negli occhi, è stato un miracolo che per un attimo mi abbia accarezzato la mano come per tranquillizzarmi, ma la verità è che non lo sono affatto.- spiegai, spostando una ciocca di capelli dalla mia fronte.
Finii di bere il caffè, dopodiché addentai un altro boccone di pancake.-Filippo è fatto così, ma penso che tu lo sappia meglio di chiunque altro. Quando è terrorizzato da una determinata situazione non ne parla mai facilmente, preferisce chiudersi in sé stesso.- mi spiegó, guardandomi negli occhi.
Le sue parole erano così sincere, così gli sorrisi.-Secondo te dovrei parlargli?- domandai, sistemandomi meglio la maglia.
-Sei la sua ragazza, Emma. Chi meglio di te potrebbe farlo uscire dall'inferno che sta vivendo dentro? Prendilo con calma e parlaci, sono sicuro che con te si aprirà.- rispose, abbozzando un sorriso incoraggiante poco dopo.
-Grazie, davvero.- ricambiai il sorriso.
-È il minimo che io possa fare.- si avvicinó e lentamente mi accarezzò la spalla, dopodiché iniziò a riordinare tutto quanto.
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Bad Reputation. ×Irama Plume.× #Wattys2019
Fanfiction[COMPLETATA] - Un'ombra di mistero accompagnata da sussurri, come dei passi quasi impercettibili, spesso indomabili. A chi non piace il rischio? A chi non piace esser trascinati dentro l'inferno? Come si vive senza paura ed avventura? Eppure quegl...