Twenty-six. ✔️

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Emma's pov.

Fissai quel piccolo orologio sulla parete color bianco sporco ormai da una decina di minuti.
Il tempo sembrava essersi congelato.
Sbuffai.
Cercai di dare una sistemata ai miei capelli tutti scompigliati e ripresi in mano quella scopa arrugginita.
Odiavo fare tutto questo ogni singolo giorno, diventava sempre più frustrante e stressante.
Non avrebbero potuto assumere delle donne addette alle pulizie anziché farlo fare a noi?
Sbuffai nuovamente, senza però rimanere ferma.
Non avevo intenzione di essere sgridata da qualche guardia, ci mancava solo quello adesso.

Piano piano sentii dei passi venire verso di me, così mi fermai.

-Benjamin.- mi sorrise dolcemente lasciando un piccolo bacio sulla mia guancia.

-Stai facendo tutto da sola?- domandó, poggiando la schiena contro il muro.

-A quanto pare.- alzai gli occhi al cielo e ripresi a pulire il pavimento.

-Che brava ragazza.- mi punzecchió, leccandosi le labbra.

-A differenza tua che te ne vai in giro senza combinare nulla di buono.- affermai, guardandolo per alcuni secondi.
Mi sorrise ancora, facendo spazio a una smorfia che mi fece ridacchiare.

-E tu che ne sai?- la sua voce divenne più roca in pochi istanti.
Sentii il suo corpo decisamente più vicino al mio.

-Non saresti qui a parlare con me se avessi qualcosa di più interessante e produttivo da fare.- poggiai la scopa contro il muro.
Alzai lo sguardo che subito incontró i suoi occhi chiari.

-Se sono qui piuttosto che essere altrove significa che sei importante.- ammise con un bellissimo sorriso sul volto.
Come mio solito lasciai che le mie guance si colorassero di rosso per l'evidente imbarazzo.

-Benjamin.- gli diedi un leggero colpo sul braccio.

-Si?-

-Sei mai stato innamorato prima di finire in questo posto?- chiesi per la troppa curiosità che mi stava divorando.

-Preferisco non parlarne.- evitó il mio sguardo, tenendo le braccia all'altezza del suo petto.

-Oh.- dissi semplicemente, evitando ulteriori domande che avrebbero solo creato del disagio tra noi.
-Mi dispiace.- avvicinai di più la mia testa alla sua spalla, e l'appoggiai, notando uno sguardo sorpreso sul suo viso. -Non avrei dovuto aprire questo argomento se ti fa star male.-

Sentii una dolce risata sfiorare il mio orecchio.
Dei brividi attraversarono il mio corpo, lasciandomi totalmente sorpresa.
Lo guardai per dei secondi, ed effettivamente stava sorridendo.

-Non devi dispiacerti, Emma.- poggió una mano sul mio mento. Accarezzó poi la mia mascella, esplorando il mio viso con le sue dita.

Il suo viso era rilassato, tranquillo e solare.
Avrei tanto voluto sapere come faceva a sentirsi così sereno in un posto orribile come questo.
Lo invidiavo parecchio, perché era da tanto che non mi sentivo anche io così.

-Che c'è?- la sua voce mi riportó con i piedi per terra.

-Niente.- sussurrai, portando le braccia attorno al suo petto.

-Senti carenza di affetto, mh?- mi prese in giro, dandomi una leggera spinta con il braccio.

-Sei il solito cretino.- mi lasciai scappare una risata che fece sorridere anche lui.

La sua risata era così dolce e rilassante.
Benjamin pareva un ragazzo così tranquillo e gentile.
Non avrei mai dubitato della sua disponibilità, stare accanto a lui mi tranquillizzava.
Sentivo sempre il peso di tutti i miei pensieri scivolare via dal mio corpo, come se in un certo senso mi sentissi più libera.

Bad Reputation. ×Irama Plume.× #Wattys2019 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora