Sfregai le mie mani per via dell'agitazione, mordicchiandomi il labbro.
Continuai a fissare quella cartella davanti a me con troppa, forse molta, curiosità.
Non potevo negare che mi sarebbe piaciuto leggerla, ma non era un mio compito.-Avanti, signorina.- mi incitó il capo, dondolando su quella piccola sedia dietro la scrivania.
-Non posso farlo.- scossi ripetutamente la testa, portando la cartella verso di lui con la mano.
-C'è qualcosa che glielo impedisce, Emma?- sfioró il mio nome con desiderio, come se avesse altre intenzioni per farmi leggera quella dannata cartella.
-Ciò che ha fatto Irama non mi riguarda, signore. Se me ne vorrà parlare lo farà lui stesso, non posso andare oltre questa questione contro la sua volontà.- risposi convinta, accavallando le gambe.
-E lei non vuole andare più affondo nel suo oscuro passato?- passó una mano in mezzo ai suoi lunghi capelli, sistemandosi la cravatta.
-Non c'è fretta, mi creda.- mi morsi l'interno guancia, portando lo sguardo un po' ovunque in questa stanza.
-La legga, non è difficile. Lo dico per lei, non è un bene stare accanto a quel ragazzo.- mi incitó nuovamente, porgendo quella cartella ancora una volta davanti al mio sguardo attento.
-E lei cosa ne sa, signore? Cosa ne sa del suo passato?- lo provocai, leccandomi le labbra successivamente.
-Conosco il passato di ogni carcerato, signorina.
Irama ha commesso un errore per il quale non essere fiero, mi creda. Come fa a stargli ancora accanto?- improvvisamente, prese in mano quella cartella iniziando a sfogliare le pagine, come se fosse una provocazione nei miei confronti.Non potevo dirgli ciò che provavo per lui, sarebbe stato troppo rischioso per entrambi, specialmente per Irama.
Dopo quella punizione non volevo finesse nuovamente nei guai, specialmente non a causa mia.-Perché una persona come Irama ha bisogno di qualcuno che creda in lui. Ha bisogno di qualcuno che gli dia sostegno, che gli faccia capire che siamo umani e che capita di sbagliare, qualsiasi cosa facciamo.- ingoiai frettolosamente, sperando non abbia capito i miei sentimenti nei confronti di Irama.
-Bellissime parole signorina, i miei complimenti.- affermó sorpreso, sfogliando ancora quelle pagine.
-Posso andare?- chiesi gentilmente, spostando dei piccoli ciuffi dalla mia fronte.
-Lei non uscirà dal mio ufficio fino a quando non avrà letto questa cartella, sono stato abbastanza chiaro?- mi guardó negli occhi, stringendo poi la mia mano con forza, facendomi sussultare successivamente.
-M-mi lasci andare.- balbettai, tenendo lo sguardo basso.
-Le ho detto di leggerla.- aumentó la presa, non togliendo lo sguardo dal mio corpo.
-Perché è così importante per lei che io la legga?- vidi il suo viso rilassarsi poco dopo e finalmente lasciò andare la presa sulla mia mano.
-Magari conoscendo il suo errore capirà finalmente che deve stare lontana da lui, signorina.- mi forzó ancora di più a leggere la sua cartella, mantenendo lo sguardo fisso su di essa.
Non avevo altre vie d'uscita, ero rinchiusa in una fottuta trappola.
Dovevo trovare un modo per scappare e invece mi sono lasciata trascinare nel suo ufficio da quelle schifose guardie.
Il suo scopo era proprio quello di portarmi qui e farmi leggere la cartella di Irama, in modo tale da farmi allontanare da lui, perché conosceva sicuramente una mia probabile reazione.Ingoiai rumorosamente e presi in mano quella cartella con il tocco tremante.
Sentivo il suo sguardo addosso, era fastidioso ed assillante.-Saggia decisione, signorina. Vuole rimanere da sola?- fece per alzarsi ed io semplicemente annuii.
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Bad Reputation. ×Irama Plume.× #Wattys2019
ספרות חובבים[COMPLETATA] - Un'ombra di mistero accompagnata da sussurri, come dei passi quasi impercettibili, spesso indomabili. A chi non piace il rischio? A chi non piace esser trascinati dentro l'inferno? Come si vive senza paura ed avventura? Eppure quegl...