Riscoperta

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La stanza di Midoriya rispecchiava esattamente il suo carattere. C'erano diversi libri e il viso sorridente di All Might, il suo idolo, che ci fissava da diversi punti della stanza.
Eravamo sdraiati sul suo letto da diverso tempo, con me poggiata sul petto poco sviluppato del ragazzo.
Lui dal canto suo era in tremendo imbarazzo, ma mi permetteva di restare accanto a sé senza dire nulla al riguardo.
Avevo vuotato il sacco un'ora prima nel loro salotto, dopo aver placato le mie lacrime e i miei singhiozzi contro la tua t-shirt rossa.
Mi avevano lasciata parlare come un disco rotto, interrompendomi solo per dirmi del notiziario locale in cui mi avevano vista salvare quel bambino. Alla fine gli avevo raccontato tutta la storia, tra lo sbigottimento generale.
La signora Midoriya, dopo avermi consolata a dovere, aveva poi consigliato a suo figlio di portarmi nella sua cameretta, ben capendo che mi sarei trovata molto più a mio agio solo con lui.
Izuku aveva acconsentito e mi aveva condotta per mano fino al suo letto, uno gesto poco comune da un ragazzo timido come lui.
Non avevo ancora lasciato la sua mano e non ne avevo nemmeno l'intenzione.
<<Sai, ho sempre desiderato svegliarmi magicamente un giorno con un'unicità, ma adesso che ce l'ho non riesco davvero ad esserne felice. Mi sento presa in giro. Mi sento come se non sapessi più chi sono>> dissi, sistemandomi meglio sul suo petto.
<<Vedila così: hai salvato la vita di un bambino e fatto qualcosa di meraviglioso. Tu sei sempre tu, la stessa ragazza dolce e speciale>> rispose lui, attorcigliando una ciocca dei miei capelli tra le sue dita.
Mi lasciai andare a quel contatto, trovando davvero beneficio nella sua vicinanza.
Lui era molto di più che il mio migliore amico. Lui era una parte indispensabile di me.
Sorrisi contro la sua maglietta e mi sollevai leggermente, ripensando al momento in cui avevo cambiato il mio destino per sempre.
Il mio sguardo cadde sulle mie mani e presi ad osservarle con sospetto.
<<Pensi di riuscire a fare qualcosa di simile di nuovo?>> domandò lui, avvicinandosi a me con sguardo avido.
Restava pur sempre un appassionato di unicità ed eroi e doveva essere il massimo per lui aiutarmi a scoprire le mie capacità, inoltre doveva essere il suo modo per spingermi verso l'autoaccettazione.
<<Non ne sono sicura>> dissi <<ma possiamo provare.>>
Andammo avanti per venti minuti circa.
Izuku lasciava cadere una pallina per terra, mentre io cercavo di bloccarla, ma la palla cadeva sempre tristemente sul pavimento.
<<Forse hai ancora l'effetto delle medicine in circolo e questo ti rallenta>> suggerì lui <<forse prima sei riuscita per necessità.>>
Avevo fiducia nelle sue parole, vista la sua enorme conoscenza in merito alle unicità e mi limitai a fare spallucce.
<<Ti va se ci riproviamo domani?>> domandò.
Sorrisi annuendo, un po' più rinvigorita rispetto a prima.
Era tutto merito suo.

La suoneria che percepii suonare forte la mattina dopo non era di certo la mia e confusa alzai la testa, complice il sonno che non mi faceva inquadrare bene la situazione.
Quando trovai il viso ancora addormentato di Izuku davanti a me la consapevolezza di ciò che era successo il giorno prima mi colpì come uno schiaffo in faccia.
Ributtai la testa sul cuscino e mi rannicchiai contro il corpo caldo del mio amico, proprio mentre lui si allungava per spegnere la sveglia.
Il futon destinato a me era abbandonato in un angolo della stanza.
Avrei dovuto dormire lì la notte prima, ma ero durata ben poco a quanto mi risultava. Evidentemente ero sgattaiolata nel letto di Izuku durante la notte, intontita dal sonno e per niente desiderosa di passare la notte da sola. Non ne avevo memoria.
<<Dovremmo alzarci>> suggerì il mio amico, con la voce ancora impastata dal sonno e gli occhi chiusi. Di contro alle sue parole, però, si strinse anche lui a me, lasciandomi intendere che nemmeno lui morisse dalla voglia di alzarsi.
Il suo desiderio di altro riposo era dimostrato anche dal modo in cui si era accoccolato contro di me, inusuale per un tipo come lui che arrossiva come un peperone anche quando gli toccavi una spalla.
Decisi di non pensarci troppo e di godermi la sua vicinanza.
Si rese conto della situazione solo dopo che la mamma venne a bussare contro la porta, senza aprirla, per intimarci di alzarci dal letto e lui saltò letteralmente via da me.
Scoppiai a ridere davanti alla sua innocenza, tanto da dovermi tenere la pancia dalle risate.
<<Sei proprio assurdo tu. Siamo praticamente cresciuti insieme e ancora ti vergogni>> dissi, dopo aver finalmente ripreso il respiro.
Izuku arrossì di più e si affaccendò per prendere la divisa e le cose necessarie per prepararsi.
<<Io vado nel bagno principale, tu se vuoi puoi usare quello di servizio>> mi disse lui, lasciando poco dopo la stanza.
Mi presi qualche secondo per stiracchiarmi e per godermi l'ultima carezza del caldo pigiama che la mamma di Izuku mi aveva prestato per dormire. Fortunatamente essendo di rientro da scuola, dopo le vicende del giorno prima, avevo la mia divisa scolastica addosso al mio arrivo a casa Midoriya e quindi non avrei avuto problemi per la scuola.
Inko poi aveva trovato anche uno spazzolino nuovo da farmi usare e disponevo di qualche oggetto personale nello zainetto che ero solita portarmi sempre a scuola, compresa una spazzola e qualche altro materiale utile.
Non mi era andata male considerando l'improvvisazione della mia fuga da casa.
Lasciai la camera solo qualche minuto dopo, ancora leggermente intontita, e ricambiai il sorriso e il cenno di saluto della signora Midoriya.
La trovai al telefono che parlava con la mano davanti alla bocca e il tono basso, quindi diedi per scontato che dall'altro lato del telefono ci fosse mia madre alla ricerca di notizie.
In fondo la sera prima per obbligo morale la mamma di Izuku aveva telefonato ai miei genitori per rassicurarli sulla mia sicurezza e sulla mia posizione attuale e per informarli del mio desiderio, ben accetto, di passare qualche giorno lì per riprendermi dallo shock.
I miei genitori avevano acconsentito, ben consci della mia attuale situazione.
Sospirai ed entrai in bagno, incrociando già le dita per la giornata di scuola che mi aspettava.
Ero finita su tutti i notiziari locali e siccome nella mia scuola le notizie giravano in fretta sapevo già cosa aspettarmi. Gli sguardi di tutti addosso e chiacchiere infinite alle mie spalle.
Scivolai dentro la doccia, meditando già il momento della mia piccola escursione a casa per recuperare qualcosa di mia appartenenza utile per i giorni in cui sarei stata ospitata dalla famiglia Midoriya.
L'offerta era arrivata da loro e non ci avevo pensato nemmeno un secondo prima di acconsentire. Avevo davvero bisogno di staccarmi qualche giorno dai miei e da tutte le loro bugie.
Dopo una veloce colazione io e Izuku lasciammo insieme la sua abitazione a piedi.
Rimpiangevo un po' la mia bicicletta tristemente legata a casa mia, ma per la disperazione del momento non avevo proprio pensato di portarmela dietro.
Avrei recuperato passando da casa dopo scuola.
<<Non ho molta voglia di andare>> mi lasciai scappare, riferendomi alla scuola.
<<Prima o poi deve succedere e quindi tanto meglio subito, non credi?>>
<<Lo so, ma non credo di essere pronta per tutte le voci di corridoio. Diventerò il nuovo fenomeno da baraccone>> dissi <<proprio io che volevo finire quest'ultimo anno di scuole medie in tutta tranquillità...>>
Izuku, due passi dietro a me, accelerò per affiancarmi e si portò le mani dentro le tasche, sorridendomi in modo rassicurante.
<<Forse non sono il tipo migliore per darti consigli sull'autostima, ma credimi se ti dico che la cosa migliore che puoi fare adesso è quella di entrare a scuola a testa alta. Fingi di non importartene e vedrai che in breve tempo si dimenticheranno tutti della cosa>> mi suggerì lui.
Gli sorrisi di rimando e mi presi qualche secondo per guardare il cielo e fare due o tre respiri profondi.
<<Farò così>> risposi.

SPAZIO BROCCOLETTI RIPIENI
Weilà! I am back.
Fine momento inglese, prima di far vomitare qualcuno.
Tra poco la storia entrerà più nel romantico, non appena inserirò Todoroki (a breve) e approfondirò Bakugou.
Ve lo posso assicurare perché ho già scritto tutto muahahahaha
Ieri ho iniziato a scrivere anche una xReader con Kirishima e sono felicissima, non vedo l'ora di pubblicarla.

Per oggi è tutto. Bye!

Timeless (Bakugou/Todoroki x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora